Non sono molti i licei in Italia dove i ragazzi possono studiare il russo. Ma ogni regola ha la sua eccezione, e in Brianza si chiama Villa Greppi. Questo liceo linguistico nella provincia di Lecco ha da poco avviato una serie di interessanti iniziative per avvicinare i ragazzi all’applicazione pratica della lingua. Ne è nato un progetto orientato al mondo del lavoro e rivolto agli studenti di russo del triennio, aspiranti mediatori linguistici, traduttori e operatori in ambito aziendale.
Marcella Molteni, docente di lingua russa del liceo che ha promosso e organizzato l’iniziativa, ha spiegato così l’anima del progetto: “Ho pensato agli ambiti professionali più rappresentativi e da lì è iniziata la ricerca di interlocutori qualificati. Il cammino è in divenire, ma le collaborazioni ottenute nel giro di pochi mesi e la partecipazione numerosa degli studenti sono un incentivo a proseguire”.
Fra le collaborazioni più interessanti c’è quella siglata con la Camera di Commercio italo-russa, che per due settimane ospiterà quattro studentesse nella sede di Milano: le ragazze, affiancate da personale madrelingua, si occuperanno di organizzazione d’eventi, comunicazione, gestione dell’agenda e compiti di segreteria.
“In Italia e sul territorio lombardo in particolare sono numerose le imprese che hanno sviluppato strategie di internazionalizzazione verso la Russia – ha detto Leonora Barbiani, segretario generale della Camera di Commercio italo-russa -. I russi hanno una particolare predilezione per l’Italia e il Made in Italy: sono attratti dal nostro know-how, dalle nostre competenze e tecnologie, dall’ingegno, dalla capacità di offrire soluzioni, dal nostro ‘saper fare impresa’”.
Altra novità è il corso di russo per il mondo del lavoro: partirà a fine gennaio e avvicinerà i ragazzi alle espressioni linguistiche più utilizzate in ambito lavorativo, soprattutto nei settori del turismo e del mobile. Ad aggiudicarsi il bando di Villa Greppi per accompagnare gli studenti nel mondo del lavoro russo è stata Elisa Cadorin, professionista con esperienza trentennale in ambito aziendale, autrice di manuali di lingua russa per la scuola editi da Hoepli e pilastro del master “Rimit”, dedicato al russo per le aziende, inaugurato qualche anno fa all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Si tratta di un corso che avvicina gli studenti a un mercato lavorativo potenzialmente molto vasto e che comprende non solo la Federazione Russa, ma anche i paesi dell’ex Unione Sovietica, dove si parla molto poco l’inglese. “Oltre alle opportunità nelle aziende vanno valutate anche le professioni prettamente linguistiche: interpreti e traduttori sono sempre richiesti, anche in contesti istituzionali - ha precisato Leonora Barbiani -. Infatti molti dirigenti russi non parlano una lingua straniera, compreso l’inglese, oppure non ne hanno una conoscenza adeguata a sostenere delle trattative d’affari. Dialogare nella loro stessa lingua è un fattore positivo da non sottovalutare. E significa soprattutto sapersi rapportare con questa cultura, diversa, anche in termini di business etiquette”. Basti pensare per esempio a quante volte gli imprenditori italiani scambiano l’abitudine russa di non sorridere per una burbera scortesia, mentre gli imprenditori russi dubitano di sorrisi eccessivi e immotivati.
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Prosegue inoltre la collaborazione con la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano, che l’anno scorso aveva ospitato sei studenti per un tirocinio online dedicato alla traduzione audiovisiva. In primavera si replica l’esperienza. “La traduzione audiovisiva può avviare alla professione di sottotitolatore in ambito cinematografico, televisivo, giornalistico e pubblicitario - spiega Fabrizia Parini, direttrice della scuola -. Con il Covid c’è stata addirittura un’esplosione dell’audiovisivo, che si usa ormai in tantissimi contesti. Con Villa Greppi è stata la prima esperienza di collaborazione con una scuola superiore: è stata una soddisfazione vedere come alla fine del percorso gli studenti avessero realizzato dei prodotti finiti”.
In cantiere anche un altro progetto orientato al mondo del lavoro. “La Russia è uno dei paesi con il più alto numero di utenti Internet. Penso sia importante far conoscere agli studenti la professione di social media manager attraverso i social network russi – conclude Marcella Molteni -. Per questo sto lavorando alla collaborazione con società di digital marketing qualificate, che si occupino di internazionalizzazione delle aziende italiane sul mercato russo e che possano ospitare gli studenti di Villa Greppi per un tirocinio”.
Infine, una ventina di studenti si sono messi in gioco nel ruolo di insegnanti per avvicinare gli alunni delle scuole medie alla lingua e alla cultura russa, proponendo l’alfabeto cirillico e le prime funzioni comunicative, le tradizioni e le favole di Pushkin. Qualcuno si è entusiasmato e ha pensato che forse, chissà, da grande potrebbe fare l’insegnante. Magari proprio di russo.
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