Patronimico, diminutivi e vezzeggiativi: facciamo chiarezza nel caos dei nomi russi

Alena Repkina
A seconda del contesto e della relazione che si ha con l’interlocutore, ci si rivolgerà a lui (o a lei) con la forma completa di nome e patronimico, o con quella più familiare dei diminutivi e dei vezzeggiativi. Come si usano e come si compongono queste forme?

Lo avrete notato anche voi: nelle situazioni formali, i russi si rivolgono al proprio interlocutore chiamandolo con nome e patronimico. Per esempio, se il padre di Elena si chiama Dmitrij, allora i colleghi di lei la chiameranno “Elena Dmitrievna”. Se il padre di un tal Nikolaj si chiama Vladimir, allora Nikolaj sarà “Nikolaj Vladimirovich”. La stessa regola si applica anche nel mondo accademico, causando un bel mal di testa agli studenti stranieri che arrivano in Russia per studiare e scoprono che le prime cose da imparare a memoria sono il nome e il patronimico dei propri professori e degli impiegati dei vari uffici: si tratta di coppie di nomi da imparare a memoria, come fossero uno scioglilingua. 

Rivolgersi a una persona con il suo nome completo di patronimico è segno di rispetto, e sottolinea la distanza - sociale o personale - che intercorre fra i due interlocutori. 

Nella maggior parte dei casi, i patronimici si formano nei seguenti modi: se il nome del padre finisce con una consonante dura, si aggiunge il suffisso -ович/-овна; se finisce con una consonante morbida, o con le lettere ж, ш, ч, щ, ц (di solito nomi stranieri), si aggiunge il suffisso -евич/-евна.

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Tabella 1. Formazione del patronimico

Ma lasciamo da parte per un momento le barriere del mondo universitario, gli uffici e le lettere formali, e concentriamoci sulla comunicazione informale, dove la gente si dà del “tu” (ты) e usa le relative versioni brevi dei nomi. 

In questo caso, Elena per i suoi amici diventa “Lèna”, mentre Nikolaj sarà “Kòlja”. La fase successiva della trasformazione avviene con l'aiuto dei suffissi, che formano la terza forma, quella vezzeggiativa: nel caso di Nikolaj, sua madre potrebbe rivolgersi a lui chiamandolo “Kòlenka”, ad esempio quando a casa vuole dirgli che la cena è pronta; mentre il marito di Lena potrebbe riferirsi a sua moglie con il vezzeggiativo “Lènochka”. Queste forme diminutive rivelano sempre una relazione speciale tra i due interlocutori, e vengono usate molto spesso anche con i bambini. 

- Елена Дмитриевна, Вы заняты?

- Да, зайдите позже.

- Лена, ты отлично выглядишь!

- Спасибо!

- Леночка, ты уже поела?

- Да, дорогой. 

  1. – Николай Владимирович, как прошла встреча?

- Просто замечательно, спасибо.

  1. – Коля, мы не знали, что ты танцор! 
  1. – Коленька, надень шапку!

- Мама, мне 35 лет, мне не холодно. 

La forma del nome cambia a seconda della situazione. L'importante è ricordare che le forme diminutive e vezzeggiative sono versioni semplificate del nome completo. Nella seguente tabella vi mostriamo i nomi più popolari in Russia e i corrispettivi diminutivi.

Tabella 2. Come cambiano i nomi russi più diffusi

 Ecco un’altra cosa da tenere a mente: la versione breve dei nomi maschili di solito finisce in -А/-Я, una regola normalmente riservata ai nomi femminili. Non ha ovviamente lo scopo di trasformare i nomi maschili in femminili, ma può creare confusione durante le conversazioni. Per esempio, quando ad una festa si sente dire che “Sasha sta per arrivare”, non bisogna essere troppo veloci a supporre il sesso della persona: potrebbe essere sia un maschio, sia una femmina. 

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