Gratis per tutti
Una delle prime domande che un cittadino straniero con parole si fa dopo essersi trasferito in Russia e aver iniziato a lavorare è se i suoi figli hanno diritto di studiare qui e di ottenere un’educazione a pieno titolo. Si può scegliere un’istituto privato, ma che dire delle scuole statali?
“I bambini di cittadini stranieri residenti possono godere dell’educazione gratuita nelle scuole russe alle stesse condizioni dei cittadini russi, ma solo dopo aver ottenuto il loro status ufficiale di residenti nel Paese”, spiega a Russia Beyond il Ministero dell’Istruzione.
I genitori devono fare domanda di ammissione alla scuola scelta, e fornire i certificati di nascita e anagrafico del bambino, la tessera sanitaria e il numero della Polizza sanitaria individuale obbligatoria gratuita russa (SNILS) che può essere ottenuta (ecco come) da ogni persona che vive legalmente sul territorio della Russia.
La domanda deve essere compilata in russo attraverso il Portale dei Servizi pubblici della Federazione Russa. Dopo la registrazione, il genitore può riempire il modulo a questo indirizzo che, nel caso di Mosca, è attivo fino al 15 di dicembre.
La domanda viene vagliata e si ottiene una risposta entro trenta giorni. La scuola manda un invito e, a quel punto, bisogna mandare tutti i documenti richiesti in forma cartacea.
Vicino a casa
Il Portale dei Servizi pubblici dà la possibilità di scegliere fino a tre scuole, tra cui una situata nel distretto di residenza. I genitori possono chiedere di mandare i figli a scuola in un’altra zona, ma in questo caso non c’è garanzia del posto, spiega Nadezhda Sharaj, direttrice del Ginnasio numero 1504 di Mosca (in Russia le scuole hanno di solito numeri, e non nomi come in Italia).
I ragazzi possono o frequentare una scuola o scegliere l’insegnamento tra le mura domestiche con esami e certificazioni finali a scuola. In ogni caso, devono studiare, perché l’istruzione per i minori in Russia è obbligatoria.
Se i genitori non iscrivono i minori a scuola, i servizi sociali municipali per l’infanzia possono prendere provvedimenti, che arrivano fino all’allontanamento dei bambini dalla famiglia.
Dappertutto in russo
Completare l’iscrizione alla scuola è solo della metà della sfida. Ora bisogna studiare. E un’istruzione a pieno titolo è possibile solo con la conoscenza del russo, perché tutte le materie sono spiegate in questa lingua. Un bambino che non parla russo rischia non solo di capire poco o niente, ma di rallentare l’intera classe.
Per risolvere questo problema, il Ministero dell’Educazione ha lanciato diversi programmi per aiutare i bambini stranieri a imparare il russo. Una delle misure è stata la creazione, nel 2006, di speciali scuole di Russo per stranieri, che sono parte del sistema scolastico pubblico.
Nel corso di un anno scolastico, i bambini non madrelingua russi possono raggiungere un livello di conoscenza linguistica base, sufficiente ad andare avanti con gli studi e ad essere uniti agli altri alunni.
Come racconta Sevda Seidova, capo del programma di Lingua russa nella Scuola numero 157 di Mosca, le materie principali sono grammatica e fonetica, che sono combinate con lezioni di educazione artistica e di educazione fisica. Anche i compiti a casa sono di solito fatti con l’aiuto di un assistente, perché spesso anche i genitori di questi ragazzi non parlano bene il russo. Dopo un anno, gli allievi ricevono un aiuto psicologico e pedagogico in vista del loro futuro in una normale scuola statale.
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