Rinnovabili, nuove tecnologie e know-how così continuano a crescere i rapporti tra Italia e Russia

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Importanti partner da anni, dopo i problemi legati alla pandemia l’interscambio commerciale tra i due Paesi è tornato a crescere, e sembra consolidarsi anche in questo delicato momento

Il 26 gennaio 2022 il presidente russo Vladimir Putin e la Camera di Commercio Italo-Russa hanno tenuto una videoconferenza con i rappresentanti delle aziende italiane. Hanno discusso delle prospettive commerciali, economiche e di investimento della cooperazione italo-russa. Le aziende italiane hanno investito circa 5 miliardi di dollari nell’economia russa e anche gli investimenti russi in Italia sono elevati: ammontano a 3 miliardi di dollari.

Anche se la pandemia ha aggravato alcune frizioni politiche, la Russia e l’Italia hanno unito le forze nella lotta contro il Covid-19. Nel 2020, i militari russi hanno effettuato una decontaminazione di 114 strutture mediche in Lombardia. E i medici russi, mandati in Italia, hanno aiutato i medici italiani nell’ospedale di Bergamo.

Il potenziale economico della cooperazione tra Russia e Italia

La pandemia ha avuto un enorme impatto sulle relazioni economiche tra i due Paesi. Da gennaio a ottobre 2020, l’interscambio commerciale è sceso del 21,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a 16,1 miliardi di dollari, con le esportazioni russe verso l’Italia in calo del 31,6% e quelle italiane in Russia in calo del 7,6%. Tra gennaio e novembre 2021, l’interscambio è tornato a crescere del 53,8%, a 27,5 miliardi di dollari. C’è stato un rapido aumento delle esportazioni italiane in Russia: dell’88%, a 16,6 miliardi di dollari. Anche le importazioni italiane dalla Russia sono aumentate del 20,4%. L’Italia si è classificata al terzo posto tra i Paesi dell’Ue nell’interscambio commerciale annuale con la Russia per il 2021.

La cooperazione tra la Russia e l’Italia nel campo dei combustibili e dell’energia è forte da molto tempo. Già nel 2006 Gazprom e l’italiana Eni hanno stipulato un accordo di partenariato strategico, in seguito al quale la Russia ha potuto fornire gas direttamente all’Italia. Poiché le compagnie energetiche dei Paesi hanno firmato contratti a lungo termine, la Federazione Russa offre le sue risorse energetiche a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Le statistiche di Gazprom mostrano che le esportazioni di gas nella prima metà del 2019 sono erano pari a 11,7 miliardi di metri cubi. Le cifre nello scorso anno sono praticamente raddoppiate, raggiungendo 22,7 miliardi di metri cubi.

L’Italia è all’8° posto per quanto riguarda le esportazioni di petrolio e prodotti petroliferi dalla Russia verso altri Paesi. Tra ottobre 2020 e febbraio 2021, il valore esportato è stato di 2,05 miliardi di dollari. L’Italia compra anche prodotti minerali. Nel primo trimestre del 2021 hanno rappresentato il 69,4% di tutte le esportazioni dalla Russia. Le esportazioni di metalli preziosi stanno aumentando rapidamente. Nella prima metà del 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’aumento è stato di 203 milioni di dollari.

Il 26 gennaio 2022, Rosneft ha firmato un contratto con Maire Tecnimont, un gruppo societario italiano, per costruire una raffineria da 2,2 milioni di tonnellate all’anno. In questo modo, la raffineria di Rjazan migliorerà la quantità assoluta e le marginalità economica della lavorazione delle risorse.

L’Italia ha poi molti prodotti che sono attivamente forniti al mercato russo. Questi includono cibo, abbigliamento, prodotti chimici e apparecchiature elettroniche. Nel 2020, l’Italia ha esportato in Russia articoli di abbigliamento per un valore di 855 milioni di dollari.

Già dal 2018, la Camera di commercio della Federazione russa ha messo in piedi un nuovo concetto per le relazioni commerciali tra i Paesi. A causa delle sanzioni Ue, è stato deciso di passare dal “Made in Italy” a un formato completamente nuovo, il “Made with Italy”. Si tratta di creare una produzione congiunta italo-russa. Ci sono circa 500 imprese che operano nella Federazione Russa, che hanno attratto capitali da imprenditori e investitori italiani.

L’Italia ha investito 564 milioni di dollari in parchi eolici in Russia. I parchi eolici si trovano in tre regioni: nelle Regioni di Murmansk e Rostov e nel Territorio di Stavropol. Il parco eolico di Azov, con una capacità di 90 MW, è entrato in funzione nel maggio 2021. Enel Russia, una filiale del gruppo italiano Enel, ha investito 148 milioni di dollari nel progetto. Il parco eolico di Kola dovrebbe essere lanciato nel maggio di quest’anno, e la costruzione del parco eolico Rodnikovskaja sarà completata nel 2024.

Nell’aprile dello scorso anno, VSMPO-AVISMA Corporation, uno dei più grandi produttori di titanio in Russia e nel mondo, ha ricevuto una tranche di finanziamenti da diversi istituti bancari internazionali. Tra questi il gruppo italiano UniCredit. L’importo totale investito nella società metallurgica è di 400 milioni di dollari.

L’implementazione del concetto di “Made with Italy” è supportata da eventi su larga scala. Per esempio, nel 2021, l’Italia è stata ospite d’onore di Innoprom, la fiera industriale internazionale che si tiene a Ekaterinburg. Più di 100 aziende italiane dell’industria dei metalli, dell’industria automobilistica e di altre nicchie hanno partecipato. L’Italia, come importante partner commerciale europeo della Russia, partecipa anche annualmente al forum internazionale di San Pietroburgo e all’Eastern Economic Forum di Vladivostok.

Anche la Camera di Commercio Italo-Russa promuove gli scambi. A partire dal 2021, comprende 350 aziende di vari settori: settore industriale, ingegneria meccanica, ricerca scientifica, farmaceutica, ecc. La Camera di Commercio Italo-Russa aiuta gli imprenditori italiani ad avviare attività in Russia e a costruire relazioni commerciali. 

Cosa aspettarsi dalla cooperazione italo-russa nel 2022

Il ministro russo dell’industria e del commercio Denis Manturov vede una nicchia promettente per la cooperazione nello sviluppo di tecnologie ambientali e di un’economia a basse emissioni di carbonio. E i primi passi in questo senso sono già stati fatti. Da settembre 2020, l’azienda italiana Danieli fornisce attrezzature al complesso elettrometallurgico Ekolant, il primo impianto europeo che utilizza la tecnologia verde per produrre acciaio. L’impianto entrerà in funzione nel 2025. Grazie alla produzione ecologica, le emissioni di CO2 dell’impianto saranno tre volte inferiori a quelle di un impianto convenzionale.


Questo articolo fa parte della rubrica “Fare affari in Russia”, realizzata in collaborazione con la Camera di Commercio italo-russa e firmata dal presidente della CCIR, Vincenzo Trani. Ogni due settimane analizziamo un aspetto specifico del business bilaterale attraverso interviste, esperienze dirette, analisi e approfondimenti. La rubrica si pone come uno strumento per capire meglio l’orizzonte degli investimenti italo-russi, una bussola per orientare e ispirare quelle imprenditrici e quegli imprenditori ancora pronti a scommettere sul Paese più grande del mondo

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