Economia, Russia e Italia guardano al futuro insieme: "Via le sanzioni per favorire il commercio"

Ufficio stampa
Il punto della situazione alla conferenza della Camera di Commercio italo-russa. Si scommette sullo sviluppo della tecnologia e sui rapporti con le regioni

Il 25 settembre a Mosca si è svolta la 56esima conferenza della Camera di Commercio italo-russa. Si tratta del primo grande evento bilaterale organizzato dopo le misure restrittive adottate per la pandemia di coronavirus.

Nel 2019 il giro d’affari della Camera di Commercio è stato pari a 600.000 euro; le perdite nel 2020, invece, si aggirano intorno a circa 130-140.000 euro.

“Dobbiamo lavorare insieme e mettere da parte le divergenze - ha detto il presidente della Camera di Commercio italo-russa Vincenzo Trani -. È molto importante che le aziende italiane facciano fronte comune. È importante che ogni azienda italiana che si trova sul territorio della Federazione Russa entri a far parte della Camera di Commercio. Dobbiamo abbracciare sia le piccole che le medie imprese”. 

Vincenzo Trani

Secondo Sergej Katyrin, presidente della Camera di Commercio della Federazione Russa, “la pandemia non ha ridotto le tensioni politiche. L’eliminazione delle sanzioni potrebbe essere un buon aiuto per le nuove frontiere del commercio: è esattamente ciò che ha detto Vladimir Putin all’assemblea Generale delle Nazioni Unite”. 

Aleksej Paramonov, direttore del primo Dipartimento europeo del ministero degli affari esteri della Federazione Russa, ha poi proposto di guardare con attenzione al settore della tecnologia perché la Russia ha tutte le carte in regola per aspirare a nuove collaborazioni in questa sfera. “Siamo tutti consapevoli del fatto che bisognerà lavorare a lungo per ristabilire l’economia. E potremo riuscirci solo insieme, attraverso gruppi governativi e aziendali. È indispensabile puntare gli occhi su nuovi settori come le tecnologie dell’informazione, le start-up e le collaborazioni nella sfera degli investimenti. È necessario avviare un lavoro con le regioni, il cui potenziale d’influenza è in aumento, soprattutto considerando l’attuale chiusura delle frontiere”, ha concluso Paramonov. 

Francesco Pensabene, direttore dell’ICE di Mosca, ha presentato i dati relativi all’interscambio commerciale tra i due paesi.

Pensabene si è soffermato sui settori di maggior successo: la meccanica, la moda, i mobili e il food.

I settori più interessanti per nuove e future collaborazioni sono l’IT, la tecnologia bancaria, le nanotecnologie, il settore delle assicurazioni e delle costruzioni. Si può fare ancora molto, infine, per sviluppare la chimica e la farmaceutica. 



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