A novembre il governo russo si è attivato per mostrare in Europa il grande potenziale degli investimenti in Russia. Innanzitutto a Milano, dove i partner italiani si sono mostrati interessati a investire nella produzione di formaggio al di fuori di Mosca, e poi a Vienna, dove il governo della Bassa Austria ha espresso interesse nello sviluppo degli aeroporti internazionali di Mosca.
Questo sforzo arriva nel mezzo di un generale rallentamento degli investimenti stranieri in Russia: il 23 novembre la Banca centrale russa ha pubblicato i dati del semestre gennaio-giugno sugli investimenti esteri diretti nel Paese, e i dati non sono troppo rosei. Nel corso dei primi sei mesi, la Russia ha ricevuto investimenti diretti esteri per 10,2 miliardi $, notevolmente inferiori ai 18,2 miliardi $ ricevuti nello stesso periodo del 2017.
Eppure, nonostante questa tendenza al ribasso, le autorità russe non si scoraggiano e scommettono sugli investitori che già lavorano sul mercato. “Tutti loro [gli investitori già attivi] dichiarano di essere disposti a continuare a investire in Russia, e ad aumentare i loro investimenti, anche attraverso i profitti realizzati nel Paese”, ha detto all’agenzia Interfax Maksim Oreshkin, ministro russo per lo Sviluppo economico.
In effetti, ci sono molte società straniere che operano attivamente sul mercato russo. Oltre a grandi nomi come Auchan, Ikea, Toyota Group, Metro Group, Japan Tobacco International e Philip Morris International, ci sono molte altre aziende straniere che lavorano in diversi settori: ecco una lista di sette degli investitori più dinamici che fanno affari in Russia ora, nonostante l’attuale volatilità.
Total Vostok, consociata della francese Total, ha aperto un nuovo stabilimento nella regione russa di Kaluga, dove produrrà e mescolerà oli e lubrificanti per motori e li fornirà non solo ai consumatori russi, ma anche a quelli della Bielorussia e dell’Asia centrale. Investendo 50 milioni $ nel progetto, la società sta cercando di rafforzare e far crescere la propria influenza in Russia, che è diventata un mercato strategico per Total. “Oltre alle nostre attività nel settore della produzione di idrocarburi, consideriamo il mercato russo come uno dei mercati a più alta priorità e in più grande crescita per la nostra divisione Marketing e Servizi, nonché per la nostra produzione di prodotti petroliferi raffinati, in particolare di lubrificanti”, ha dichiarato il capo di Total Patrick Pouyanné.
A maggio, durante il Forum economico di San Pietroburgo, la società francese FM Logistic ha firmato un accordo per investire 37,3 milioni di dollari nella costruzione di un grande complesso logistico nelle vicinanze dell’aeroporto di Platov nella Regione di Rostov. La società ha già svolto tutti i lavori di preparazione (acquisto di terreni, esame della parte ingegneristica del progetto, ottenimento delle necessarie autorizzazioni) e prevede di portare a termine i lavori entro la fine del prossimo anno.
Quest’anno la giapponese SBI Holdings, già proprietaria di SBI Bank in Russia, ha annunciato l’intenzione di entrare a far parte di un consorzio di investitori nella russa Sovcombank e di continuare a investire in SimpleFinance, una piattaforma di micro-credito online russa rivolta alle piccole e medie imprese. Decidendo di investire 15 milioni $ in più quest’anno, l’impegno totale di SBI nei confronti di SimpleFinance ammonterà a quasi 50 milioni $, incluso il precedente finanziamento del debito.
La multinazionale Rockwool Group, attiva nel settore delle produzioni in lana di roccia, ha investito 7,5 milioni di dollari nel suo nuovo stabilimento nella repubblica russa del Tatarstan. Inaugurato in ottobre nella zona economica speciale di Alabuga, l’impianto produrrà substrato Grodan per la coltivazione di ortaggi e fiori. “Siamo orgogliosi della nostra solida posizione e della rapida crescita in Russia. In futuro, aumenteremo la nostra capacità di aiutare il mercato locale dei produttori”, ha dichiarato Thomas Keller, vicepresidente senior di Rockwool International, all’apertura dello stabilimento. “Il Tatarstan è un esempio d’oro per implementare tecnologie avanzate e le migliori soluzioni.”
In ottobre il produttore italiano di pasta Barilla ha annunciato l’intenzione di costruire un nuovo stabilimento nella Regione di Mosca. In seguito ai colloqui con le autorità russe a Milano, la società ha deciso di investire 170 milioni $ nel progetto, creando 400 posti di lavoro. Barilla ha già due linee di produzione di pasta nella regione russa di Solnechnogorsk.
La società di gestione stradale e autostradale Anas (da gennaio 2018 integrata nel Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) è un’altra società italiana che continua la sua attività in Russia. Ha già esperienza di lavoro sull’autostrada M4 “del Don”, e in ottobre ha accettato di effettuare nuovi investimenti congiunti sulle strade russe. L’Anas ha firmato un accordo con il Fondo di investimento diretto russo per la cooperazione in una serie di progetti potenziali, compresa la costruzione della superstrada “Mosca-Nizhnij Novgorod-Kazan”. Quest’ultimo è un tratto di 729 km, progettato per far parte della rotta di trasporto internazionale “Europa - Cina occidentale”. Si stima che l’ammontare degli investimenti totali nella superstrada raggiunga 8 miliardi $, e non è ancora noto che percentuale della torta di prenderà Anas.
La svizzero-austriaca Doppelmayr, leader mondiale nella produzione di impianti a fune, funivie e impianti di risalita, ha lavorato attivamente in Russia e in ottobre è stato confermato che costruirà la prima funivia con tecnologia D-Line nel Paese, nel comprensorio sciistico di Rosa Khutor, a Sochi. Secondo i report, il progetto sarà terminato in tempo per la stagione invernale 2019-2020 e richiederà più di 15 milioni $ di investimenti.
Recentemente, Doppelmayr ha anche espresso la disponibilità a lavorare in Kamchatka, mentre, insieme alla società di costruzioni tedesca BPS International, ha proposto una nuovo piano di costruzione di funivie a Mosca, offrendosi di investire 58,6 milioni di dollari.
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