Il SuperJet italo-russo decolla sul mercato internazionale

Eugene Odinokov/RIA Novosti
La russa Sukhoi, in collaborazione con le ditte italiane Alenia Aeronautica e Pinifarina, produce un aereo, l’SSJ100, molto adatto sulle medie tratte, che punta sempre più a rompere il duopolio di Boeing e Airbus nei cieli

Gli aerei passeggeri russi Sukhoi, da massimo 100 posti, stanno arrivando sul mercato europeo. Il 6 novembre, Russia e Italia hanno stabilito un programma per l’attuazione di un accordo bilaterale per la fornitura del Sukhoi Superjet 100 (SSJ100). L’aereo sarà esportato in Italia per la customizzazione e poi consegnato a vari clienti europei.
A quanto riporta l’Agenzia federale dei trasporti aerei russi, l’accordo è stato raggiunto nel 2013, ma il precedente documento di attuazione era stato revocato.
L’azienda sta già consegnando aerei in Italia e sta lavorando a stretto contatto con varie imprese italiane nell’ambito del progetto SuperJet International (SJI). Sugli interni degli aeroplani lavorano Alenia Aeronautica e la società di design Pinifarina. Gli aerei sono poi forniti a clienti non solo in Europa ma anche in Messico.
Quest’ultimo Paese è il più grande cliente, al momento: la compagnia aerea messicana InterJet utilizza infatti già 22 jet Sukhoi. Come dice l’ufficio stampa della società, questa si tratta della maggioranza degli aerei che finora operano all’estero, che sono in totale 32.

Il primo cliente europeo è la compagnia irlandese CityJet che ha acquistato sei aerei. Tre dei quali ha poi dato in leasing a Brussels Airlines.
Inoltre, i modelli di business di SuperJet, denominati Sukhoi Business Jets, volano in Kazakistan e in Thailandia, due per ciascun Paese.
Parlando di Russia, ci sono 74 jet che servono le compagnie russe, tra cui Aeroflot, Gazpromavia, Yakutia Airline, Yamal Airlines, IrAero, Azimuth Airlines, RusJet, nonché il Ministero degli Affari Interni, il Distaccamento aereo speciale “Russia” e il Ministero delle situazioni di emergenza.

Cosa c’è di buono?
L'SSJ100 è un jet di classe regionale, e può ridurre i costi operativi del 10 per cento, grazie al peso leggero, a un minore consumo di carburante e alle tecnologie eco-friendly utilizzate. Può trasportare passeggeri a lunga e media distanza (fino a 4.320 km), ottimizzando i costi, sostituendo anche gli aerei più grandi nella gestione di nuove rotte non ancora popolari.
È comodo come i velivoli a lunga distanza, ma permette di decollare anche dalle piste più corte e può funzionare in modo efficiente in una vasta gamma di condizioni climatiche, con temperature che vanno da meno 54 gradi a più 45 gradi.
Secondo il quotidiano Vedomosti, l’SSJ100 costa 28 milioni di dollari (24,1 milioni di euro), notevolmente meno dei 98,5 milioni di dollari (84,8 milioni di euro) dell’Airbus A319neo da 124 posti e degli 82,4 milioni di dollari (68,8 milioni di euro) del Boeing 737-700 da 128 posti. Tuttavia, se confrontato con i suoi concorrenti, Sukhoi per ora è ben lungi dall’essere un leader nel settore. Sono infatti in funzione più di 1.400 Airbus A319, mentre sono più di 5.000 i Boeing 737-700 che fanno avanti e indietro per i cieli. 

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