Assemblando il Sukhoi Superjet

L'uso dell'iPad nelle fasi di assemblaggio del Sukhoi Superjet snellisce le procedure del controllo qualità (Foto: Itar-Tass)

L'uso dell'iPad nelle fasi di assemblaggio del Sukhoi Superjet snellisce le procedure del controllo qualità (Foto: Itar-Tass)

Una nuova modalità di ispezione, tramite iPad, permette di cogliere nel giro di un’ora le deviazioni dagli standard di design. Prima occorreva un mese

Nella primavera 2013 gli ispettori alla qualità della Sukhoi hanno ricevuto in dotazione trenta iPad per fotografare e caricare sul computer le immagini dei velivoli in fase di assemblaggio. Secondo quanto affermato da Andrei Kalinovsky, presidente della Compagnia di aeronautica civile Sukhoi (Scac), l’impiego dei tablet permette di risalire rapidamente e con precisione ai reparti responsabili delle deviazioni dagli standard di design.

La Scac ritiene che l’esperimento sia stato un successo, in quanto permette di cogliere le eventuali sviste nel giro di un’ora. Prima dell’introduzione dei tablet, lo stesso compito richiedeva quasi un mese di tempo. La compagnia prevede di dotarsi presto di altri cinquanta iPad, così da controllare l’intero ciclo produttivo.

La Scac si trova di fronte a una grande sfida: sviluppare un prodotto assolutamente nuovo e ottimizzarne la produzione su larga scala e, al tempo stesso, incrementare la produttività. Ad affermarlo è Oleg Panteleyev, responsabile dell’analisi per Aviaport, secondo cui i velivoli nuovi, in uso da due o tre anni, presentano sempre un numero di irregolarità maggiore rispetto agli aerei che già volano da dieci-quindici anni.

Il Sukhoi Superjet ha avuto il suo battesimo dell’aria cinque anni fa. Panteleyev ritiene che per superare i problemi tipici dei primi anni di attività, la Scac abbia ancora bisogno ancora di uno o due anni di tempo.

Normalmente, dopo che un aereo è stato completato e consegnato al cliente vengono riscontrate alcune decine di piccoli problemi. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di deviazioni dagli standard di design e della mancata conformità nelle dimensioni di alcune componenti. Avendo dotato i propri ispettori di iPad e introdotto altri accorgimenti volti a snellire il processo produttivo, la Scac mira adesso a ridurre di due terzi il numero dei difetti che attualmente vengono riscontrati negli aerei prima della consegna.

“Gli errori sono sempre possibili, - afferma Kalinovsky. - Il fattore umano non può essere eliminato. Tuttavia, devono essere risolti prima di passare alle fasi successive di produzione”.

Ogni aeroplano viene sottoposto a sette fasi di assemblaggio, ciascuna delle quali prevede l’impiego di una quarantina di operai. In precedenza il completamento di ogni fase era sancito solo sulla carta, e la conformità ai requisiti tecnici veniva annotata sul passaporto di ogni velivolo. E se durante la fase di consegna al cliente venivano riscontrati dei difetti, il servizio qualità era tenuto a studiare attentamente pile di documenti. Tale procedimento richiedeva almeno un mese.

Durante il recente esperimento è stato creato un database di diciassettemila fotografie, grazie al quale gli ispettori adesso possono cogliere e sistematizzare gli errori ricorrenti. Ad esempio, se la distanza tra alcune condutture supera di un millimetro la misura prevista, basta mettere a confronto le foto per rendesi conto che l’errore era già presente nella prima fase di assemblaggio.  

Kalinovsky ha spiegato che il metodo basato sulla visualizzazione tramite iPad rientra nell’ottica dello snellimento della produzione attualmente implementato nello stabilimento Sukhoi di Komsomolsk sull'Amur. Vale la pena notare che è stata proprio la Scac ad avere per la prima volta l’idea di impiegare a questo scopo gli iPad.   

Diversi anni fa, mentre era in visita a un impianto di produzione della Boeing a Seattle, Kalinovsky rimase molto colpito dall’ottimizzazione dei procedimenti messa in atto dal maggiore produttore di velivoli al mondo. Tuttavia, non tutti i dipendenti hanno abbracciato le nuove modalità, che a prima vista sembravano rendere più complicato lo svolgimento delle loro mansioni. Di norma, circa il dieci per cento dei dipendenti si è rivelato essere composto da persone retrograde e contrarie all’innovazione, mentre un altro dieci per cento è formato da individui che accettano di buon grado ogni iniziativa volta a migliorare la qualità del prodotto finale. Il restante 80 per cento dei lavoratori tende inizialmente a indugiare, ma si dimostra poi pronto ad attenersi alle nuove modalità di lavoro.   

Adesso i ritmi di produzione risultano accelerati: se nel 2011 la Scac aveva costruito cinque jet, e nel 2012 dodici, quest’anno prevede di completarne ventisei.

Per poter sopravvivere in un mercato competitivo come quello attuale, sia a livello domestico che internazionale, i produttori del Sukhoi Superjet devono attuare prontamente alcune modifiche, tanto più che oggi le aspettative dei clienti nei confronti del nuovo aereo russo sono superiori a quelle suscitate dai modelli usati di fattura estera.

Per rispondere in tempi rapidi alle irregolarità della catena di produzione, la Scac deve sviluppare al più presto un pacchetto di misure. “Non abbiamo a disposizione cinque anni di tempo per snellire il procedimento: il nostro lavoro deve essere completato nell’arco di ventiquattro mesi”, afferma Kalinovsky. Non c’è tempo per implementare dei lunghi programmi di addestramento, anche se il personale di fatto viene addestrato.

Il nuovo metodo di visualizzazione è dunque di grande aiuto: le descrizioni tecniche e i requisiti scritti con un linguaggio semplice e accompagnati da immagini e da modelli tridimensionali facilitano ai più giovani l’apprendimento delle mansioni richieste. 

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