1 / “General” (1992)
Il film (in russo: “Генерал”; ossia “Il generale”) racconta il tribolato destino del generale sovietico Aleksandr Gorbatov. Da prigioniero dei Gulag divenne un importante comandante dell’Armata Rossa.
Gorbatov fu rilasciato dal campo poco prima dell’attacco tedesco all’Unione Sovietica. Durante la guerra ricevette 16 volte la gratitudine del Comandante supremo Stalin, divenne Eroe dell’Unione Sovietica e fu insignito di numerosi ordini e medaglie. Completò il suo percorso di combattimento come comandante della III Armata nella zona di Magdeburgo.
2 / “Ja — russkij soldat” (1995)
21 giugno 1941. Il giovane tenente Nikolaj Pluzhnikov arriva nella città di confine di Brest. Mancano poche ore all’invasione dell’esercito tedesco…
Il film (in russo: “Я — русский солдат”; ossia “Io sono un soldato russo”) è basato sul racconto di Boris Vasiljev “V spiskakh ne znachilsja”; ossia “Il suo nome non era nella lista”). I prototipi dei personaggi principali erano veri partecipanti alla difesa della Fortezza di Brest, che resistettero al nemico anche quando la linea del fronte si era ormai spostata di centinaia di chilometri verso est e non c’era nessuna chance di ottenere rinforzi.
3 / “V avguste 44-go” (2001)
Agenti tedeschi operano dietro le linee sovietiche nella Bielorussia liberata. La loro attività danneggia direttamente la preparazione di un’offensiva sovietica su larga scala nei Paesi Baltici. Agli ufficiali del controspionaggio Smersh del capitano Pavel Alekhin viene ordinato di eliminare questa minaccia il prima possibile.
Il film russo-bielorusso tratto dal romanzo di Vladimir Bogomolov “Moment istiny” (ossia: “Il momento della verità”) è piaciuto tanto al pubblico quanto alla critica. Le lodi più preziose sono arrivate dall’Fsb, che lo ha riconosciuto come l’adattamento più autentico delle attività di un ufficiale del controspionaggio russo (sovietico). Il titolo russo “В августе 44-го…” si traduce “Nell’agosto del ’44”. Nella distribuzione internazionale la pellicola è conosciuta anche con il titolo inglese “The Moment of Truth”.
4 / “Kukushka - Disertare non è reato” (2002)
Finlandia, autunno 1944. Il cecchino finlandese Veikko e il capitano sovietico Kartuzov si ritrovano nella casa di Anni, che fa parte del popolo Sami. Qui i nemici devono dimenticare per un po’ la loro guerra e imparare a comunicare e a capirsi.
Il titolo russo del film (“Кукушка”; “Kukushka”) ha un doppio significato. I soldati sovietici chiamavano infatti “kukushka”, cioè “cuculo” i cecchini finlandesi che, secondo loro, sparavano dagli alberi. Anche il nome della protagonista si traduce in lingua sami come “cuculo”.
5 / “Zvezdá” (2002)
Alla vigilia di un’offensiva sovietica su larga scala, il gruppo di ricognizione del tenente Travkin va dietro le linee nemiche. Il giovane comandante non sospetta nemmeno che, oltre ai comandanti, il suo ritorno è atteso dalla ragazza-radiotelegrafista Katja, con la quale ha scambiato appena qualche parola.
Il film (in russo: “Звезда”; ossia “Stella”) ha vinto festival cinematografici negli Stati Uniti, in Francia e in Corea del Nord. “Credo che questo film sia cinema vero”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Mikhail Shvydkoj nel 2002, “È un film straordinariamente umano sulla guerra”.
6 / “Brestskaja krepost” (2010)
Il 22 giugno 1941 le truppe tedesche invadono il territorio dell’Unione Sovietica. La prima a cadere sotto l’attacco del nemico fu la fortezza di confine di Brest, che si trovò molto rapidamente tagliata fuori dalle forze principali. Tuttavia, gruppi sparuti di soldati sovietici e guardie di frontiera intrappolati non pensarono nemmeno alla resa...
Il film (“Брестская крепость”; ossia “La fortezza di Brest”) russo-bielorusso è stato girato sul territorio della stessa Fortezza di Brest. Durante le riprese, sono stati ritrovati proiettili inesplosi risalenti alla guerra e, secondo alcuni resoconti, anche resti di soldati sovietici sepolti nel cimitero commemorativo locale.
7 / “28 Panfilovtsev” (2016)
Novembre 1941. I tedeschi si stanno precipitando verso Mosca, che dopo il disastro dell’Armata Rossa presso Vjazma è rimasta praticamente senza difese. Sulla strada del nemico si trova la 316ª Divisione fucilieri del maggiore generale Ivan Panfilov.
Le riprese di questo film (“28 панфиловцев”; ossia “I 28 di Panfolov”) sull’impresa dei difensori della capitale sono iniziate grazie alle donazioni di migliaia di persone comuni e all’aiuto di musei che hanno donato costumi e oggetti di scena. In seguito, gli sviluppatori del gioco “War Thunder”, i Ministeri della Cultura di Russia e Kazakistan si sono uniti al finanziamento (molti kazaki avevano prestato servizio nella divisione di Panfilov).
8 / “Vojná Anny” (2018)
Anna, una bambina ebrea di sei anni, è rimasta sola. La sua famiglia è stata fucilata dai nazisti e solo per miracolo lei è riuscita a fuggire. La bambina si nasconde nel camino inutilizzabile dell’ufficio del comandante tedesco, uscendone solo di notte.
Il film (in russo: “Война Анны”; ossia “La guerra di Anna”) è basato sulla storia vera di Ada, una dodicenne di una piccola città della regione di Poltava, che si è realmente nascosta nel camino dai tedeschi per due anni. Uscì allo scoperto solo nel 1943, quando sentì parlare in russo nell’ufficio del comandante tedesco.
9 / “Koridor bessmertija” (2019)
Inizio del 1943. Le truppe sovietiche hanno rotto il blocco tedesco di Leningrado. Nello stretto corridoio, che collegava nuovamente la città con il “Continente”, iniziò immediatamente la costruzione della ferrovia. Su di essa dovevano passare i treni con il cibo per gli esausti leningradesi.
La ferrovia per Leningrado fu costruita in soli 17 giorni e fu chiamata “Strada della Vittoria”. Tuttavia, a causa del fatto che questa importante via logistica era sotto costante tiro del nemico ed era sottoposta a continui attacchi da parte dell’artiglieria e degli aerei tedeschi, molti usarono un altro nome, più inquietante: “Corridoio della morte”. Il titolo russo del film, “Коридор бессмертия”, si traduce “Corridoio dell’immortalità”. Nella distribuzione internazionale la pellicola è conosciuta con il titolo inglese “Convoy 48. The war train”.
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10 / “Gli ultimi eroi” (2020)
Ottobre 1941. La Wehrmacht avanza costantemente verso Mosca. Tremila e cinquecento cadetti delle scuole di fanteria e artiglieria di Podolsk cercano di tenere a bada il nemico fino all’arrivo delle riserve nella capitale. Questi preziosi cadetti avrebbero dovuto diventare comandanti, ma in queste condizioni critiche devono combattere come soldati comuni.
Le riprese del film (titolo originale russo: “Подольские курсанты”; “Podolskie kursanty”; ossia “I cadetti di Podolsk”) si sono svolte sul luogo della battaglia, nella regione di Kaluga. Con particolare attenzione ai documenti sopravvissuti, sono stati ricreati il fiume, il ponte, le case, le aree fortificate, le uniformi e le armi dei soldati.
Gli storici militari hanno avuto parole di elogio per il film. Ciò che si vede è mostrato a un buon livello”, ha detto Aleksej Isaev. “Il film nel suo complesso è ben riuscito… Indubbiamente, il cinema russo moderno ha fatto un grande passo avanti”.
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