Perché su alcune croci ortodosse c’è la mezzaluna?

Cultura
ALEKSANDRA GUZEVA
La mezzaluna di solito è considerata un simbolo islamico, ma in realtà è anche un antichissimo simbolo cristiano, con radici nelle tradizioni pagane

La croce è uno dei principali simboli cristiani. La morte in croce di Gesù fu un atto di redenzione dell’uomo. Oggi è alquanto inusuale vedere sulle croci di alcune antiche chiese russe la mezzaluna, che siamo abituati a ritenere un simbolo musulmano.

Le croci con mezzaluna si possono vedere in particolare a Mosca, sulla Chiesa di Simeone Stilita in via Povarskaja, costruita nel 1676, sulla Chiesa di Santa Sofia a Vologda, sorta nel 1568, e sulla chiesa della Trinità del 1703 nella città di Verkhoturje, negli Urali.

Proviamo a capire quali tipi di croci ortodosse esistono e come mai alcune di esse recano la mezzaluna.

Le croci della chiesa Ortodossa

Tradizionalmente, la croce ortodossa è a 6 o 8 punte. È costituita da una linea verticale con una o due barre orizzontali. La linea trasversale in basso, posta in diagonale, rappresenta il poggiapiedi di Cristo, ma anche la bilancia con cui Dio misura i peccati umani. 

Già nel VI secolo, tali croci a più punte si usavano nell’Impero bizantino, dal quale la Rus’ mutuò il cristianesimo con i suoi simboli. Questo tipo di croce cominciò a essere utilizzato ovunque ai tempi di Ivan il Terribile. Fu il primo principe russo ad autoproclamarsi zar, pertanto per lui era importante sottolineare la legittimità del suo potere e il suo legame con Bisanzio.

Fino al XVI secolo, in Russia si usavano più tipi di croci tra cui, in particolare la “croce di Novgorod” – croce con i bracci collegati da un cerchio sovrapposto. Anche questo simbolo, assomigliante alla croce celtica, ha origini bizantine.

Su alcune croci, al posto della traversa diagonale in basso, c’è la mezzaluna posta in orizzontale.

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Che legame c’è con l’islam?

Oggi, la mezzaluna si associa saldamente alla religione islamica e ne rappresenta uno dei simboli principali.

Tuttavia, la mezzaluna cristiana non ha nulla a che vedere con quella islamica. Ancora nel VI secolo, nell’Impero Bizantino cristiano, la mezzaluna era uno dei simboli di Costantinopoli. Si presume che il simbolo sia stato mutuato dall’Impero Ottomano dopo la conquista della città da parte dei turchi.

Qual è il significato della mezzaluna cristiana?

Secondo una teoria, la croce con la mezzaluna rappresenta un’ancora: nella sua Lettera agli ebrei, San Paolo dice che, per l’anima dei cristiani, la croce è “un’ancora, sicura e salda”, mentre il tempio è la nave che aiuta i credenti a raggiungere il Regno dei cieli.

Tuttavia, la croce non si associa soltanto al martirio di Gesù. Già nell’epoca precristiana era simbolo, abbastanza diffuso, del Sole. “La combinazione di croce e mezzaluna si inquadra perfettamente nel sistema cosmologico dei simboli di origine pagana: la croce e la mezzaluna rappresentano, appunto, il Sole e la Luna”, scrive il ricercatore B. Uspenskij nel suo libro “La simbologia solare e lunare delle chiese russe”. “Nel contempo, entrambi i simboli hanno anche un altro significato: la croce è un palese simbolo di Cristo, mentre la Luna, nella tradizione cristiana, è simbolo della Madre di Dio”. 

Lo confermano anche le parole di San Giovanni: “E un segno grandioso apparve poi nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e una corona di dodici stelle sul suo capo” (Apocalisse, 12). Ed è appunto la Luna che vediamo spesso nelle icone che raffigurano la Madre di Dio.

Altri usi della mezzaluna nell’Ortodossia

La mezzaluna è anche un importante simbolo della nascita di Cristo. La sua forma sembra riprendere quella della mangiatoia in cui il Bambino fu messo a Betlemme. Pertanto, anche il calice eucaristico e la vasca battesimale hanno un profilo semicircolare.

Sulle icone ortodosse, anche il nimbo dei santi ha la forma di mezzaluna, mentre molte preziose cornici, con le quali si decoravano le sacre immagini, contengono un elemento che si chiama “tsata” (цата). Si tratta di una decorazione speciale a forma di mezzaluna, o di mezzaluna doppia, con contorni sagomati, che copriva il petto di Gesù, della Madre di Dio e dei santi, raffigurati nelle icone particolarmente venerate (Santissima Trinità, Giovanni Battista, San Nicola, ecc.). Nella foto vedete appunto una di tali cornici con il nimbo a mezzaluna (in alto) e il pettorale “tsata” (in basso).

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