Ecco quale fu il primo nudo del cinema sovietico

Global Look Press
Le prime donne discinte sul grande schermo apparvero solo nel 1972, in un film (molto bello) sulla Seconda guerra mondiale. Far accettare questa scena alla censura fu parecchio complesso, e il regista ricevette poi parecchie lettere di spettatrici scandalizzate

Il primo nudo del cinema sovietico risale al 1972. La scena in cui le ragazze della contraerea russa si lavano in una banja (la sauna russa) nel film “Qui le albe sono quiete” (“A zori zdes tikhie”) del regista Stanislav Rostotskij (1922-2001), infranse tutti i tabù e solo per miracolo non fu censurata nella versione finale del film.

Le attrici reagirono con stupore e incredulità alla notizia che avrebbero dovuto spogliarsi. “Il regista non ci preoccupava, era molto più anziano di noi, come anche il cameraman. Ma sul set c’erano tanti ragazzi giovani! Spogliarci di fronte a loro andava ben oltre le nostre forze”, si legge nelle memorie delle attrici.

Il regista Rostotskij ottenne il loro consenso con furbizia: avrebbe infatti “giurato” che durante la scena di nudo sul set ci sarebbero stati soltanto lui e l’operatore. Tuttavia, non appena l’attrice Olga Ostroumova, allora venticinquenne, si spogliò per entrare nella banja, letteralmente dal nulla apparve un ragazzo.

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In seguito, questa scena di nudo avrebbe creato non pochi problemi. Dopo la prima visione, i burocrati del cinema pretesero che l’episodio venisse eliminato. Al regista riuscì tuttavia di dissuaderli adducendo la motivazione che dentro la banja tutti si denudano, da sempre.

Probabilmente anche per qualcuno degli spettatori sovietici la scena era troppo audace. Il regista ricevette numerose lettere dal pubblico femminile del tipo: “Il film è bellissimo, ma come posso stare accanto a mio marito, quando sullo schermo lui vede delle donne nude!?”

La sceneggiatura conteneva un’altra scena di nudo in cui le ragazze, completamente nude, prendevano il sole, ma nella versione finale questa scena fu tagliata.

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