Così due fratelli della campagna russa hanno contribuito alla nascita di Hollywood

Russia Beyond (Bettmann; Hulton Archive/Getty Images)
Iosif e Nikolaj Shejnker, diventati Joseph e Nicholas Schenck dopo l’emigrazione negli Usa, hanno fondato i maggiori studi cinematografici di Hollywood e hanno vissuto una vita eccezionale, partendo da una famiglia povera di una piccola cittadina sul Volga

Iosif e Nikolaj Shejnker nacquero a tre anni di distanza l’uno dall’altro, rispettivamente nel 1878 e nel 1881, in una famiglia ebrea che non se la passava troppo bene economicamente e viveva a Rybinsk, piccolo centro sulle rive del Volga. Loro padre era impiegato nell’ufficio locale della compagnia di navigazione fluviale sul Volga “Volzhskoe parokhodstvo”. All’inizio degli anni Novanta dell’Ottocento i ragazzi e i loro genitori furono tra i tanti ebrei che emigrarono in America passando per l’Europa, verso quella che sarebbe diventata la loro “terra delle opportunità”.

Joseph e Nicholas

A differenza di molti immigrati che vivono tutta la vita nel ricordo della loro patria, i fratelli si adattarono rapidamente alla nuova realtà. Cambiarono anche i loro nomi per sembrare più americani: Iosif e Nikolaj a New York divennero Joseph (spesso abbreviato Joe) e Nicholas, e presero il cognome Schenck. Ed è così che sono diventati famosi.

Nel nuovo Paese tutti i membri della famiglia dovettero subito mettersi a lavorare; anche i due fratelli adolescenti. La mattina vendevano giornali per strada e la sera andavano a scuola. Il loro talento imprenditoriale si manifestò fin dalla gioventù: dopo aver lavorato come assistenti in una farmacia per due anni, la acquistarono per 600 dollari e la rivendettero per quasi sei volte tanto tre mesi dopo. All’epoca Joe non aveva nemmeno vent’anni.

Joseph M. Schenick (a destra) viene premiato con una targa d'argento in riconoscimento dei suoi servizi come presidente dell'Associazione dei produttori cinematografici della California, Los Angeles, 1925

I fratelli spesero il denaro guadagnato per un viaggio in Europa. Quando tornarono, iniziarono a vendere alcolici. L’incontro con il magnate del cinema Marcus Loew, dopo l’acquisto del celebre Palisades Amusement Park, fu un altro punto di svolta nella loro vita. Loew già nei primissimi anni del Novecento aveva fatto una piccola fortuna con le macchinette automatiche per giocare e con i nickelodeon, cinema in cui i film venivano proiettati al prezzo di un nichelino (cinque centesimi). L’imprenditore prestò ai fratelli il denaro necessario per aprire diverse giostre estreme. Gli Schenck intuirono il bisogno di intrattenimento delle persone e videro un grande potenziale di sviluppo in questo settore. Costruirono piste da ballo, bar e giostre. Nel 1906 iniziarono a costruire il Paradise Park sul punto più alto di Manhattan, che divenne uno dei luoghi più popolari per la ricreazione e le dichiarazioni d’amore, poi costruirono un altro parco.

Il Presidente Roosevelt riceve un assegno da un milione di dollari da Basil O'Connor e Nicholas M. Schenck, 1933

Nel frattempo i fratelli studiavano il cinema e iniziarono a investire in esso. La giovane arte, che si stava sviluppando a passi da gigante, avrebbe in seguito portato ai fratelli enormi guadagni e fama, ma all’epoca li divise. Nel 1916, Joe sposò la star del cinema muto Norma Tolmadge (1894-1957) e si trasferì in California. Nicholas, invece, rimase a New York per lavorare sotto la guida di Marcus Loew nella sua crescente attività cinematografica: a quel punto l’imprenditore possedeva già 119 cinema tra Stati Uniti e Canada.

Un nuovo intrattenimento

Nel 1924, Loew acquistò tre società cinematografiche. Insieme a Nicholas, assunsero un team di professionisti e fusero gli studi. La nuova società divenne nota al mondo come Metro-Goldwyn-Mayer. Dopo la morte di Loew nel 1927, Nicholas rilevò la società e continuò a svilupparla.

Gli attori e i produttori della United Artists Corporation (Joseph M. Schenck e Charles Chaplin rispettivamente al quarto e terzo posto da destra, nella foto). Los Angeles, 1930

In questo periodo, Joseph, su invito di Charlie Chaplin, Mary Pickford e Douglas Fairbanks, diventa presidente della United Artists. Prima del suo arrivo era quasi uno studio amatoriale, che produceva circa otto film all’anno. Joe lo riorganizzò, attirando nuove star e produttori. Nel 1927, “Notte d’Arabia” (“Two Arabian Knights”), prodotto da Howard Hughes fece vincere alla United Artists il suo primo Oscar (che andò al regista Lewis Milestone).

Joseph Schenck (il secondo da destra) accoglie i membri della stampa britannica a Hollywood come presidente dell'Unione degli Artisti, 1929

L’avvento del sonoro nei film degli anni Trenta scosse lo studio che era cresciuto con il muto, ma Schenk riuscì a tenerlo a galla. Tre anni dopo, Joseph, insieme all’ex direttore di produzione della Warner Bros, Darryl F. Zanuck, fondò la società di produzione indipendente Twentieth Century Pictures. Il suo successo aiutò la United Artists ad aumentare i propri profitti e, due anni dopo, la Twentieth Century Pictures si fuse con la Fox Film Corporation per formare la 20th Century-Fox (il trattino è stato poi eliminato nel 1985, e dal 2020 è diventata 20th Century Studios).

A quel punto i fratelli erano già tra le persone più influenti di Hollywood. Joe era così potente da poter influenzare le decisioni delle autorità statali. Fu lui a guidare la lotta contro l’introduzione di un’imposta sul reddito del 35% in California, minacciando le autorità di trasferire l’enorme business del cinema, con il suo giro di soldi, in Florida.

Un gruppo di dirigenti di società cinematografiche dopo una conferenza con il Presidente Roosevelt. Nicholas M. Schenck al centro della prima fila, 1938

Nel 1952 Joe vinse un Oscar per il suo contributo all’industria cinematografica. Si ritirò però presto. Fu colpito da un ictus e non si riprese più. Morì nel 1967, e Marilyn Monroe, che proprio lui aveva fatto conoscere al mondo con “Eva contro Eva” (“All About Eve”), acquistò la sua villa di Los Angeles dopo la sua morte.

Joseph Schenck e Marilyn Monroe alla festa di compleanno di Walter Winchell, 1953

Nicholas sopravvisse al fratello di otto anni. Continuò a dirigere la Metro-Goldwyn-Mayer fino al 1955, quando lasciò il posto al figlio del fondatore, Arthur Loew. Nicholas trascorse gli ultimi anni della sua vita nelle sue lussuose tenute di Long Island e Miami Beach, dove morì.

Da sinistra, Louis B. Mayer e Nicholas Schenck, 1941

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