Sorrento ricorda Ivan Turgenev. La città affacciata sulla baia di Napoli ha reso omaggio allo scrittore russo con una targa commemorativa, affissa nei giorni scorsi per ricordare il 140° anniversario del soggiorno sorrentino dell'autore di “Padri e figli”.
“Secondo fonti italiane, Turgenev scrisse qui il suo atto unico ‘Una sera a Sorrento’ - ha spiegato Daria Pushkova, direttrice della Casa Russa di Roma, che ha partecipato alla cerimonia -. Non fu mai pubblicato durante la sua vita e non ci sono prove precise della data di creazione. Ma questo breve lavoro è una parte importante della nostra storia comune, che dimostra come la Russia sia stata parte dello spazio culturale paneuropeo per secoli”.
Ivan Turgenev era partito da San Pietroburgo a bordo di una slitta e aveva proseguito poi il suo viaggio verso l’Italia in una carrozza di posta. Arrivò nel Belpaese all’inizio del 1840. Dopo aver visitato Roma, giunse a Napoli nell’aprile dello stesso anno. Qualche tempo dopo, rivivendo quell’esperienza, scrisse in una lettera: “Ricordo il mio soggiorno a Napoli (...). Avevo appena compiuto 22 anni. Vagabondavo da solo, arso da un desiderio di beatitudine. Ecco cosa vuol dire essere giovani!”.
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La cerimonia di affissione della targa si è tenuta presso l'Hotel Bellevue Syrene, dove Turgenev aveva soggiornato un anno prima della sua morte. L'iniziativa, sostenuta dalla Casa Russa e dall'Ambasciata russa in Italia, fa capo allo storico Istituto di Cultura della città intitolato al poeta Torquato Tasso. "La nostra città ha sempre avuto ottimi rapporti con la Russia, anche durante il periodo dell'Unione Sovietica. Maksim Gorkij vi si recò negli anni Venti e molti vi si recarono negli anni Settanta. Sorrento era una tappa obbligata per gli intellettuali. Per non parlare del XIX secolo. Qui è sepolto il pittore Silvestr Shchedrin (1791-1830), uno dei rappresentanti di spicco della famosa scuola di pittura paesaggistica di Posillipo. Ogni anno il nostro istituto organizza una cerimonia commemorativa sulla sua tomba - ha dichiarato all’agenzia TASS Luciano Russo, direttore dell'istituto -. Ci è sembrato che questo fosse il momento di enfatizzare i sentimenti di fratellanza con la Russia”.
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