Amore e battaglia tra insetti: così fu girato il primo cartone animato della Russia zarista (VIDEO)

Russia Beyond / Anton Romanov (Legion Media, Dominio pubblico, A. Khanzhonkov & Co)
Il pubblico andò a vederlo in massa nei cinema per diversi anni di seguito. I giornalisti dell’epoca credettero che i cervi volanti fossero stati ammaestrati… I bolscevichi cambiarono nome alla pellicola. Ecco tutto quello che c’è da sapere su “La bella Ljukanida”

Fino a poco tempo fa, il cinema di animazione russo non aveva un compleanno. Una data ufficiale è apparsa di recente con l’istituzione della Giornata del cinema di animazione russo, che da ora in poi si festeggerà ogni anno l’8 aprile. Fu infatti in questo giorno, nel 1912, che uscì il primo cartone animato russo “Prekrásnaja Ljukanida ili Vojná usachéj i rogachéj” (“Прекрасная Люканида или Война усачей и рогачей”; ossia: “La bella Ljukanida o La guerra tra baffuti e cornuti”)  del regista Vladislav Starevich (Władysław Starewicz; 1882-1965). Il film di 10 minuti, su una storia d’amore tra insetti, “interpretato” da insetti veri, fece molto scalpore più di cento anni fa. Si trattava di uno dei primi cartoni animati tridimensionali al mondo e fece impazzire il pubblico.

Un vero e proprio blockbuster 

Cervus, re dei cervi volanti (coleotteri caratterizzati dalle grosse “corna”; in realtà mandibole) dà un sontuoso ballo nel suo castello. Il suo ospite d’onore è il Conte Geros, della tribù dei Cerambicidi (coleotteri caratterizzati dalle lunghe antenne). Vedendo la bella Ljukanida sul trono accanto al re, il conte si innamora. Decide di confessare i suoi sentimenti, appartandosi in giardino con Ljukanida. In quel momento, Cervus li raggiunge e ne nasce una battaglia che vede il Re dei cervi volanti sconfitto. Ljukanida si getta dalla rupe in preda alla disperazione, ma sopravvive. Cervus decide di vendicarsi e di muovere guerra a Geros. Questa volta le forze sono dalla sua parte. Ma per evitare di consegnare Ljukanida al nemico, Geros decide di compiere un atto disperato: far saltare in aria se stesso, Ljukanida e l’intero esercito di Cervus. 

Questa semplice trama a cartoni animati fu percepita dal pubblico dell’epoca come una parodia del genere popolare delle “tragedie d’amore dell’alta società”. E la storia d’amore tra insetti ebbe un enorme successo.

“Fu una bomba, fece grande clamore. In Russia, il pubblico andò a vedere ’La bella Ljukanida’ in massa”, afferma lo storico del cinema Nikolaj Izvolov. “ E i giornalisti dell’epoca scrissero in tutta serietà che Starevich aveva ottenuto brillanti successi ’nell’addestramento degli insetti’”.

Il cartone animato fece parlare di sé anche all’estero. Nel 1912, una rivista di settore scriveva: “Sappiamo dalle fonti più attendibili che il numero di copie del film all’estero ha già superato il centinaio, il che di per sé dice molto sui meriti del prodotto…”. 

1912

Insetti morti 

In realtà, tutti gli “attori” erano essiccati. Fin dall’infanzia il regista Vladislav Starevich era appassionato di coleotteri, che raccoglieva in forma essiccata. Girò il suo primo film nel 1910. In origine doveva essere un documentario sulla vita dei coleotteri, ma gli insetti erano passivi per via della luce. Allora realizzò un filmato fotogramma per fotogramma di coleotteri essiccati intitolato “Lucanus Cervus”, che è il nome scientifico del cervo volante (il filmato è andato perduto). 

Il suo secondo film, realizzato con la stessa tecnica e con gli stessi “attori”, fu proprio “Prekrasnaja Ljukanida”: Ecco come descrisse il lavoro sul cartone animato:

“Naturalmente, l’insetto deve essere prima appositamente preparato. Non è difficile far passare un filo sottile attraverso le zampe, fissandolo al corpo con la cera. Ho realizzato il ‘campo di battaglia’ con la plastilina per avere una base in cui tenere le zampe dell’insetto. Non ci sono state difficoltà nel movimento dei coleotteri. Dopo aver pensato alla futura battaglia, ho abbozzato le pose di base. Durante le riprese, ho suddiviso ogni movimento in una serie di fasi. E ho impostato la luce per ogni singolo quadro.”

Il film era muto e senza sottotitoli, ma era presente un’annotazione dettagliata che permetteva allo spettatore di capire cosa stava accadendo sullo schermo. L’annotazione veniva letta ad alta voce  durante ogni proiezione. Il film fu proiettato fino alla metà degli anni Venti.

Dopo la Rivoluzione al cartone animato fu però cambiato il titolo. Da “La bella Ljukanida” divenne “La cortigiana sul trono”. I bolscevichi evidentemente condannavano il comportamento dell’infedele regina dei cervi volanti”…

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