I pittori russi iniziarono a dedicarsi alla rappresentazione della gente comune nel XIX secolo. I figli dei contadini e le scuole di campagna appaiono nei dipinti dei primi pittori realisti e dei “peredvizhniki” (gli “itineranti”).
Era importante mostrare non solo immagini idilliache di volti luminosi di alunni, ma anche scene di genere drammatico, come il fallimento agli esami.
L’artista Nikolaj Bogdanov-Belskij (1868-1945) è noto per la sua serie di quadri di genere sull’educazione contadina. Ha ritratto non solo i bambini, ma anche gli adulti in classe. È interessante notare il contrasto tra l’aspetto degli alunni (spesso con i lapti ai piedi e vestiti di stracci) e le ottime condizioni delle scuole.
In epoca sovietica, l’istruzione divenne uno dei soggetti chiave del realismo socialista, l’arte ufficiale. In questi dipinti vediamo Pionieri (quella dei Pionieri era l’organizzazione comunista che riuniva i bambini dai 9 ai 14 anni) felici e atletici, alunni in uniforme scolastica, e preparativi per il 1° settembre, che dagli anni Trenta divenne il giorno unico per tutti di inizio dell’anno scolastico nell’Urss (e dal 1984 è una festa ufficiale, il Giorno della Conoscenza).
Uno dei dipinti più noti sul mondo della scuola è “Un altro 2 in pagella” di Fjodor Reshetnikov (1906-1988), che in un certo senso ripete il soggetto di “Bocciato” di Dmitrij Zhukov (1885), ma in una nuova realtà socio-politica e ambientazione. Vediamo un’intera gamma di emozioni: la vergogna sul volto dello scolaro, la tristezza della madre, la derisione del fratello minore e il rimprovero della sorella compagna di scuola. E solo il cane sembra solidale con il ragazzo…
Reshetnikov ha un’intera trilogia dello scolaro: “Rimandato a settembre” mostra lo stesso ragazzo faticare sui libri mentre gli altri ragazzi promossi si godono l’estate.
Il dipinto “Arrivato per le vacanze” mostra invece un cadetto esemplare dell’Accademia militare Suvorov che saluta il nonno, da cui è giunto per le vacanze invernali. Il ragazzo è orgoglioso del suo status e della sua uniforme.
Anche il pittore realsocialista Sergej Grigorjev (1910-1988) ha dipinto una serie di quadri di genere sulla scuola. Ha mostrato il lato sociale della scuola: l’ammissione all’organizzazione comunista giovanile del Komsomol (che riuniva i ragazzi dai 14 ai 28 anni) come esame completo, in cui l’allievo si presenta davanti a una commissione di suoi pari che lo giudicano.
Oppure, la pratica frequente di fare una pubblica critica dei voti di uno studente; come quando un bambino veniva svergognato per un 2, nel corso di una apposita assemblea scolastica. Le riproduzioni di questo dipinto erano ampiamente diffuse nelle scuole sovietiche.
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