La scuola e gli scolari nei dipinti degli artisti russi e sovietici (FOTO)

Dominio pubblico
Dagli alunni dei villaggi di campagna ai Pionieri con il fazzoletto rosso al collo: i banchi, i libri, le lavagne e la vita quotidiana degli allievi sono stati un soggetto comune per i pittori del passato

I pittori russi iniziarono a dedicarsi alla rappresentazione della gente comune nel XIX secolo. I figli dei contadini e le scuole di campagna appaiono nei dipinti dei primi pittori realisti e dei “peredvizhniki” (gli “itineranti”).

Vladimir Makovskij, “In una scuola di campagna”, 1883

Era importante mostrare non solo immagini idilliache di volti luminosi di alunni, ma anche scene di genere drammatico, come il fallimento agli esami. 

Dmitrij Zhukov, “Bocciato”, 1885

L’artista Nikolaj Bogdanov-Belskij (1868-1945) è noto per la sua serie di quadri di genere sull’educazione contadina. Ha ritratto non solo i bambini, ma anche gli adulti in classe. È interessante notare il contrasto tra l’aspetto degli alunni (spesso con i lapti ai piedi e vestiti di stracci) e le ottime condizioni delle scuole. 

Aleksej Korin, “Bocciato di nuovo”, 1891

In epoca sovietica, l’istruzione divenne uno dei soggetti chiave del realismo socialista, l’arte ufficiale. In questi dipinti vediamo Pionieri (quella dei Pionieri era l’organizzazione comunista che riuniva i bambini dai 9 ai 14 anni) felici e atletici, alunni in uniforme scolastica, e preparativi per il 1° settembre, che dagli anni Trenta divenne il giorno unico per tutti di inizio dell’anno scolastico nell’Urss (e dal 1984 è una festa ufficiale, il Giorno della Conoscenza).

Aleksej Korin, “Sui libri”, 1900

Uno dei dipinti più noti sul mondo della scuola è “Un altro 2 in pagella”  di Fjodor Reshetnikov (1906-1988), che in un certo senso ripete il soggetto di “Bocciato” di Dmitrij Zhukov (1885), ma in una nuova realtà socio-politica e ambientazione. Vediamo un’intera gamma di emozioni: la vergogna sul volto dello scolaro, la tristezza della madre, la derisione del fratello minore e il rimprovero della sorella compagna di scuola. E solo il cane sembra solidale con il ragazzo…

Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Lettura domenicale in una scuola di campagna”, 1895

Reshetnikov ha un’intera trilogia dello scolaro: “Rimandato a settembre” mostra lo stesso ragazzo faticare sui libri mentre gli altri ragazzi promossi si godono l’estate.

Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Una scuola di campagna”, anni Novanta del XIX secolo

Il dipinto “Arrivato per le vacanze” mostra invece un cadetto esemplare dell’Accademia militare Suvorov che saluta il nonno, da cui è giunto per le vacanze invernali. Il ragazzo è orgoglioso del suo status e della sua uniforme.

Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Conteggio orale. Alla scuola popolare di S.A. Rachinskij”, 1895

Anche il pittore realsocialista Sergej Grigorjev (1910-1988) ha dipinto una serie di quadri di genere sulla scuola. Ha mostrato il lato sociale della scuola: l’ammissione all’organizzazione comunista giovanile del Komsomol (che riuniva i ragazzi dai 14 ai 28 anni) come esame completo, in cui l’allievo si presenta davanti a una commissione di suoi pari che lo giudicano.

Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Sulla porta della scuola”, 1897

Oppure, la pratica frequente di fare una pubblica critica dei voti di uno studente; come quando un bambino veniva svergognato per un 2, nel corso di una apposita assemblea scolastica. Le riproduzioni di questo dipinto erano ampiamente diffuse nelle scuole sovietiche. 

Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Il tema”, 1903
Nikolaj Bogdanov-Belskij, “I nuovi allievi”, 1904
Nikolaj Bogdanov-Belskij, “Bambini a lezione”, 1918
Anatolij Volkov, “Primo settembre”, 1951
Ivan Tikhij, “Ammissione ai Pionieri”, 1953
Vladimir Serov, “Compiti a casa”, 1956
Tatjana Jablonskaja, “Mattino”, 1954
Fjodor Reshetnikov, “Un altro 2 in pagella”, 1952
Fjodor Reshetnikov, “Rimandato a settembre”, 1954
Fjodor Reshetnikov, “Arrivato per le vacanze”, 1948
Sergej Grigorjev, “Ammissione al Komsomol”, 1949
Sergej Grigorjev, “Discussione sul 2 in pagella”, 1950

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