Nella nuova stagione di “For All Mankind”, la serie televisiva statunitense distribuita sulla piattaforma di streaming Apple TV+, la corsa a Marte è già iniziata. E a sfidarsi, sono ancora una volta URSS e NASA.
La serie, creata e scritta da Ronald D. Moore, Matt Wolpert e Ben Nedivi, racconta una storia alternativa in cui l'URSS batte gli Stati Uniti nella corsa allo spazio, effettuando il primo sbarco sulla Luna con equipaggio. E ora gli USA devono recuperare il terreno perso.
Nella terza stagione, da un cosmodromo viene lanciata la navicella sovietica Mars 95 (sorprendentemente, nella serie tv l’URSS non è crollata e Gorbaciov è ancora al potere).
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Nel corso della storia sono stati moltissimi i registi che si sono lasciati ispirare dal cosmo e dall’industria spaziale per realizzare nuovi film. La loro fantasia ha talvolta partorito “mondi” molto semplici, con astronavi che sembrano disegnate dai bambini; altre volte, il pubblico è rimasto a bocca aperta davanti ad astronavi che hanno superato ogni sorta di immaginazione.
Ma quali astronavi hanno pilotato l'URSS e la Russia nei film e nelle serie TV?
“Sirio”, dal film “I sette navigatori dello spazio” (titolo originale: “Planeta bur”), conosciuto anche come “Il pianeta delle tempeste”, 1961)
Questo film, del regista sovietico Pavel Klushantsev, offre una visione piuttosto “primitiva” dei viaggi interplanetari.
Nella pellicola, tre navi spaziali sovietiche, Sirio, Vega e Capella, sono in viaggio verso il pianeta Venere; la Capella viene colpita e distrutta da un meteorite, perciò l’equipaggio deve trovare un modo alternativo per portare a termine la missione.
Francamente, le navicelle rappresentante nel film al giorno d’oggi fanno un po’ ridere: più che astronavi, sembrano giostre di un parco giochi.
“Tantra” da “La nebulosa di Andromeda”, (1967)
“Tantra”, girato a bordo di un aereo passeggeri, fu praticamente la prima grandiosa astronave del cinema sovietico a non sembrare un banale razzo. Nella storia, la navicella atterra su un pianeta sconosciuto e combatte contro forme di vita ostili.
“Zarja” da “Moskva-Kassiopeja”, (1973)
La navicella “Zarja”, a bordo della quale un gruppo di ragazzi vola realizzando viaggi interplanetari, era molto all’avanguardia per l’epoca: il design della navicella infatti era assolutamente innovativo per il periodo in cui il film è stato girato.
“Astra” da “Per aspera ad astra” (titolo originale: “Cherez ternii k zvjozdam”, 1980)
Questo film di fantascienza sovietico, diretto dal regista Richard Viktorov, basato su un racconto dello scrittore Kir Bulychjov, segue le peripezie dell’astronave Astra, che viaggia per l’universo nel tentativo di salvare le civiltà dai disastri provocati dall'uomo. La navicella ha l'aspetto di un disco volante.
“Pepelats” di “Kin-dza-dza!”, (1986)
L'astronave di questa commedia satirica distopica ricorda una vecchia scatola di latta, e forse proprio per questo è rimasta impressa con affetto nel cuore del pubblico sovietico.
“Pegasus” da “Lilovyj shar” (1987)
I protagonisti del film di fantascienza diretto da Kira Bulychov viaggiano nello spazio a bordo della futuristica astronave Pegasus.
“Aleksej Leonov” da “2010: L'anno dell'incontro contatto” (1982)
Nel sequel del film cult di Stanley Kubrick “2001: Odissea nello spazio”, l'astronave interplanetaria sovietica “Aleksej Leonov” (dal nome del cosmonauta sovietico che fu il primo a lasciare la sua capsula spaziale per rimanere sospeso liberamente nello spazio) vola verso Giove con un equipaggio sovietico-americano. La navicella ha l'aspetto di una vera e propria stazione spaziale.
La navicella di “Zvezdnyj razum” (2022)
Siamo in un futuro non molto lontano. Un virus ha colpito la Terra e potrebbe distruggerla per sempre. Per salvare l’umanità, una missione spaziale vola verso un pianeta lontano, e lo fa a bordo di un’astronave sorprendentemente simile alla navetta sovietica Buran (che in realtà non ha mai volato nello spazio e non era di certo adatta ai viaggi intergalattici).
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