La ciaorite, il “miracolo viola della Siberia”: la pietra rara della Jakuzia che non esiste altrove

Legion Media
Fu trovata per la prima volta negli anni ‘40 durante alcune campagne esplorative della taiga siberiana ed è considerata una delle più grandi scoperte mineralogiche del XX secolo. È stata confermata come nuovo minerale nel 1977

Sfumature lilla su sfondo viola. È così che appare questa straordinaria gemma, estratta in un solo posto al mondo: nel sud della Jakuzia, vicino al fiume Chara. Questo straordinario minerale è stato scoperto negli anni ‘40 dai geologi sovietici che all’epoca stavano esplorando la taiga siberiana, alla ricerca di depositi di metalli e cristalli.  

I geologi individuarono i primi pezzi di questa pietra nel 1948. Accadde quando un gruppo di scienziati, guidati da Vladimir Ditmar (1903-1967), partì per una spedizione geologica nella zona del Chara, vicino al monte Murun. Uno di loro scorse una pietra lilla adagiata sul letto di un ruscello (che oggi porta il nome di Ditmar); inizialmente pensò che si trattasse di una semplice ardesia affetta da impurità.  La sua scoperta fu registrata ma ben presto dimenticata: quel luogo si trovava infatti così lontano dalla civiltà che rimase poi inesplorato per decenni.

Un quarto di secolo dopo, nel 1973, Jurij Rogov si recò a Murin con un gruppo di giovani geologi alla ricerca di uranio. E visitarono proprio il luogo dove, decenni addietro, era arrivata la squadra di Ditmar. All’improvviso Rogov scorse “uno strano blocco, alto circa un metro”, come lo avrebbe descritto più tardi. 

Un'operaia in un impianto per la lavorazione della ciaorite in Jakuzia

“La pietra ha un tale colore lilla, sembra coperta da una patina biancastra, piuttosto sgradevole. Ho cercato di staccarne un pezzo, ma ce l’ho fatta”, raccontò Rogov, ricordando la sua scoperta. “Quindi ho iniziato a colpire il masso fino a quando il manico del martello si è incrinato. Ho battuto di nuovo sulla pietra e sembrarono volare in aria spruzzi lilla. Quindi ho pensato di portarlo a mia moglie: è un colore curioso, alle donne piacciono i colori vivaci”.

Vera Rogova, una specialista di minerali nella stessa spedizione, in un primo momento si interessò alle macchie giallastre presenti sulla pietra, ipotizzando che si trattasse di un nuovo minerale. La sia intuizione fu confermata poco dopo. Ma non si capiva di che pietra lilla si trattasse. Il team portò con sé 30 kg di materiale, per esaminarlo nel tempo libero. 

Collana e braccialetto in ciaorite

Diversi anni dopo, un collega dei Rogov, il geologo Jurij Alekseev, specialista in pietre semipreziose, venne a conoscenza della pietra. Presumeva che la coppia avesse scoperto una gemma completamente nuova e, insieme a Rogov, prese circa una tonnellata di campioni e li inviò a Mosca per un ulteriore esame. 

Impurità di tinaksite nella ciaorite

Fino al 1977, la Ciaroite rimase un minerale senza nome, e fu studiato per vari anni da una commissione di geologi. Si scoprì che oltre a nuove rocce (tinaxite, toccoite, francamenite, murunskite), questo minerale conteneva elementi delle terre rare che gli davano incredibili disegni colorati. Alla fine fu battezzato Ciaroite, dal nome del fiume Chara. 

Orecchini in ciaorite

La Ciaroite ottenne molta popolarità tra i gioiellieri e gli scalpellini in URSS ancor prima della sua registrazione ufficiale. Venne usata non solo per realizzare cornici e gioielli, ma anche per vasi e scatole. Si trova disponibile in molte sfumature, dal lilla pallido al viola profondo, che si fondono senza soluzione di continuità in una luce scintillante. 

Un portagioie, una collana e un portacandele in ciaorite. 1990

È interessante notare che, per quante ricerche siano state condotte, non è stato trovato nulla di simile alla Ciaroite in nessun altro posto, né in Russia né all'estero. L'unico giacimento si trova nella zona di Murun, chiamata anche la "Pietra viola". È composto da più di venti depositi sconnessi di Ciaroite, sparsi su una superficie di circa 10 chilometri quadrati.

Braccialetto in ciaorite

La quantità esatta di Ciaroite non è nota, ma si stima che ce ne siano almeno 140.000 tonnellate. L'attuale limite di estrazione in Jakutia non supera le 100 tonnellate all'anno, ma a causa della difficoltà di sviluppo di questi luoghi remoti della taiga ne viene estratta molta meno, e per questo è estremamente rara sugli scaffali dei negozi.  

Oltre alla Ciaroite, in questi luoghi nel 1997 venne scoperta un'altra pietra unica e  rara: una nefrite blu, che i geologi hanno suggerito di chiamare dianite come la principessa Diana. È possibile che nei prossimi anni la Jakutia regalerà altre scoperte eccezionali come queste. 

Ciondolo di dianite

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