C’è chi dipinge paesaggi, ritratti, nature morte. E chi dipinge persone che cadono al suolo. Sono i curiosi quadri di Ruben Monakhov, un artista di San Pietroburgo che ritrae ruzzoloni dal 2019.
Tutto è iniziato dopo un pesante intervento chirurgico alla colonna vertebrale, che ha costretto Ruben a sei mesi di riabilitazione. Tra le cure e l’attesa del ritorno a una vita normale, Ruben ha dovuto fare i conti con la terribile paura di cadere e farsi nuovamente male alla schiena.
“Fuori nel frattempo arrivava l’inverno e le strade di coprivano come sempre di neve e di ghiaccio - racconta -. Ogni giorno dalla finestra vedevo persone che cadevano, scivolando con le scarpe sul ghiaccio, e mi immedesimavo nel loro spavento, come se stessi cadendo io stesso”.
Così ha creato una serie di dipinti chiamati “Oops”. Si tratta di dieci quadri ad olio che ha poi pubblicato sul proprio sito web. Le scene e le persone ritratte da Monakhov sono reali: l’artista si è ispirato a momenti di vita vera, a veri scivoloni che si sono impressi nella sua mente come una fotografia.
“Il momento della loro caduta veniva percepito da me in modo molto vivido. Ovviamente non c’è niente di bello in tutto ciò, e può sembrare cinico”, dice.
In effetti il problema del ghiaccio sulle strade è un disagio con il quale i residenti di San Pietroburgo si ritrovano a convivere ogni inverno. Nel 2019 quasi 4.000 persone si sono fatte male cadendo sulle strade scivolose.
Nel 2021, le abbondanti nevicate e il ghiaccio hanno fatto raddoppiare il numero di persone negli ospedali: alla fine di novembre, ogni giorno si presentavano circa 40-47 persone con forti botte e ossa rotte.
Con i suoi dipinti Monakhov spera di accendere i riflettori sulla necessità di una rimozione più efficace e tempestiva della neve e del ghiaccio; ma al momento non ha ancora ricevuto alcuna risposta da parte delle autorità locali.
In compenso, i cittadini di San Pietroburgo hanno reagito con entusiasmo sui social network: “Una caduta in stile breakdance", commenta qualcuno; “Bello! Ecco la vita com’è”, dice un altro; “Può essere davvero doloroso e poco divertente”, riflette qualcun altro.
“Ahimè, i giorni in cui l'arte aveva un impatto diretto sulla società sono passati da un pezzo. Non credo che i dipendenti dei servizi pubblici diano ascolto all’arte… e non si preoccupano molto di questo problema a giudicare di come la città non viene ripulita in inverno”, conclude Monakhov.
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