Perdita, lontananza, nostalgia. Sono i sentimenti che traspaiono dai capolavori di Andrej Tarkovskij, che in Italia girò uno dei suoi film più famosi, “Nostalghia” (1983). Sentimenti che oggi, in piena pandemia, riscopriamo più attuali che mai: le strette anti-covid hanno messo in pausa le vite di tutti; hanno sacrificato l’arte e la socialità, i viaggi e gli incontri. Inaspettatamente, la malinconia di Tarkovskij sembra pesare sui cuori di tutti.
Endless Nostalghia, Abbazia di San Galgano, Chiusdino
Flavio PescatoriLucia Leuci, Sculpture (Piero), 2017-2020, Museo della Madonna del Parto, Monterchi
Flavio PescatoriLucia Leuci, Sculpture (Piero), 2017-2020, Museo della Madonna del Parto, Monterchi
Flavio PescatoriIn questo contesto di musei chiusi ed esposizioni vietate, “101 Numeri Pari” presenta una mostra di arte contemporanea, in formato squisitamente digitale, ispirata al lavoro del maestro sovietico e dedicata alla sua memoria. “Endless Nostalghia”: questo il titolo del progetto, che riunisce i lavori creativi di cinque artisti italiani, le cui opere sono state collocate nelle location di Lazio e Toscana, dove il regista realizzò le scene più belle del suo film.
Lucia Leuci, Sculpture (Piero), 2017-2020, Museo della Madonna del Parto, Monterchi
Flavio PescatoriNamsal Siedlecki, Trevis Maponos, 2020, Piazza delle Sorgenti, Bagno Vignoni
Flavio PescatoriNamsal Siedlecki, Trevis Maponos, 2020, Piazza delle Sorgenti, Bagno Vignoni
Flavio PescatoriNamsal Siedlecki, Trevis Maponos, 2020, Piazza delle Sorgenti, Bagno Vignoni
Flavio PescatoriCurata da Treti Galaxie, la mostra presenta le installazioni di Giorgio Andreotta Calò, Monia Ben Hamouda, Michele Gabriele, Lucia Leuci, Namsal Siedlecki.
Giorgio Andreotta Calò, Medusa, 2016, Chiesa sommersa di Santa Maria in Vittorino
Flavio PescatoriGiorgio Andreotta Calò, Pinna Nobilis , 2016-17, Chiesa sommersa di Santa Maria in Vittorino
Flavio PescatoriLe opere “Medusa” (2016) e “Pinna Nobilis” (2016-17) di Giorgio Andreotta Calò sono state installate tra le rovine della Chiesa Sommersa di Santa Maria in Vittorino, nei pressi di Cittaducale (RI); il ciclo di sculture in argento “Trevis Maponos” (2020) di Namsal Siedlecki all’interno della vasca di acqua termale di Piazza delle Sorgenti, a Bagno Vignoni. L’opera di Lucia Leuci, “Sculpture (Piero)”, realizzata per l’occasione, è stata messa in dialogo con l’affresco di Piero Della Francesca, custodito nel Museo della Madonna del Parto di Monterchi (AR). Realizzate appositamente per il progetto anche le opere di Monia Ben Hamouda “Blair” (2020) e di Michele Gabriele “Sitting on the ground, so I will remember it as a nice atmosphere” (2020), installate rispettivamente in Piazza del Campidoglio e tra Piazza del Campidoglio e via dei Condotti a Roma.
Giorgio Andreotta Calò, Medusa, 2016, Chiesa sommersa di Santa Maria in Vittorino
Flavio PescatoriMonia Ben Hamouda, Blair, 2020, Piazza del Campidoglio, Roma
Flavio PescatoriMonia Ben Hamouda, Blair, 2020, Piazza del Campidoglio, Roma
Flavio PescatoriQuesti luoghi, che una trentina di anni fa hanno fatto da sfondo alle riprese di Tarkovskij, oggi hanno ospitato per un breve periodo una mostra personale “impossibile”, “esistente solo nella sua documentazione fotografica”, come spiegano gli autori del progetto. Il materiale fotografico è stato poi raccolto in una pagina web “infinita”. Infinita perché strutturata come un cortometraggio, dove “lo scorrere del tempo viene affidato alla personale velocità di scorrimento scelta da ciascun fruitore”; il sito, infatti, presenta in sequenza lineare mostre di volta in volta diverse, ma innestate sulla medesima struttura. Un lavoro di studio, quindi, delle sconfinate potenzialità del digitale, che rende un’esposizione online sempre uguale e diversa da sé stessa, visto che, una volta “giunti alla fine del sito web, l’esperienza di mostra ricomincia da capo, ma con contenuti visivi e testuali diversi”. Si legge infatti sul sito: “Se ogni nuova composizione da un lato permetterà di esplorare ulteriormente il progetto, dall’altro creerà un senso di vuoto e di perdita rispetto alla ‘visita’ precedente, ormai perduta e difficilmente riproponibile nella stessa esatta struttura. La mostra si propone come un cortometraggio di cui lo spettatore ha il completo controllo della timeline, decidendone e controllandone il ritmo di fruizione”.
Monia Ben Hamouda, Blair, 2020, Piazza del Campidoglio, Roma
Flavio PescatoriMichele Gabriele, Sitting on the ground, so I will remember it as a nice atmosphere, 2020, Piazza del Campidoglio, Roma
Flavio PescatoriMichele Gabriele, Sitting on the ground, so I will remember it as a nice atmosphere, 2020, Piazza del Campidoglio, Roma
Flavio PescatoriMichele Gabriele, Sitting on the ground, so I will remember it as a nice atmosphere, 2020, via dei Condotti, Roma
Flavio PescatoriTra gli scopi dell’iniziativa vi sono quelli di valorizzare e promuovere i territori che hanno ospitato le riprese del film, incentivando il pubblico a visitare di persona i luoghi fisici di ciascuna installazione, in un momento critico per il settore turistico e culturale. Per questo, il sito verrà aggiornato con contenuti “segreti”, suggerimenti e itinerari per permettere a tutti di esplorare, non solo digitalmente, i capitoli di cui si compone la mostra.
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