Il Premio Speciale della Giuria del 77º Festival del Cinema di Venezia è andato a “Dorogie tovarishchi” (“Дорогие товарищи”; “Cari compagni”) di Andrej Konchalovskij.
Il regista, nato a Mosca nel 1937, non è alle prime soddisfazioni in Laguna. In passato aveva vinto il Leone d’argento - Gran premio della giuria per “La casa dei matti” nel 2002, e il Leone d’argento - Premio speciale per la regia per “Le notti bianche del postino” nel 2014, e per “Paradise” nel 2016 (ex aequo con il messicano Amat Escalante).
Konchalovskij ha ringraziato in primo luogo Julija Vysotskaja (1973-) “mia collega e moglie”, che nel film recita il ruolo della protagonista, “il produttore e amico Alisher Usmanov, per la piena libertà che mi ha dato di creare” e infine “Venezia, per il coraggio e per il fatto che mi ha aspettato”.
La trama di “Cari compagni”, girato in bianco e nero in formato quattro terzi, è legata a una storia vera, quella del Massacro di Novocherkassk (città nella regione di Rostov sul Don, 1.050 chilometri a sud di Mosca), dove nel 1962 l’esercito sparò contro una protesta pacifica di lavoratori sovietici. Julija Vysotskaja interpreta l’operaia Ljudmila, responsabile ideologica della fabbrica e membro del comitato locale del partito comunista. Il suo personaggio vive una profonda trasformazione. Inizialmente contrasta totalmente le proteste, ma poi, dopo aver perso la figlia, rivede nel profondo le sue convinzioni…
La pellicola era in concorso anche per il Leone d’oro, che è stato però vinto da “Nomadland” della regista cinese, attiva nel cinema statunitense, Chloé Zhao (1982-), con Frances McDormand come protagonista.
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