È morto il regista sovietico Georgij Danelija: cinque suoi film da vedere assolutamente

Vladimir Astapkovich/TASS
Era nato in Georgia nel 1930 e ha firmato oltre 25 pellicole. Tra queste dei grandi classici da non perdere

Regista sovietico nato in Georgia, a Tbilisi, il 25 agosto del 1930, Georgij Danelija ha dato alla luce più di 25 grandi film. Nella maggior parte è stato anche sceneggiatore. L’ultima fatica a cui aveva lavorato è stata “Ku! Kin-dza-dza!”, del 2013, un cartone animato basato sulla sceneggiatura del suo film “Kin-dza-dza!” del 1986. Il 4 aprile 2019, Danelija è deceduto a Mosca all’età di 88 anni. Se non avete mai visto le sue opere, è il momento giusto per iniziare, e rendere il giusto tributo a questo grande uomo di cinema.

1. “A zonzo per Mosca”, 1964

Un giovane operaio che lavora nei cantieri della metropolitana di Mosca mostra la capitale a un installatore meccanico appena arrivato dalla Siberia. E naturalmente si trovano di fronte avventure, amori e scorci meravigliosi della città. Il film è nato in realtà da una piccola scena creata dallo sceneggiatore e poi espansa da Danelija: una ragazza cammina nella pioggia di Mosca, mentre un ragazzo le passa accanto in bicicletta…

La colonna sonora del film, con la canzoneA ja idù, shagaju po Moskvè” (il titolo del film in russo è “Ja shagaju po Moskvè” ) è diventata quasi più popolare della pellicola stessa, ed è una delle più frequentemente ascoltate in Russia ancora oggi.

I temi principali sono il “disgelo di Khrushchev”, la costruzione di alti edifici e le speranze ancora più elevate. Questo è stato il debutto giovanile, come attore, del poi regista premio Oscar Nikita Mikhalkov (che recitava senza i suoi famosissimi baffi!).

Il film ricevette la Menzione speciale della giuria di Cannes nel 1964.

2. “Dzhentlmeny udachi”, 1971

Il titolo si traduce come “I gentleman della fortuna”. Un maestro d’asilo è un sosia perfetto di un pericoloso gangster, quindi la polizia gli chiede aiuto per indagare sul furto dell’elmo d’oro di Alessandro Magno. Ma per farlo, il mite insegnante deve infiltrarsi in una banda criminale e persino organizzare un’evasione dal carcere.

La brillante recitazione degli attori ne fece un successo enorme al botteghino, insieme alla bella sceneggiatura scritta da Danelija con Viktorija Tokareva, all’epoca giovane promessa, ma in futuro scrittrice affermata.

Questo film è diventato uno dei più amati da tutti i russi, e viene di solito trasmesso in tv a Capodanno, proprio come “Ironija sudby, ili S ljogkim parom!” (“L’ironia del destino, oppure Buona sauna!”).

3. “Afònia”, 1975

Idraulico squattrinato e solo, Afonia è un lavoratore molto scadente e un bevitore a tempo pieno. Viene rimproverato dai suoi superiori e minacciato di licenziamento, ma questo ha poco effetto. Solo Katja, una ragazza che incontra, crede che lui possa cambiare…

Questa commedia su un semplice ragazzo russo ha conquistato i cuori e le menti degli spettatori per i suoi personaggi, in cui molti potevano riconoscere qualche figura familiare, e per i suoi dialoghi acuti. Danelija ha creato scene rimaste alla storia, quasi dei meme sovietici (come quella di una donna che cerca di flirtare con il personaggio principale con un modo di ballare esilarante). 

4. “Miminò”, 1978

Un georgiano soprannominato Miminò lavora come pilota di elicottero per la compagnia aerea locale, ma sogna di volare in tutto il mondo, e allo stesso tempo di conquistare il cuore di una bella hostess del mondo della “grande aviazione”. Quando realizza il suo sogno lavorativo, comincia però a rimpiangere la sua patria…

Il fascino speziato della Georgia sovietica conquistarono l’intera Unione Sovietica con i panorami mozzafiato, i personaggi locali e la canzone “Chito Gvrito”, che è ancora cantata oggi.

Alla fine, Danelija tornò alle sue radici georgiane, filmando un inno alle montagne natali, ai villaggi e al carattere nazionale ingenuo e ospitale. Danelija firmò la regia, mentre Viktoria Tokareva e Rezo Gabriadze (il famoso regista georgiano di marionette) furono i suoi coautori per la sceneggiatura.

5. “Kin-dza-dza!”, 1986

Chi ama “Mad Max” e la prima trilogia di “Guerre stellari” sarà felice di guardare questo film steampunk di Georgij Danelija. Questa fu una specie di rivoluzione per l’Urss degli anni Ottanta: due persone che si sono incontrate per caso si ritrovano in un’altra galassia, dove fanno conoscenza con degli alieni che hanno una bizzarra astronave.

Nella loro ricerca di tornare sulla Terra, la coppia sperimenta tutti i tipi di avventure. La fortuna dei nostri eroi è che hanno in tasca qualche fiammifero, che sul lontano pianeta sono ritenuti avere un valore altissimo…

A quanto si dice, questo lavoro è stato ispirato dal poeta e sceneggiatore italiano Tonino Guerra, che chiese a Danelija di girare una fiaba per far sì che la gente potesse riscaldarsi il cuore durante i lunghi inverni russi. Tra l’altro, la base letteraria della sceneggiatura è “L’isola del tesoro” di Robert Louis Stevenson, che Danelija e il suo coautore, Gabriadze, trasferirono su un pianeta fantastico.

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