Tutti conoscono le foto da cartolina della Piazza Rossa con la Cattedrale di San Basilio o dei ponti levatoi che si affacciano sul fiume Neva a San Pietroburgo. Sono un’iconografia nota anche i dipinti a olio dei paesaggi russi, dalle tetre tele di Isaac Levitan alle opere di Ivan Shishkin, piene di colori e di vita.
Ma lasciate che vi mostriamo i veri paesaggi della Russia di oggi, senza censure.
La fotografia Pjotr Antonov esplora l’estetica delle città post-sovietiche contemporanee, incluso l’esempio più importante: Mosca. Nel 2014 ha pubblicato un libro con questa serie di foto, che presta uguale attenzione agli edifici storici e alle cose ordinarie che spesso le persone trascurano, come aiuole e lavoratori di strada.
Ha intitolato questa foto “Edifici storici, tre tipi di scale, alberi, persone, torre di illuminazione (comprende anche gelati e bancarelle di souvenir, barriere assortite, attrezzature, aiuole, prato).”
La serie “Less Than One” di Aleksander Gronskij non ha nulla a che fare con il famoso saggio omonimo del poeta sovietico Joseph Brodsky. Il fotografo esplora regioni remote della Russia dove la densità di popolazione è inferiore a una persona per chilometro quadrato.
Qualcuno sembra aver dimenticato dove ha parcheggiato la macchina… molto, molto tempo fa.
Con i suoi scatti in bianco e nero, Valeri Nistratov mostra come gli umani cambiano la natura. Al centro delle sue foto ci sono alberi, burroni e fossati accanto a edifici imponenti. Scrive che spesso è attratto dalla “fragilità e dalla purezza della natura che sopravvive vicino a enormi centri commerciali e grandi città”.
Un altro uomo che esplora il terreno russo con la sua lente è Sergej Novikov. La sua serie “Grassroots” raccoglie campi da calcio inusuali su fondali sorprendenti.
Il fotografo afferma che i temi principali del suo lavoro sono la banalità della vita di tutti i giorni e il funzionamento di diversi territori e società.
La fotografa russa Liza Faktor, di base negli Stati Uniti, esplora la complicata relazione tra l’uomo e il paesaggio della Siberia. Questa connessione ha profonde radici nell’“esplorazione, romanticismo, sfida, sofferenza e memoria storica”, scrive.
Se mostrate questo paesaggio a uno dei vostri amici russi, quasi sicuramente sarà preso da un’ondata di nostalgia, ma questa giungla di cemento catturata da Anastasia Tsayder un tempo era un innovativo progetto di sviluppo urbano sovietico. L’ambientazione è la città di Togliatti, famosa per essere la sede del più grande produttore di auto d’epoca dell’Urss, la VAZ.
Un altro tributo all’eredità post-sovietica è questa serie di Max Sher, che mette in mostra i tipici paesaggi urbani. Ha esplorato aree industriali archetipiche in cinque Paesi post-sovietici per il suo progetto.
A proposito, il fotografo fornisce le posizioni delle mappe di Google di tutti i luoghi in cui ha scattato le foto in modo da poterle controllare.
La mostra “New landscape” è in corso alla Ekaterina Cultural Foundation di Mosca fino al 24 marzo 2019
Che volto ha la profonda provincia russa? Le foto di Dmitrij Markov
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email