Cinque adattamenti contemporanei delle favole di Krylov, il moralizzatore russo

Natalya Nosova
Cosa ne penserebbe il celebre scrittore dei fatti della politica e della società del 2019? Lo ha già scritto due secoli fa

Ivan Krylov (1769-1844) è il più famoso autore di favole russo. Diciamo che ha quasi esaurito il genere favolistico nella letteratura russa, avendo scritto oltre 200 favole, tra originali e reinterpretazioni di Esopo (620-564 a.C.) e La Fontaine (1621-1695). Il 13 febbraio ricorrono i 250 anni dalla sua nascita e noi abbiamo deciso di fantasticare un po’ su che giudizi avrebbe dato sui fatti di oggi.

La bertuccia e i Google Glass 

Breve sintesi della favola “La bertuccia e gli occhiali”: Con l’avanzare dell’età, la bertuccia inizia a vederci poco e si compra gli occhiali. Ma non sa come si usino e dove appoggiarseli. Così, non avendo iniziato a vederci meglio dopo l’acquisto, dalla rabbia li fa a pezzi. 

Nel 2019, Krylov non approverebbe l’acquisto di costosi device poco utili. Le persone acquistano gadget tecnologici sempre più sofisticati e, molto spesso, usano il potente smartphone solo per qualche selfie e per le telefonate. Più ricco è l’ignorante, più costoso e sofisticato è quello che acquista, e più spesso sente il bisogno di cambiare modello, pensando che più il gadget è figo, più lui, come proprietario, apparirà intelligente.

Il cigno, il luccio e la Brexit

Breve sintesi della favola “Il cigno, il gambero e il luccio”: Un cigno, un gambero e un luccio decidono di spostare insieme un grosso peso. Tutti si impegnano al massimo, ma il cigno tira verso le nuvole, il gambero all’indietro e il luccio spinge in direzione dell’acqua. Morale? Il masso è ancora al suo posto. 

Krylov scrisse questa favola come satira nei confronti delle divisioni tra le forze che si opponevano alla Francia di Napoleone, ma calza a pennello per alcune delle vicende politiche di oggi. “Quando neanche all’interno della stessa Gran Bretagna c’è un minimo di unità su come realizzare la Brexit è impossibile spostarsi dal punto morto”, avrebbe chiosato lui.

I downshifter e i topi d’ufficio 

Breve sintesi della favola “La libellula e la formica”: La libellula vive alla leggera e tutta l’estate si diverte a svolazzare qua e là, mentre la laboriosa formica non si risparmia, costruendosi il rifugio per l’inverno e ammucchiandoci cibo in abbondanza. Quando inizia l’inverno, la libellula capisce di non avere né dove andare né di che vivere e chiede aiuto alla formica, ma questa le risponde duramente che bisognava lavorare prima e che torni pure a divertirsi adesso. 

Cosa direbbe Krylov dei downshifter, sempre più numerosi, che danno in affitto i loro appartamenti in Russia e trascorrono gli anni più produttivi della loro vita, per esempio, in Thailandia? Godendosela sotto il caldo sole del sud, se la ridono degli impiegati rimasti nella fredda Mosca. Ma rischiano di perdere in poco tempo le loro capacità professionali e il collegamento con la realtà. E quando devono tornare all’inverno di Mosca, non sono più utili a nessuno…

I blogger e gli hater della rete 

Breve sintesi della favola “L’elefante e il cagnolino”: Un piccolo cagnolino abbaia come un forsennato contro un elefante, che non gli presta la minima attenzione. Tutti si chiedono perché mai si scalmani tanto, ma il suo obiettivo è proprio quello: che tutti lo guardino e pensino che è forte, perché ha il coraggio di abbaiare contro quel bestione. Sicuro che non gli succederà comunque niente di male.

Oggi Krylov se la riderebbe di gusto sugli hater di internet e i vari leoni da tastiera che, ben sapendo di essere seduti al sicuro nella loro stanza e dietro lo schermo, danno del loro peggio con critiche senza appello e con commenti volgari sui blog e sui social network. 

I corsi per aver successo negli affari

Breve sintesi della favola “Il quartetto”: Una bertuccia, un asino, una capra e un orso prendono quattro diversi strumenti musicali e decidono di suonare assieme. Ma il risultato è da dimenticare, nonostante provino più volte a scambiarsi di posto, pensando che questo aiuti a migliorare quella cacofonia, finché l’usignolo non spiega loro che per la musica serve talento, studio e capacità.

I ciarlatani contemporanei promettono che potrete mettere in piedi un business di successo dopo aver seguito un paio di lezioni, ben pagate, con loro. A quanto assicurano, per diventare degli uomini d’affari di successo non serve né saperne di economia né essere preparati dal punto di vista giuridico. È sufficiente seguire i loro magici corsi o fare un training per la crescita personale. Krylov prenderebbe sicuramente in giro i creduloni clienti di questi venditori di fumo.

 

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