Festeggiamenti da zar: così Nicola II sperperò le ricchezze del paese

V. Polyakov, L'imperatore Nicola II, 27 aprile 1906

V. Polyakov, L'imperatore Nicola II, 27 aprile 1906

Getty Images
Il 18 maggio 2018 ricorrono 150 anni dalla nascita dell’ultimo imperatore russo. La sua corte vantava probabilmente le cerimonie più sfarzose della storia, per le quali si spendevano ingenti somme di denaro e fondi pubblici. Ma come avvenivano esattamente i festeggiamenti imperiali? Ve lo raccontiamo noi

1 Festeggiamenti da zar

Lo zar Nicola II nel giorno della sua incoronazione

Nicola II e la sua famiglia erano in grado di rendere i grandi eventi qualcosa di indimenticabile. L’incoronazione dello zar e di sua moglie fu tra le incoronazioni più sfarzose e costose della storia russa. E i numeri parlano da soli: alla cerimonia parteciparono oltre 85.000 uomini in divisa.
Nel Cremlino venne addirittura costruito un particolare sistema di comunicazione per coordinare la cerimonia. Da San Pietroburgo, poi, vennero portate oltre 24 tonnellate di stoviglie in argento. La sera prima dell’incoronazione, l’imperatrice Aleksandra fu allietata da un coro di 1.200 persone.

Lo zar Nicola II e la moglie Aleksandra Fyodorovna nel giorno del 300esimo anniversario della dinastia Romanov, 1913

Nel 1913 si svolse un evento ancor più sontuoso: in occasione del 300esimo anniversario della dinastia Romanov, vennero spese cifre enormi. Su ordine dello zar, vennero condonati tutti i debiti civili (tasse e imposte) e vennero prodotti 1,5 milioni di medaglie commemorative in oro, bronzo e argento. Per la prima volta nella storia del paese, vennero realizzati francobolli, souvenir, tazze e foulard con i ritratti dello zar.
2 Cene imperiali

Un banchetto imperiale

Nella cucina dello zar lavoravano 55 persone e venivano offerti tre tipi di menu: semplice, da festa e da sfilata. Ovviamente anche il menu più semplice prevedeva una colazione di quattro portate, un pranzo di cinque piatti e una cena di quattro portate.

Lo zar Nicola II e la moglie Aleksandra Fyodorovna a tavola

Gli zar ovviamente mangiavano spesso cibo importato dall’Europa servito su piatti d’oro.
3 Sfarzosi brindisi

Lo zar Nicola II ride e scherza con alcuni amici

Lo zar Nicola II non era affatto astemio. Tra le sue bevande preferite c’erano il brandy e il porto.
Anche nei periodi più difficili lo zar non rinunciava al vizio di alzare il gomito. Così come fece notare lo storico Igor Zimin, in soli due mesi lo zar e la sua famiglia erano capaci di consumare 1.107 bottiglie di vino, 391 bottiglie di madeira, 174 bottiglie di sherry, 19 bottiglie di porto (quasi tutte per l’imperatore), 14 bottiglie di champagne (servito soprattutto durante le feste), 3 bottiglie di cognac e 158 bottiglie di vodka.
4 Nessuna ristrettezza sulle spese

Nicola II e Aleksandra Fyodorovna in visita dalla regina Vittoria, nonna di Aleksandra

Dal giorno della sua nascita, allo zar venne assegnato uno stipendio annuale di 100.000 rubli, pagato con fondi statali. Una somma che raddoppiava dopo l’incoronazione a imperatore. Solo per fare un paragone, all’epoca un generale o un ministro guadagnavano 6.000-7.000 rubli all’anno; un operaio 500.
Inutile dire che nella famiglia imperiale non si badava a spese.
Tra le uscite principali si registravano anche molte opere di carità, come la costruzione di chiese. Il conto veniva poi gonfiato anche con l’acquisto di abiti eleganti, necessari per far visita alle corti europee. La moglie dell’imperatore spendeva circa 40.000 rubli all’anno per il proprio guardaroba e amava sfoggiare costosi gioielli. Nel 1914, per esempio, ha comprato giolielli per un valore di 25.000 rubli.
5 Battute di caccia

Lo zar durante una battuta di caccia

La caccia era il passatempo preferito dei sovrani russi. Ivan il Terribile e lo zar Nicola erano dei veri e propri appassionati. Uno speciale dipartimento del Ministero della Corte imperiale supervisionava ogni stagione di caccia e vi erano oltre 70 uomini di corte che seguivano le battute; fra essi vi era anche un pittore che realizzava straordinari acquerelli per illustrare le battute di caccia.
Secondo alcune statistiche, tra il 1884 e il 1909, Nicola e i suoi compagni uccisero più di 680.000 animali. Durante un’uscita, lo zar uccise personalmente 1.400 fagiani.

Un acquerello con i risultati di una battuta di caccia dello zar, 1915

Le battute di caccia imperiali erano molto costose e potevano durare anche intere settimane, per una spesa annuale di 30.000 rubli, il che equivaleva a un anno di paga per 100 insegnanti di scuola elementare.


Leggete anche: La fotografia, l'hobby preferito dei Romanov 

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Leggi di più

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie