Il mascherone, ovvero la scultura raffigurante un volto umano o animale, era una tecnica architettonica molto utilizzata nel periodo manierista e barocco. Veniva usata per decorare facciate e portoni. Un’usanza che affonda le proprie radici nell’antica Grecia e che oggi viene rispolverata in Russia grazie al lavoro di un artista di San Pietroburgo che ha deciso di abbellire i palazzi della Venezia del Nord con una serie di calchi in gesso... del proprio volto!
L’artista russo Vladimir Abikh ha deciso di far rivivere questa tradizione che aveva assunto ampia diffusione anche nella Russia del XVIII secolo.
La bizzarra idea di Abikh è stata giustificata dallo stesso artista con l’affermazione secondo cui è “l’egoismo spesso la forza trainante di un artista”.
“Ma farlo ai giorni nostri sembra quasi impossibile e non accettato. Il processo storico si è trasformato molto velocemente”, ha detto Abikh, aggiungendo che le nuove tecnologie, internet e la mania dei selfie stanno allontanando le persone dalle grandi tendenze storiche. “I processi storici su larga scala hanno ceduto il posto alla storia di Instagram”, ha aggiunto.
Secondo l’artista, infatti, il modo migliore per raggiungere l’immortalità è per imitazione, proprio come facevano gli artisti nel passato quando lasciavano scolpito il proprio volto sulla facciata di un edificio.
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