“Spinte dai primaverili
raggi ormai le nevi scendono
dai vicini monti in torbidi
rivi ad allagare i prati.
Sorridendo luminosa
la natura in sonno accoglie
il mattino del nuovo anno.
Azzurrino splende il cielo.
Ancora spogli verdeggiano
come di peluria i boschi.”
Aleksandr Pushkin, “Eugenio Onegin”, 1825
“La primavera èil tempo dei progetti e dei propositi. Uscendo fuori, Levin, come un albero che non sa ancora, in primavera, dove e come spunteranno i germogli e i rami racchiusi nelle gemme turgide, non sapeva egli stesso bene a quali imprese si sarebbe particolarmente accinto ora, nella sua cara azienda; sentiva solo d’aver dentro di séun mondo di pensieri e i migliori propositi.”
Lev Tolstoj, “Anna Karenina”, 1877
“A primavera, quando la terra disgela, anche le persone ècome se diventassero piùtenere.”
Maksim Gorkij, “L’incendio”, 1915
“Intanto la nostalgia della nuova terra straniera lo tormentava soprattutto proprio in primavera.”
Vladimir Nabokov, “Maria”, 1921
“Se fosse una cosa umana, allora questo giorno primaverile d’aprile sarebbe in tutto simile a quel giorno in cui la donna amata dice il suo ‘sì’. Anche per la natura ècosì: un ‘sì’, e dopo tutto inizia a fiorire di nuovo.”
Mikhail Privshin, “Diari”(1905-1954)
“Non a caso l’inverno s’adira
La sua ora ègiunta
La primavera bussa alla finestra
e lo scaccia via
E tutto si ravviva
e ogni cosa vuole che l’inverno sparisca
E le allodole in cielo
hanno giàiniziato a cantare”.
Fedor Tjutchev, “Non a caso l’inverno s’adira” 1836
“Oh primavera senza fine e senza limite
senza fine e senza limite sogno!
Ti riconosco, vita! Ti accolgo!
E ti saluto con il tinnir dello scudo! ”
Aleksandr Blok, 1907
“La liberazione èvicina. Io perdono tutto
seguendo il raggio che di corsa sale e scende
sull’umida edera di primavera.”
Anna Akhmatova, “Èflebile la mia voce”, 1912
“La cittàsi èsi ètolta di dosso l'inverno.
La neve si èsquagliata in saliva.
Di nuovo è tornata la primavera,
sciocca e ciarliera come un cadetto.”
Vladimir Majakovskij, “Primavera”, 1918
“La giornata era assolata e ventosa, uno di quei giorni, un cui si puòandare dietro la cantonata della casa, ripararsi dal vento, appoggiarsi con la schiena e riscaldarsi un po’al muro, intiepidito dal sole, e sentire con tutto il cuore la felicitàdell’arrivo della primavera e del caldo…Star lìin piedi, socchiudere gli occhi e sorridere.”
Evgenij Grishkovets, “Fiumi”, 2005
Dipinto: Kazimir Malevich, “Primavera”, 1929
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