I musicisti russi riportano in vita le canzoni dell’Olocausto dimenticate

Philipp Zinniker/ZVG Buskers Bern
Con l’aiuto, tra gli altri, del violinista Sergej Erdenko, la Shoah ha oggi anche una storia musicale che si credeva perduta per sempre: una fiera resistenza alla barbarie nazista cantata in yiddish

Questa settimana è uscito un nuovo splendido album di canzoni yiddish a lungo dimenticate. Ci dà l’opportunità di comprendere, in forma musicale, gli ultimi pensieri e i timori  degli ebrei in fuga durante la Seconda Guerra Mondiale. Confiscate in origine dal governo di Stalin e tenute nascoste per decenni, queste canzoni ritrovate hanno il merito di sfidare alcune idee diffuse sulla resistenza ebraica, gettando nuova luce sulle sofferenze delle vittime dell’Olocausto.

Il nuovo lancio di Yiddish Glory: The Lost Songs of World War II, per l’etichetta Six Degrees Records rende omaggio alle vittime ebraiche dei territori sovietici occupati dai nazisti agli inizi degli anni Quaranta. In collaborazione con l’Università di Toronto, il violinista rom-russo Sergej Erdenko (vecchio collaboratore di Yehudi Menuhin) ha formato un gruppo di musicisti ebrei (dalla Russia al Canada) per eseguire i canti ritrovati degli ebrei in fuga verso est durante l’Olocausto. Tra gli autori accreditati ci sono soldati dell’Armata Rossa, alcuni rifugiati e perfino un orfano di dieci anni: alcuni di loro hanno scritto le ballate sul treno, mentre abbandonavano i territori occupati dai tedeschi.

Il risultato è una dimostrazione di bravura, e rende onore a tutti coloro che hanno rischiato la loro vita per consegnare ai posteri questa parte fondamentale della storia sovietica e yiddish. Il disco esibisce un inedito spirito di sfida e di vendetta, raramente attribuito alle vittime dell’Olocausto. La canzone “Misha fa a pezzi la Germania di Hitler”, per esempio, mostra l’immagine truculenta di un combattente dell’Armata Rossa che taglia in mille pezzi un soldato tedesco. La misura in cui gli ebrei affidavano le loro speranze ai soldati sovietici è un motivo ricorrente nell’album. Il pezzo “Canzone della vittoria” non risparmia elogi a Stalin: 

“Ora vieni, gioisci e bevi ancora un po’,

perché gli assassini tedeschi sono usciti per sempre dalle nostre vite.

Questa terra sovietica con la sua mano staliniana mostrerà quello che può fare” 

Secondo le fonti storiche, inizialmente Stalin diede un forte sostegno ai ricercatori che raccoglievano le canzoni e, con un gesto di solidarietà nei confronti degli ebrei sovietici, aveva progettato di pubblicare l’album subito dopo la guerra. Tuttavia, nonostante gli elogi rivolti a Stalin presenti nelle canzoni, l’ondata antisemita che attraversò nel dopoguerra l’Urss portò all’imprigionamento dei ricercatori e il lavoro della loro vita venne messo in un cassetto e nascosto per decenni.

Fino a poco tempo fa era stato dato per scontato che le partiture delle canzoni fossero state distrutte dall’Nkvd (Commissariato del popolo per gli affari interni) dopo la guerra. Per fortuna, invece, furono ritrovate alla fine nel 2003 da Anna Shternshis, professoressa di yiddish all’Università di Toronto, in una scatola nella cantina della Biblioteca nazionale ucraina a Kiev. “Dovevo farci qualcosa”, ha commentato Shternshis. “Il tema della vendetta… fa sì che la raccolta si distingua in modo notevole rispetto al corpus rimanente della letteratura dell’Olocausto”.

Contando sull’assistenza di Sergei Erdenko, la coppia ha messo insieme un cast di grandi esecutori di musica ebraica. Il collettivo include il leggendario cantante e compositore Psoj Korolenko, l’ex primo violino Artur Gorbenko del conservatorio di Volgograd, la celebre vocalista jazz Sophie Miller e molti altri.

Non più sottoposte a silenzio da Hitler e Stalin, le canzoni ora ci ricordano come le vittime dell’Olocausto abbiano fatto di tutto per salvare le proprie famiglie.

Dopo un processo di registrazione meticolosissimo durato tre anni, Yiddish Glory: The Lost Songs of the World War è stato lanciato il 2 febbraio (il giorno del Protettore della Patria Russa, in cui si celebrano le glorie militari russe). L’album è ora disponibile per il download digitale e lo streaming su Spotify.

 

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