I 25 libri che non potete non leggere, secondo Tolstoj

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Li ha divisi pure per età del lettore, e c’è un po’ di tutto, dai classici della filosofia greca e cinese, a romanzi francesi, inglesi e russi, a fiabe e poemi

Quando Lev Tolstoj (1828-1910) lesse la lista di John Lubbock dei “100 libri più grandi”, pubblicata nel 1891 sulla rivista “Pall Mall Budget” (eccola) non ne fu soddisfatto, e si arrabbiò persino. Così, decise di compilare la sua lista dei 100 libri da leggere, ma poi comprese che era un compito troppo arduo. Tuttavia, in una lettera all’editore Mikhail Lederle, compilò una lista di 45 libri che lo avevano colpito più di tutti.
Comprendeva una vasta gamma di volumi, da tomi religiosi e antiche opere filosofiche greche e cinesi, alla poesia russa e a romanzi poco conosciuti. Abbiamo ridotto l’elenco ai 25 titoli o autori più accessibili.

Infanzia (fino a 14 anni)

1 Il “Vecchio Testamento”. E precisamente il “Libro della Genesi.” In realtà Tolstoj lo chiama “La storia di Giuseppe dalla Bibbia”.

2 “Le mille e una notte”. In special modo le favole “Alì Babà e i quaranta ladroni” e “L’amore di Qamar al-Zamàn e di Budùr”.

Dai 14 ai 20 anni

3 Il “Vangelo secondo Matteo”: in particolare il “Discorso della Montagna” (Matteo 5,1-7,28), un sermone di Gesù ai discepoli e alla folla che è una summa del pensiero cristiano.

4 “Le confessioni”, opera autobiografica di Jean-Jacques Rousseau.

5 L’“Eugenio Onegin”, romanzo in versi di Aleksandr Pushkin.

6 “I masnadieri”, dramma d’esordio del tedesco Friedrich Schiller.

7 Diversi libri di Nikolaj Gogol, tra cui sicuramente la storia dell’orrore “Vij”, “Il cappotto”, “La prospettiva Nevskij“ e, ovviamente il suo capolavoro più famoso “Le anime morte”.

8 “David Copperfield”, romanzo del grande classico inglese Charles Dickens.

9 “Un eroe del nostro tempo”, romanzo di Mikhail Lermontov.

Dai 20 ai 35 anni

10 “Arminio e Dorotea”, poema epico di Johann Wolfgang von Goethe.

11 “Notre-Dame de Paris”, romanzo a sfondo storico di Victor Hugo.

12 “L’Odissea’” e “L’Iliade” di Omero (tradotte).

Dai 35 ai 50 anni

13 “L’Odissea’” e “L’Iliade” di Omero (in greco).

14 “I miserabili”, romanzo storico-sociale di Victor Hugo.

15 “Le cronache del Barsetshire” di Anthony Trollope.

16 I romanzi della scrittrice inglese Ellen Wood (nota anche con lo pseudonimo di Mrs. Henry Wood, con cui la cita Tolstoj); soprattutto “East Lynne”.

17 I romanzi di George Eliot (pseudonimo di Mary Anne Evans, coniugata Cross). Tolstoj rimproverava a John Lubbock di citare autori e non opere particolari, ma qui fa lo stesso…

Dai 50 ai 63 anni

18 Tutti i vangeli in greco.

19 Il Libro della Genesi in ebraico (non avete ancora imparato greco antico ed ebraico? Tolstoj non ne sarebbe contento!).

20 “Progresso e povertà”, trattato economico dell’americano Henry George.

21 “Pensieri” di Blaise Pascal.

22 Il filosofo greco Epitteto. Forse il “Manuale di Epitteto”, redatto dal suo discepolo Arriano.

23 Confucio (presumibilmente “I dialoghi”) e il suo successore Mencio.

24 “Les grands initiés” (“I grandi iniziati”) di Édouard Schuré. La parte su Buddha influenzò grandemente Tolstoj, che, dopo averlo letto scrisse “Buddha” (1908).

25 Il “Daodejing” (il “Libro della Via e della Virtù”) di Laozi, testo cinese di prosa, talvolta rimata, del IV-III secolo a.C., di cui Tolstoj fu tra i primi traduttori in Russia.

Sapete che invece Tolstoj ce l’aveva a morte con Shakespeare? Leggete perché.

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