Cinque tradizioni violente: come festeggiare la Maslenitsa da guerriero slavo

Cultura
NIKOLAJ SHEVCHENKO
Maslenitsa è una festa simpatica, celebrata con tante tradizioni innocue, tra cui grandi mangiate di bliny. Ma capita che un po’ di botte e qualche dente spezzato costituiscano degli effetti collaterali di questa antica celebrazione di origine slava, molto sentita in Russia. Mettetevi alla prova

Disclaimer: Russia Beyond vi avverte che i giochi qui menzionati sono antichi passatempi slavi che possono provocare danni fisici. I lettori si assumono la piena responsabilità di tutti i rischi

Muro contro muro

Stenka na stenku, o lotta “muro contro muro”, è il modo in cui i più coraggiosi degli slavi celebravano la Maslenitsa. Un gruppo di lottatori, composto da sei fino a oltre cento partecipanti, si ritrovano in un luogo preciso, si allineano in due file precise, una contro l’altra, e mettono alla prova la loro mascolinità nella battaglia più dura dell’anno. Non c’è bisogno di agitarsi con furia: il gioco è tutto una prova di cameratismo, un modo per sentirsi parte di una più ampia confraternita di guerrieri. Vuoi che la tua squadra vinca, ma non vuoi che vinca a qualsiasi costo. Ci sono delle regole standard che vanno rispettate: non prendere a calci una persona a terra, non attaccare in gruppo una persona da sola. Dopo tutto il vero obiettivo della tradizione è divertirsi. Volete saperne di più sulla tradizione popolare delle scazzottate di massa? Leggete qui

Il gioco degli schiaffi

Rispetto alle lotte muro contro muro, gli schiaffi potrebbero sembrare un passatempo più leggero. Ma non sottovalutate questa antica sfida slava. Tutti gli occhi saranno puntati su di voi, visto che ci sono solo due partecipanti. I gareggianti stanno seduti su un tronchetto, o una panca, sospesi in aria, tenendo le gambe penzoloni. A turno i due si prendono a schiaffi in faccia l’un l’altro con il palmo della mano aperto. Chi cade per primo dal tronco perde. Il vincitore deve rimanere seduto sul tronchetto, anche se un po’ barcollante. 

Lo scontro Kalashnikov

Nonostante le origini ambigue del nome di questo gioco, le regole sono molto semplici. Due uomini stanno uno di fronte all’altro. Ognuno di loro appoggia un bastone dietro di sé a mo’ di linea da non superare. E poi i due temerari, un po’ brutali, a turno si prendono a pugni nel petto a mani nude. Il primo che supera la linea dietro di sé in cerca di protezione, perde. L’altro è il vincitore. In alcune regioni il gioco può essere conosciuto con nomi diversi, ma il principio della sopravvivenza del più forte rimane intatto.

Le sfide della Banka 

È un gioco molto crudele. La tradizione della “banka” non comporta pugni a mani nude ma è comunque un rituale della Maslenitsa molto temuto. Gli uomini si riuniscono in un gruppo e vanno a fare la sauna in una banja russa (di cui “banka” è il diminutivo). Ciò che lo rende un test di mascolinità e coraggio sono le regole poco convenzionali del gioco. Ogni partecipante dovrà colpire il suo compagno di sauna con il venik, il fascio di frasche che di solito si usa in modo un po’ meno energico per le fustigazioni nella banja. Solo quando questa gli si sfalda tra le mani, cambiano turno. Il vincitore è chi distrugge prima il venik, e vince insieme al suo amico-bersaglio. Sembra divertente, ma in tanti si arrendono prima ancora che il gioco cominci. Volete imparare tutto sulla banca russa? Leggete qui.  

La battaglia della città di neve

I nobili guerrieri non combattono mai senza motivo. Combattono per proteggere ciò che è loro. Questa battaglia di neve, chiamata “città di neve”, dimostra proprio questo. I giocatori del primo gruppo devono proteggere la città da un assalto lanciato da secondo gruppo. Come armi si utilizzano palle di neve, pugni e anche lunghe ramazze, sia per assediare che per proteggersi. Le squadre decidono in anticipo l’arsenale a disposizione. Quando l’affare è fatto, l’assalto viene lanciato e solo i più coraggiosi riescono a resistere per la durata di tutto il gioco, fino al termine. Che è quando entrambe le squadre si uniscono e, insieme, distruggono la «città di neve», per simboleggiare la fine dell’inverno. Scopri tutte le cose, alcune incredibili, che i russi fanno con la neve.