La “Torta di Anke" (o Ankovskij o “del dottor Anke”) è diventata popolare alla fine del XIX secolo grazie alla famiglia dello scrittore russo Lev Tolstoj. Tuttavia, per una serie di motivi, non è chiamata “torta Tolstoj”. In primo luogo, ciò si spiega con il fatto che la ricetta proviene dalla famiglia Bersov, i genitori della moglie dello scrittore, Sofja. Il medico di famiglia Nikolaj Anke era appassionato di cucina e condivise la ricetta con la suocera di Tolstoj. Il gusto delicato di questo dessert agli agrumi piacque molto a Sofja, che chiese al cuoco della tenuta della famiglia Tolstoj di prepararlo.
Da quel giorno, ogni festa della famiglia Tolstoj si svolse con questa torta come dessert principale. Secondo il figlio dei Tolstoj, Ilja, “una festa di compleanno senza la Torta di Anke è come il Natale senza l’albero…”.
La torta divenne un simbolo di calore, comfort e ospitalità nella casa dello scrittore. Tuttavia, alla fine fu preparata così spesso che, secondo i ricordi del figlio, Lev Tolstoj se ne stufò. E non solo di questa torta. Pur essendo sempre stato un grande intenditore di cibo, all’età di 57 anni Tolstoj divenne vegetariano e adottò abitudini alimentari molto sobrie.
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La ricetta della Torta di Anke è sopravvissuta fino ad oggi perché la moglie di Tolstoj, Sofja, l’ha annotata nel suo almanacco culinario domestico che riuniva 162 ricette di famiglia.
La torta di Anke è spesso preparata con due croste di pasta frolla e crema al limone. La torta risulta aromatica e tenera. Il sapore dolce della frolla burrosa è esaltato dalla crema al limone.
Questa torta è facile da preparare e, dopo averla provata, sono sicuro che la servirete spesso sulla vostra tavola per le occasioni speciali e le feste. Infatti, è così deliziosa che è difficile fermarsi a una sola fetta. Questa torta dovrebbe essere accompagnata da un’avvertenza: “Può creare dipendenza; consumare con moderazione”. Se non ascoltate l’avvertimento, potreste fare la stessa fine del grande Tolstoj, che alla fine, a forza di mangiarla e rimangiarla, se ne stufò.
Impasto:
Crema:
Separate i tuorli dagli albumi. Utilizzeremo solo i tuorli. Nel robot da cucina (se non ne avete uno usate un mixer), unite gli ingredienti per l’impasto.
Dovrete ottenere una massa densa e omogenea.
Suddividete l’impasto in 2 parti.
Disegnate con una matita dei cerchi di 16 cm di diametro sul retro della carta da forno e posizionare ciascuna delle palline al centro dei cerchi.
Stendete l’impasto fino a raggiungere le dimensioni date dal segno tracciato.
Cuocete per circa 15 minuti in forno preriscaldato a 190 ℃.
Utilizzate la sagoma per ritagliare la pasta che esce dai bordi.
Fate raffreddare gli strati.
Lasciate quanto avete ritagliato per decorare e cospargere la torta. Potete anche lasciare gli strati non tagliati: in questo modo il procedimento sarà ancora più veloce.
Mettete un tuorlo d’uovo, il burro e lo zucchero per la crema in una apposita bastardella o in una qualsiasi ciotola resistente al calore e mettetela a bagnomaria.
Grattugiate la scorza di mezzo limone. Aggiungetela alla ciotola.
Spremete il succo di un limone intero.
Filtrate il succo di limone con un colino. Mescolate costantemente e continuate a cuocere per circa 15 minuti.
Il composto dovrebbe diventare quasi come un miele denso. Io ho spalmato la crema sugli strati quando era ancora calda.
Per evitare che la torta si sposti, applicate prima una goccia di crema al centro del piatto che farà da collante.
Spalmate di crema il primo strato.
Posizionate sopra il secondo strato.
Ricoprite anche il secondo strato.
Ho usato parte della crema per ricoprire per bene anche i bordi della torta.
Riducete in briciole i ritagli di frolla.
Ho cosparso con le briciole rimaste i bordi della torta.
E ho decorato la parte superiore della torta con fette di limone e briciole.
Per permettere alla crema di stabilizzarsi, lasciate riposare la vostra Torta di per un paio d’ore prima di servirla.
Gustatela con tè o caffè!
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