Simbolo di una regione ricca di laghi e paludi, il burro di Vologda è una vera e propria prelibatezza. Abbiamo selezionato cinque buone ragioni per cui dovete assolutamente assaggiarlo. E regalarlo ai vostri amici!
1 Il padre di questo burro era il fratello del pittore Vasilij Vereshchagin
Il burro di Vologda è stato creato da Nikolaj Vereshchagin, fratello maggiore del celebre pittore russo Vasilij Vereshchagin, autore di importanti quadri come “Apoteosi della Guerra” (1871), esposti oggi nelle maggiori gallerie del Paese.
Nato nella città di Cherepovets (all’epoca appartenente alla regione di Novgorod, oggi invece a quella di Vologda), Nikolaj Vereshchagin creò un’industria specializzata nella produzione di burro e formaggio, fondando anche le cooperative degli artigiani produttori di burro.
Negli anni Sessanta dell’Ottocento, Nikolaj Vereshchagin studiò le tecniche dell’industria casearia in Svizzera, Danimarca e Germania prima di avviare alcuni impianti di produzione nelle regioni di Vologda, Novgorod, Yaroslavl e Tula. Prima di lui, i russi erano soliti utilizzare burro fuso. Il nuovo business di Nikolaj Vereshchagin rappresentò quindi un punto di svolta per il settore lattiero in Russia.
2 Come il burro francese
Nel 1870 il giovane imprenditore Nikolaj Vereshchagin visitò la Fiera Mondiale di Parigi dove scoprì il burro della Normandia, il cui gusto lo conquistò profondamente. Vereshchagin rimase particolarmente impressionato dal retrogusto di noce che percepì nel burro francese. L’anno successivo inaugurò un primo impianto nel villaggio di Molochnoe, non lontano da Vologda.
Nikolaj Vereshchagin, fratello del celebre pittore russo, fu il creatore del burro di Vologda
Oleg Lastochkin/RIA NovostiPer la produzione del nuovo burro Vereshchagin utilizzò alcune tecniche moderne, avvalendosi di crema calda che gli permise di riprodurre il sapore di noce che egli percepì nel burro della Normandia.
Il latte per il burro proviene solo da mucche locali che si nutrono di erba di Vologda. Per produrre un chilo di burro sono necessari circa 20-24 litri di latte.
3 Un vero IGP
Il nome “Burro di Vologda” non appartiene a un’impresa, bensì a tutta la regione dove esso viene prodotto. Dal 2010 solamente il burro prodotto in questa regione può essere chiamato in questo modo: si tratta dell’unico “IGP” russo che gode di questa garanzia. Il nome viene inoltre applicato solo al burro e non alla margarina.
Per produrre un chilo di burro di Vologda sono necessari circa 20-24 litri di latte
Vladimir Smirnov/TASS4 Fatto con ingredienti naturali
Roskachestvo, l’organismo russo che si occupa del controllo qualità, sostiene che il burro di Vologda è garanzia di “qualità e sicurezza”. Inoltre si tratta di un burro morbido, che non si congela nel frigo e che mantiene la propria forma anche a temperatura ambiente. “Ha un sapore tutt’altro che amaro, direi addirittura un po’ dolce”, racconta Mikhail Krasnogorskij, un cittadino di Vologda.
Il burro è realizzato con latte o crema, talvolta può contenere sale. Esistono poi due versioni: “slivochnoe” (cremoso), con una percentuale di grasso pari all’82%, e “krestyanskoe” (campagnolo), con un 72,5% di grasso.
Per via dei suoi ingredienti naturali si conserva per soli 30 giorni. Dopodiché perde il suo caratteristico sapore di noce.
Un panetto di burro di Vologda “slivochnoe” (cremoso)
Vladimir Smirnov/TASS5 Il preferito dai russi
Prima ancora che i grandi brand arrivassero a Vologda, il burro locale era quasi l’unica varietà disponibile nei negozi. Oggi, nonostante esistano molte più marche, il burro di Vologda continua a essere molto popolare nel Paese. “Lo adoro per la sua qualità – spiega Mikhail Krasnogorskij -, è per me garanzia di sicurezza e sapore. Inoltre è un ottimo regalo per degli amici che vivono in altre città”.
Gli impianti locali producono anche gelato e burro al cioccolato.
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