Ustiuzhna: la perla della Vologda dove il tempo si è fermato

Foto di William Brumfield

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Tra le numerose città storiche della provincia di Vologda, Ustiuzhna è forse la meno conosciuta.

Situata sul fiume Mologa, affluente del Volga, nella parte sud occidentale della regione di Vologda, la città viene spesso confusa con Velikij Ustiug, situata quasi a 700 chilometri di distanza, nella parte nord orientale della provincia. Ustiuzhna non è particolarmente distante da Velikij secondo i parametri russi, tuttavia manca di collegamenti ferroviari e dista diversi chilometri dalla strada principale che collega San Pietroburgo a Cherepovets (500 km a nord-ovest da Mosca, ndr).

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Camminando lungo le tranquille strade cittadine, molte delle quali non asfaltate, si ha l'impressione di trovarsi in un centro mercantile di provincia pressoché immutato dal XIX secolo, sebbene il XX secolo abbia comunque provocato molti danni qui, come in molte altre città di provincia. Ogni quartiere sembra avere una sua chiesa; in realtà, molte sono state danneggiate o distrutte durante il periodo sovietico. Solamente una, dedicata all'icona della Vergine di Kazan, è attualmente adibita al culto. Fortunatamente, questa chiesa insieme ai suoi affreschi costituiscono un capolavoro dell'arte religiosa russa.

La ricchezza di Ustiuzhna durante il medioevo era fondata in gran parte sui vicini giacimenti di limonite, adatti a metodi primitivi di fusione. La città venne notata per la prima volta per la presenza di ferro a metà del XIII secolo, quando divenne uno dei primi centri metallurgici russi, e raggiunse l'apice della produzione siderurgica durante il XVI secolo.

Con l'accrescere dell'importanza degli Urali nella produzione di metalli primari, nel XVIII secolo, Ustiuzhna si adattò allo status di cittadina di provincia. Un cambiamento di grande importanza nell'aspetto della città avvenne durante il regno di Caterina la Grande, che durante gli anni '70 del XVIII secolo portò un po' di ordine nell'urbanistica delle città russe. Il progetto di Ustiuzhna, approvato nel 1778, collegava in modo pratico le due chiese principali della città: la Cattedrale della Natività della Vergine e la Chiesa dell'Icona di Kazan.

La Cattedrale della Natività, costruita tra il 1685 e il 1690, è la più antica chiesa di Ustiuzhna giunta fino a noi. La parte esterna è relativamente semplice, tuttavia l'interno presenta una straordinaria iconostasi il cui stile può essere ricondotto ai lavori eseguiti al Cremlino di Mosca alla fine degli anni '80 del 1600. La struttura, intagliata e dorata, si innalza lungo cinque ordini, secondo il modello canonico ortodosso, dall'Ordine Inferiore, in basso, all'Ordine dei Patriarchi, in alto. La cattedrale è attualmente adibita a museo.

L'altro magnifico monumento di arte religiosa, la Chiesa dell'Icona della Vergine di Kazan, decorata in modo festoso, è stato iniziato nel 1694 da Grigory Stroganov, della famosa dinastia mercantile degli Stroganov, il quale aveva rapporti commerciali a Ustiuzhna. La Chiesa di Kazan presenta al suo interno un'altissima iconostasi, ma il suo splendore risiede nella serie completa di affreschi che risalgono alla metà del XVIII secolo, dipinti secondo uno stile vigoroso da alcuni maestri di Yaroslavl. Gli affreschi partono dal piccolo nartece, che comprende i Sette giorni della creazione, l'Espulsione dal paradiso e il Giudizio universale. L'interno della struttura principale dà un'impressione avvolgente, con rappresentazioni della Passione di Cristo, le più importanti festività della chiesa, immagini della Vergine Maria e alcune scene della vita di S. Caterina.

Per quanto riguarda l'architettura secolare, molte delle deliziose case e degli edifici commerciali sono giunti fino a noi. Nonostante le perdite avvenute durante il XX secolo, il centro storico di Ustiuzhna, con i suoi straordinari tesori artistici, richiama la ricca eredità culturale delle città settentrionali della Russia.

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