I lettori-utenti della app sono più di 5 milioni. Fonte: ufficio stampa
In pochi anni ha conquistato i mercati di Indonesia, America Latina e paesi CSI. E ora Bookmate, la app russa che mette a disposizione di smartphone e tablet un’enorme quantità di libri, si prepara ad abbracciare il Nord Europa e altri Paesi dell'Asia meridionale. Il progetto, nato sei anni fa, oggi vanta collaborazioni con 600 editori da tutto il mondo e l’applicazione mobile è stata tradotta in nove lingue. L’idea è semplice: con il pagamento di un abbonamento mensile (il cui prezzo varia dai 2 ai 20 euro, a seconda del Paese), si ha la possibilità di leggere, anche offline, i volumi messi a disposizione nella grande biblioteca virtuale di Bookmate. Il direttore del progetto, Andrej Baev, ha raccontato a Rbth come questa giovane società russa sia riuscita a diffondere l’amore per la lettura in diversi Paesi del mondo.
- Quanti e-book contiene la biblioteca di Bookmate?
- Attualmente circa 700mila.
- Impressionante! In quale Paese avete il maggior numero di utenti?
- Da qualche parte abbiamo appena iniziato, altrove siamo presenti già da tempo. I primi tre Paesi sono Russia, Indonesia e America. Viene usata molto anche in Kazakhstan e Azerbaigian. Abbiamo un pubblico fedele in Ucraina e stiamo registrando una buona crescita nei Paesi CSI e in America Latina.
- Com’è nato Bookmate?
- È nato sei anni fa da una semplice idea: creare una comoda sala lettura. A quel tempo, il mercato dei libri elettronici in Russia era pari a zero. Nei primi tre anni non avevamo alcun modello di business per la monetizzazione. Ma poi ci siamo resi conto che esistono degli appassionati disposti a prendere un libro di propria iniziativa, scannerizzarlo, trasformarlo in PDF e metterlo in Rete. Allora con questo siamo andati dagli editori e così abbiamo iniziato a lavorare con loro.
- Il vostro servizio si rivolge a chi ama leggere. Ma i veri fan della letteratura davvero non preferiscono la versione cartacea di un libro?
- Questo in realtà è un grande equivoco, ovvero che l'e-book stia uccidendo il cartaceo. Noi stiamo notando il contrario: un utente prima legge l’e-book e se gli piace, se arriva alla fine, allora gli fa piacere averlo in casa.
Andrej Baev, direttore del progetto. Fonte: ufficio stampa
- Quando e perché avete deciso di internazionalizzarvi?
- Quando ci siamo resi conto che l'applicazione funzionava, abbiamo iniziato a pensare a cosa fare in seguito. Abbiamo introdotto l’abbonamento, poi abbiamo cominciato a notare che alla gente piaceva e che i proventi stessero crescendo. Il passo successivo era quello di capire come creare una società russa in grado di operare con successo in diversi mercati, dalla Bolivia alle Filippine.
Abbiamo iniziato con Singapore perché, da un lato, abbiamo molti libri in inglese e a Singapore tutti leggono in inglese; dall’altro, volevamo lavorare nel sud-est asiatico per un’altra semplice ragione: la situazione del mercato in Indonesia e in Russia, per esempio, è molto simile. Inoltre, abbiamo deciso che conveniva iniziare da Singapore perché tutti sanno che se le cose vanno bene a Singapore, allora anche il resto della regione ti seguirà.
E avevamo ragione: appena entrati a Singapore, dopo tre mesi abbiamo cominciato a trattare con l'Indonesia e ora con le Filippine. Più avanti sarà la volta di Malesia e Vietnam.
- Come funziona la app di Bookmate? È un social network? Di che si tratta?
"Il nostro obiettivo principale è far sì che la gente legga di più"- Il 95% delle persone non sa cosa leggere. Vorrebbe, ma non sa cosa. Quindi il nostro compito era quello di far sì che le persone trovassero cosa leggere. Per questo abbiamo un’intera direzione al lavoro, legata a ogni tipo di recensione. Noi raccomandiamo un libro sulla base di quello che hai già letto. Tu puoi consigliare un libro a un amico o a un gruppo di persone e loro a te. Puoi leggere lo “scaffale” di Starbucks o della Higher School of Economics.
Il secondo problema era che, essendo su telefono cellulare, le persone si sono abituate a fare cose concrete, come like, post, commenti e a usare emoticon. Così abbiamo deciso di aggiungere l’interattività al processo di lettura.
Si tratta di un’attività ulteriore alla lettura, ma quest’ultima rimane ovviamente la cosa più importante. E il nostro obiettivo principale è far sì che la gente legga di più.
- Lavorate in molti Paesi, ma non in Europa meridionale: infatti non siete ancora presenti in Italia, perché?
- Fin dall'inizio abbiamo volutamente evitato grandi mercati come America, Inghilterra, Germania, Spagna e Italia. Siamo dei russi piccoli, bisognava prima fare esperienza per capire come funziona il tutto.
Per quanto riguarda l'Italia, l'unica cosa che ci ferma al momento è la riluttanza delle case editrici a lavorare per abbonamento. Di solito gli editori come vedono questo business? Come ha detto lei: ho un libro stampato per 22 euro e uno elettronico a 15 euro. Dovrei dare a 15 euro tutti i libri? Beh, no. Editori americani, olandesi sono innovativi, tenteranno. Ma gli italiani ancora non vogliono. Però continueremo a cercare degli accordi.
Fonte: Rbth
- Libri in italiano ne avete?
- Sì, i libri di dominio pubblico gratuiti, quindi questo vale anche per gli editori italiani. Ci sono un paio di aggregatori che ci daranno, a quanto pare, circa 20mila libri in lingua italiana, ma sono autori indipendenti e piccoli editori, non Mondadori.
- Quali sono le particolarità nel lavorare con i libri in diversi Paesi?
- Si dice che la Russia sia la nazione che più legge. Ma non è proprio così. Anche in Indonesia, per esempio, leggono molto.
Di particolarità ce ne sono un sacco. Ad esempio, in Indonesia le persone non usano le carte di credito, ma pagano tramite telefono cellulare. Quindi abbiamo dovuto integrarci con un operatore di telefonia mobile.
In Russia c’è una caratteristica interessante. Gli editori ritengono che l'abbonamento sia un canale di distribuzione piuttosto importante. Praticamente non esiste grossa differenza tra l'uscita del libro stampato ed elettronico, appena due settimane.
La squadra di Bookmate. Fonte: ufficio stampa
- Perché gli editori russi sono così comprensivi?
- Molto semplice: la pirateria. In Russia, se limiti la distribuzione di un libro per sei mesi, tutti lo leggeranno gratis. Bisogna dire che il problema della pirateria è lo stesso in tutto il mondo. Se qualcuno pensa che in Italia, Danimarca e America le persone usino meno Torrent, questo è falso.
- Che generi preferiscono i lettori nei diversi Paesi?
- In America Latina non leggono libri seri, preferiscono romanzi rosa e temi leggeri. In Russia leggono fantascienza, romanzi seri, ma il più popolare, naturalmente, è Tolstoj, letto con piacere e gratis dagli studenti in età scolare. Inoltre, proprio di quest'anno è la grande tendenza per i libri di autosviluppo e crescita personale. Si tratta di quasi un terzo di tutto quello che si legge in Russia. In Indonesia leggono romanzi.
- Dove andrete in seguito?
- Continueremo a sviluppare il sud-est asiatico, Filippine, Malesia e Vietnam. Abbiamo guardato all'India, ma è molto grande e il mercato è complesso, con un gran numero di lingue. Poi c'è l'Europa: Svezia, Danimarca e Olanda. Scommettiamo molto sull’Olanda. Cercheremo di conquistare il mercato rapidamente, prima che arrivino gli altri.
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