Tutto Tolstoj con un solo click

Foto: Sergej Prokudin-Gorskij

Foto: Sergej Prokudin-Gorskij

Le opere del maestro russo sono disponibili su Internet e possono essere scaricate gratuitamente in russo dal sito tolstoy.ru. In futuro i testi potrebbero essere tradotti anche in inglese

Negli ultimi diciotto mesi i volontari del progetto “Tutto Tolstoj a portata di click” hanno trasferito in formato digitale novanta volumi dell’autore, e adesso il sito tolstoy.ru offre gratuitamente volumi e opere sotto forma di 761 e-book. L’iniziativa, resa possibile grazie al Museo statale Tolstoj, il Museo di Yasnaya Polyana e lo sviluppatore di software russo Abbyy, è stata diretta e coordinata da Feklya Tolstaya, discendente dello scrittore.

“Questo progetto rappresenta un modo per avvicinarsi ai giovani di oggi, che tendono a leggere tutto sullo schermo”, ha dichiarato Tolstaya a una conferenza stampa. Stando a Feklya Tolstaya l’aspetto più significativo dell’iniziativa è dato dalla presenza dei diari, degli appunti e delle lettere di Tolstoj, che sino ad oggi erano disponibili solo in forma cartacea e non erano mai stati pubblicati altrove.

 
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Il sogno di Tolstoj si è praticamente avverato: adesso i suoi scritti sono a portata di tutti. L’autore ha persino rinunciato al suo copyright: in testa alla raccolta di opere si legge infatti che “La riproduzione è autorizzata gratuitamente”. Ancora non è dato sapere se il progetto si estenderà sino a comprendere le traduzioni delle opere di Tolstoj in altre lingue.

Anche se Tolstoj in persona rinunciò al diritto d’autore, per i testi tradotti le cose stanno diversamente. Stando a Feklya Tolstaya, però, gli organizzatori dell’iniziativa sono disposti a trattare con i traduttori e pubblicare l’intera raccolta anche in inglese. Ad oggi le opere di Tolstoj non sono state completamente tradotte in nessun’altra lingua. La pubblicazione dei novanta volumi originari era stata pensata per commemorare il centenario della nascita dell’autore, ed era avvenuta un progressivamente nel corso di trent’anni (dal 1928 al 1958). Molti si erano prenotati per ricevere la raccolta, pur non sapendo se al momento della pubblicazione dell’ultimo volume sarebbero stati ancora in vita. Oggi è praticamente impossibile acquistare la raccolta o trovarla nelle biblioteche nella sua interezza.

La storia del progetto

Abbyy ha preparato la versione digitale delle pagine, trasferendo il materiale scannerizzato sul programma di riconoscimento ottico dei caratteri. I testi così ottenuti sono stati successivamente pubblicati sul sito readingtolstoy.ru, con un invito a leggere Tolstoj e correggere al tempo stesso le imperfezioni di trascrizione automatica. All’appello hanno aderito in molti: persone di età e interessi diversi, dai dirigenti alle casalinghe, residenti in 259 città russe e 49 Paesi del mondo. Alla prima lettura, che ha richiesto solo due settimane, hanno partecipato oltre mille volontari che hanno letto 46.820 pagine di testo ad una velocità complessiva di 8,5 volumi (o 3.344 pagine) al giorno. Le seconda lettura è stata affidata a dei volontari selezionati, mentre per la terza ci si è rivolti a correttori professionisti.

 
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Nel complesso all’iniziativa hanno contribuito 3.249 persone. Alcune di queste hanno deliberatamente tentato di stabilire un record, come ad esempio Aleksandr Aksenov, che ha letto 6.081 pagine. “Molti volontari volevano essere i primi a leggere i diari e le lettere che erano rimasti a lungo inaccessibili”, afferma Yuri Koryukin.

Il sito readingtolstoy.ru offre una mappa interattiva, e dopo essersi registrati si può vedere chi altro sta leggendo Tolstoj nel mondo, ma anche aggiungere una citazione a quelle già esistenti o rintracciarne altre utilizzando gli appositi tag e condividerle sui social network.

Tante informazioni su un grande romanzo

Mentre preparavano i testo per trasferirlo su Internet, gli specialisti della Scuola superiore di Economia hanno notato che grazie ai motori di ricerca è possibile studiare la composizione linguistica delle opere di Tolstoj. Ad esempio è emerso che la frase più lunga di Guerra e pace contiene 229 parole ed è contenuta nella terza parte del terzo volume. Lo stesso metodo può essere applicato ad esempio per ricostruire il guardaroba dei protagonisti: l’autore, è stato notato, descrive 120 abiti femminili. Nel secondo volume di Guerra e pace non appaiono né soprabiti né stivali, che invece abbondano nel quarto volume, più “militare”.

Dagli studi è emerso inoltre che, come previsto, Pierre Bezukhov mangia più di chiunque altro e Natasha Rostova è (inaspettatamente) il personaggio che parla di più mentre Pierre è tra coloro che soprattutto ascoltano. Si tratta, certo, di statistiche condotte per divertimento, che tuttavia evidenziano quali strumenti saranno impiegati d’ora in avanti: “In passato nessuno avrebbe osato cimentarsi nella creazione di un dizionario tolstojano, che invece adesso sarà possibile”, afferma Vladimir Tolstoj, consulente del presidente russo per la Cultura, nonché discendente dello scrittore. “Ancora non siamo pienamente consapevoli delle ripercussioni di tutto ciò che è stato fatto e ancora viene fatto”.

Tolstoj ideologo di internet

Tolstoj sapeva quali erano le forze che tenevano coeso il mondo. In un episodio di Guerra e Pace Pierre ha un sogno: “Questo mappamondo era un globo vivo (…) Tutta la superficie del globo era fatta di gocce strettamente coese tra loro. E tutte queste gocce si muovevano, si spostavano; e ora da molte divenivano una sola, ora da una si suddividevano in molte”. Sembra una descrizione metaforica della moderna società della Rete.

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