"Quella statua è troppo nuda": a San Pietroburgo si copre il David

Una copia del David di Michelangelo eretta vicino all'Ermitage di San Pietroburgo.

Una copia del David di Michelangelo eretta vicino all'Ermitage di San Pietroburgo.

: Peter Kovalev/TASS
“Censurata” una copia del capolavoro di Michelangelo, eretta nella capitale del nord per una mostra: “Corrompe le anime dei più piccoli”. Ma non è la prima volta che in Russia si "vestono" i monumenti

"Troppo nudo" per stare al centro di una piazza. Nel mese di luglio gli organizzatori della mostra su Michelangelo hanno eretto una copia della statua del David sulla Via Kirochnaya, a San Pietroburgo. Ad alcuni visitatori è sembrato che “quel gigante nudo corrompesse le anime dei più piccoli”. E così è stato deciso di coprirlo.

L’idea di vestire i monumenti non è affatto nuova in Russia. Per esempio, la statua di Apollo situata all’interno del Teatro Bolshoj di Mosca è stata coperta nel 2011 con una foglia di fico e sul vecchio Arbat al monumento dedicato al grande poeta Aleksandr Pushkin nel 2012 è stato messo un passamontagna. Qualche volta statue e monumenti vengono vestiti solo per goliardia, altre in segno di protesta. Ma succede che lo si faccia anche per bigottismo.

Scherzi goliardici e proteste

Tuttavia, più spesso lo si fa per goliardia. Per gli studenti di Ekaterinburg (a 1.416 km da Mosca) è ormai una tradizione festeggiare la fine della scuola vestendo con la toga i monumenti eretti ai leader comunisti Kirov e Sverdlov. Per ironia della sorte, mentre erano in vita, questi due rivoluzionari non si erano mai laureati: Kirov aveva finito l’istituto e Sverdlov era un autodidatta.

L’imperatore Pietro il Grande, pur avendo creato la flotta russa, non aveva mai portato la maglia a righe, tipica della divisa della Marina, ma a Petrozavodsk (a 700 km da Mosca) ignoti burloni hanno abbigliato così la statua dello zar. A Irkutsk (4.200 km da Mosca) gli abitanti hanno infilato delle manopole sulle zampe del leggendario animale, per metà tigre e per metà zibellino, simbolo della città. Anche a Salekhard (a 1.934 km da Mosca) le autorità locali si sono divertite a vestire la statua del mammut con il costume di Nonno Gelo, il Babbo Natale russo.

Un mammut "vestito" nella città siberiana di Salekhard. Fonte: Andrej Tkachev/TASSUn mammut "vestito" nella città siberiana di Salekhard. Fonte: Andrej Tkachev/TASS

Indumenti come forma di protesta

Talvolta però i monumenti vengono vestiti per dare una scossa alle autorità. “Queste azioni suscitano clamore, e nel nostro caso si è trattato di un gesto necessario”, dice nell’intervista a Rbth Vladislav Gultyaev, artista e performer di Krasnoyarsk (a 3.350 km da Mosca). Nel mese di giugno Gultyaev ha coperto con la maschera dell’ossigeno almeno una decina di statue in tutta la città, per attirare l’attenzione sulla disastrosa situazione ambientale. Ma quando nel 2012 le componenti della band delle Pussy Riot hanno inscenato una preghiera punk in una chiesa con il capo coperto da passamontagna colorati, cantando una canzone contro il potere, e sono state per questo arrestate, gli abitanti della capitale hanno organizzato il flash mob “Trasformiamo Mosca nella città dei passamontagna” a sostegno delle imputate e hanno coperto con delle maschere le statue erette al poeta Pushkin e a sua moglie.

La statua dedicata al poeta Aleksandr Pushkin e a sua moglie Natalia Goncharova. Fonte: Tatyana Romanova/RIA NovostiLa statua dedicata al poeta Aleksandr Pushkin e a sua moglie Natalia Goncharova. Fonte: Tatyana Romanova/RIA Novosti

Una morale di stampo vittoriano

Di solito i monumenti vengono svestiti molto rapidamente: la polizia prontamente li denuda dopo che è stata inscenata la provocazione, sempre che l’iniziativa non provenga dall’”alto”, come è accaduto con l’Apollo del Bolshoj. Dopo la ricostruzione del teatro nel 2011 il suo inguine è stato coperto da una foglia di fico. Il web è stato allora sommerso da una serie di commenti sarcastici. Si è citato il David del museo di Londra che in epoca vittoriana era stato fatto coprire con una foglia di fico, appositamente realizzata per l’occasione, prima della visita di un gruppo di nobili dame. Si è fatto notare anche che sulla banconota da cento rubli è proprio raffigurato un Apollo senza veli.

Come è apparso chiaro quest’anno a luglio, è emblematico che sia stato portato come esempio il caso del David. A San Pietroburgo in occasione della mostra “Michelangelo - La creazione del mondo” è stata collocata davanti all’ingresso di una chiesa una copia perfetta del David scolpito da Michelangelo. Purtroppo, la bellezza classica della statua è apparsa troppo esplicita ad alcuni cittadini russi. Una donna, che ne è rimasta sconvolta, si è rivolta a un difensore civico dei diritti dei bambini di San Pietroburgo. “Come è stato possibile collocare un uomo senza mutande nel centro di San Pietroburgo e perdipiù nei pressi di una scuola e di una chiesa?”, ha protestato la donna. Il sostegno dato alla mostra proprio dalla scuola e dalla chiesa non ha turbato affatto questa paladina della morale.

Simferopoli, Crimea. Fonte: Maks Vetrov/RIA NovostiSimferopoli, Crimea. Fonte: Maks Vetrov/RIA Novosti

Ora toccherà ai pietroburghesi decidere quale sarà la sorte della sventurata statua: gli organizzatori hanno lanciato l’iniziativa “Vesti David”. I residenti possono inviare per posta le loro proposte su quale tipo di vestiti farebbero indossare alla scultura. “Credo che un burka sarebbe perfetto!” si ironizza con amarezza in una lettera. “Propongo di fargli indossare un costume da giullare, con tutti i campanellini. Così l’effetto trash è assicurato”, si scherza in un’altra lettera. C’è chi esorta a coprire l’inguine del David con la denuncia che è stata inviata, chi ad avvolgere il David in una tunica, a infilargli delle mutande, una camicia ricamata, un costume da Jedi o a travestirlo da Pietro il Grande. Hanno già inviato le loro proposte 200 cittadini. La maggior parte di loro, tuttavia, suggerisce di far prevalere il buon senso e di non cedere al bigottismo per non consentire a Golia di prevalere su David. Maksim Volkov, organizzatore della mostra, auspica questa via d’uscita. “Ma se non sarà così - aggiunge -, cercheremo delle soluzioni artistiche per coprire la statua che arricchiscano questo capolavoro di nuovi significati”.

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