Nel 2014 sono stati spesi 320 milioni di dollari in medicine contro l’Hiv.
Getty ImagesNegli ultimi dieci anni il numero di casi di HIV in Russia è raddoppiato. Lo dicono i dati di Rospotrebnadzor, il servizio federale a difesa dei consumatori e del benessere. Al giorno d’oggi si contano 986.657 portatori del virus, mentre altre 600.000 persone sono tenute sotto controllo dai medici. Circa 220.000 persone stanno attualmente portando avanti delle cure.
La zona con più contagi risulta Irkutsk, vicino al Lago Bajkal. Seguita dalle regioni di Sverdlovsk, negli Urali, e Samara, a sud-ovest del Paese.
Gli aiuti statali
Dal 2001 i soldi investiti nella lotta contro l’Hiv sono aumentati di sei volte, passando da 47 milioni di dollari a 296 milioni. Nel 2014 sono stati spesi 320 milioni di dollari in medicine contro l’Hiv. Quest’anno invece la cifra è stata ridotta fino a 258 milioni di dollari. Così come ha fatto sapere il Ministro della Salute Veronika Skvortsova, nel 2016 verranno incrementati i finanziamenti dei programmi di lotta all’Aids fino a 302 milioni di dollari.
Sono diversi inoltre i siti internet realizzati da organizzazioni pubbliche dedicati a come prevenire e combattere il virus. Su queste pagine si trovano forum di discussione e campagne pubblicitarie.
Le medicine
La corporazione statale Rostec ha preso l’iniziativa di iniziare a produrre medicine contro l’Hiv a livello nazionale. Una suddivisione della compagnia sta sviluppando un programma per coprire, entro il 2020, il 30% della richiesta nazionale. Il Ministero della Salute spende circa 260 milioni di dollari all’anno nell’acquisto di medicinali dall’estero.
Attualmente i rimedi russi vengono ben poco utilizzati poiché alcuni di essi si trovano ancora in fase sperimentale, mentre altri hanno ricevuto feedback negativi da parte dei pazienti. La maggior parte dei medicinali utilizzati nel Paese sono di origine indiana o cinese.
La prevenzione
In Russia non esiste ancora un programma nazionale di prevenzione contro l’Hiv. Di recente il deputato della Duma Magomed Selimjanov ha avanzato un progetto di legge per obbligare i cittadini a farsi le analisi dell’Hiv prima di sposarsi. La proposta ha suscitato diverse polemiche. Questa legge è in vigore in Cecenia già dal 2011.
La cura per i pazienti
Secondo la legge, i portatori del virus dell'Hiv non hanno il diritto di lavorare in istituzioni mediche che abbiano a che fare con l’Hiv, nei laboratori di analisi e nell’ambito della ricerca scientifica legata a questo virus. Inoltre sono stati registrati casi in cui lavoratori sono stati espulsi dalla propria azienda poiché portatori del virus. Le discriminazioni maggiori si contano nelle zone rurali. Il problema principale è l’accesso alla sanità, poiché i pazienti soffrono di un trattamento discriminatorio nelle istituzioni mediche non specializzate.
L’Hiv e gli stranieri
Secondo la legge vigente, gli stranieri portatori di Hiv vengono espulsi dal Paese. Nel momento in cui viene fatta richiesta di residenza temporanea o permanente è infatti necessario presentare gli esami dell’Hiv, senza i quali non sarà possibile ottenere i documenti.
Tuttavia nel 2006 il Tribunale Costituzionale ha stabilito che ogni caso dovrebbe essere trattato singolarmente, tenendo conto della situazione di ogni singola persona.
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