Il primo ministro della Repubblica cecena Ramzan Kadyrov.
: Ramil Sitdikov/RIA NovostiRamzan Kadyrov è al potere in Cecenia dal 2007 e negli anni ha conquistato la fama di essere una delle figure più controverse del potere russo. La sua nomea ha travalicato anche i confini della Repubblica cecena grazie ai ripetuti attestati di fedeltà a Putin, alle critiche feroci contro gli attivisti dell’opposizione (dei “figli di Satana” secondo Kadyrov) e alla sua aspra retorica antioccidentale. Il 28 novembre Kadyrov ha concesso un’intervista all’agenzia russa Tass e Rbth ha sintetizzato i contenuti delle sue dichiarazioni.
1. Stati Uniti ed Europa
Parlando dei nemici della Russia, Kadyrov ha dichiarato che “L’Isis e Al Qaeda hanno la stessa paternità”, con una chiara allusione all’Occidente. “Il sogno degli Stati Uniti e dell’Europa è quello di minare il nostro Stato. Se fosse per loro, trasformerebbero la Russia in un’altra Aleppo”, ha detto il primo ministro ceceno.
Kadyrov ritiene che gli sforzi dell’Occidente contro la Russia (vale a dire le sanzioni nei suoi confronti) non sortiranno alcun effetto e che sarà lo stesso Occidente a chiedere aiuto alla Russia. Per il momento, a suo avviso, gli Usa e l’Europa continuano a restare nemici della Russia e quindi anche suoi personali nemici. “E io non ho nemici! Sono l’uomo più pacifico della terra”, afferma Kadyrov.
2. L’opposizione
Sugli attivisti dell’opposizione all’interno della Russia Kadyrov si esprime con disprezzo: “È gente senza vergogna, senza alcun senso dell’onore e della patria che non fa altro che blaterare”. Il premier ceceno è convinto che gli oppositori sarebbero pronti a vendere l’interesse dello Stato “per trenta monete d’argento”, ottenendo finanziamenti all’estero. Secondo Kadyrov, le elezioni parlamentari del 18 novembre hanno dimostrato che l’opposizione non ha nessun seguito presso la popolazione e che nemmeno in Cecenia questi “parolai” hanno ottenuto “le percentuali di voto che si aspettavano”.
3. L’omicidio di Nemtsov
Nell’intervista concessa alla Tass Kadyrov ha ribadito di non avere alcun rapporto con l’omicidio di Boris Nemtsov, il leader dell’opposizione russa, ucciso a colpi di arma da fuoco il 27 febbraio 2015. In precedenza i media avevano accreditato la versione secondo cui l’omicidio di Nemtsov avrebbe avuto dei legami con i combattenti dell’ex battaglione ceceno “Sever” e con Kadyrov.
“Non c’è assolutamente niente che mi leghi a Nemtsov. Non è mai stato né un mio nemico personale, né mio amico. Le nostre strade non si sono mai incrociate”Secondo la sua versione, dietro l’omicidio di Nemtsov ci sarebbero i suoi “amici” (ossia attivisti dei gruppi dell’opposizione) che hanno voluto sbarazzarsi di Nemtsov e al tempo stesso incastrare Kadyrov.
4. La morte dei soldati russi
A Kadyrov viene attribuita l’affermazione di “aver ucciso il suo primo russo a 16 anni” (durante la prima guerra cecena del 1994-1996 Kadyrov aveva combattuto a fianco del padre Akhmad-Khadzi contro le truppe federali russe). Ad attribuire tale affermazione a Kadyrov era stata nel 2006 la giornalista Yulia Latynina.
Kadyrov non ha mai ammesso di averla pronunciata e l’ha ribadito ancora una volta nell’intervista rilasciata alla Tass: “Si tratta di una disgustosa menzogna!” ha detto. Il premier ceceno ammette di aver davvero combattuto insieme al padre durante la prima campagna cecena, ma non di aver ucciso dei russi, bensì di aver agevolato col suo intervento la liberazione dei federali prigionieri. “Che sia maledetto se non dico la verità! Non ho niente da nascondere. Lo ripeto, ho seguito mio padre in guerra e lui ha salvato la vita a molti militari”, ha dichiarato Kadyrov.
Uno degli ultimi scandali che hanno travolto Kadyrov riguarda la vicenda di combattimenti senza regole in cui erano coinvolti anche dei ragazzini (ossia i figli di Kadyrov) che a Grozny avevano formato l’associazione “Akhmad”. Il pugile russo Fedor Emelyanenko, quattro volte campione mondiale di kickboxing, aveva condannato questi “combattimenti tra ragazzini” e Kadyrov e i suoi alleati avevano rilasciato aspre dichiarazioni nei suoi confronti, mentre la figlia di Emelyanenko era stata oggetto di una violenta aggressione a Mosca ad opera di sconosciuti.
Ramzan Kadyrov in precedenza aveva criticato duramente l’aggressione contro la figlia di Emelyanenko, ma Kadyrov è convinto che lo scandalo dei “combattimenti tra ragazzini” sia esploso a causa sua. “Era stato nominato allenatore dei ragazzi e doveva sapere quando fermare un combattimento e come evitare che qualcuno si facesse male. Tutti sono rimasti soddisfatti a eccezione di Fedor”, ha dichiarato Kadyrov.
6. L’islam
Kadyrov sostiene di essere un musulmano osservante con una fede profonda. Quando gli viene chiesto come mai in Cecenia il numero delle moschee continui a crescere in misura esponenziale, mentre continuano a sussistere gravi problemi nel campo della Sanità (come osserva il corrispondente della Tass la percentuale nel Paese è di un medico ogni 140 abitanti; l’indicatore peggiore all’interno della Russia), Kadyrov replica convinto che “quando c’è la fede, tutto il resto si aggiusta”.
“Io mi curo con il Corano. Quando mi fa male anche solo un dito recito una preghiera”
Racconta inoltre di casi di guarigione miracolosa di malati affetti da patologie oncologiche, avvenuti grazie alla lettura del Corano. “Con questo non voglio dire che non si debba promuovere lo sviluppo della medicina tradizionale”, precisa Kadyrov. A suo giudizio la Cecenia s’impegna attivamente per tutelare la salute dei suoi cittadini, ma non va trascurata l’importanza della parola di Allah.
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