Il ministro russo degli Esteri Sergej Lavrov, a destra, insieme al Segretario di Stato americano John Kerry
Ramil Sitdikov / RIA Novosti“Siamo riusciti a raggiungere una tregua a livello nazionale. Il nostro obiettivo è ottenerla nell’arco di una settimana”. Lo ha annunciato il segretario di Stato americano John Kerry durante la conferenza stampa al termine dell’incontro del gruppo internazionale di sostegno alla Siria, riunitosi a Monaco. Il gruppo, composto da Usa, Russia, UE, Turchia, Iran e Arabia Saudita ha organizzato un incontro nel tentativo di riaccendere i colloqui di pace. Fra le tematiche principali c’è stata l’offensiva lanciata sopra la città di Aleppo da parte dell’esercito siriano con l’appoggio aereo della Russia.
In mattinata però è arrivata la risposta delle opposizioni siriane che rifiutano la proposta del cessate il fuoco. “Nessun accordo è possibile fino a quando rimarrà in carica Assad”, ha detto Riad Hijab, presidente dell’Alto consiglio dell'opposizione siriana, la delegazione incaricata di condurre i colloqui mediati dall'Onu con il governo di Damasco.
Secondo quanto riportano le agenzie russe, prima dell’annuncio di Kerry, la portavoce del Ministero russo degli Esteri, Maria Zakharova, aveva comunicato che la riunione era terminata dopo diverse ore di negoziati. Da parte sua, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha specificato che la trague è tra il regime del Presidente Bashar al Assad e l’opposizione.
Mercoledì scorso Lavrov e Kerry avevano affrontato per telefono la necessità di raggiungere il prima possibile il cessate il fuoco.
“Gli interlocutori hanno dimostrato una posizione comune sulla necessità di ottenere il prima possibile il cessate il fuoco in Siria - riporta un comunicato -, garantendo gli aiuti umanitari alla popolazione”. La settimana scorsa, erano state accordate le operazioni di aiuto umanitario via terra e via cielo.
Dopo la riunione di Monaco, Kerry ha riconosciuto che non è possibile garantire il cessate il fuoco in Siria senza cooperare con la Russia. “Ci siamo trovati d’accordo sul fatto che è impossibile arrivare a una tregua e somministrare aiuti umanitari senza che tutti i membri cooperino con la Russia”, ha detto Kerry.
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