Brexit, le ricadute per l’economia russa

Con un referendum la Gran Bretagna ha scelto di dire addio all’Unione Europea. E gli economisti si interrogano sulle conseguenze per l’economia.

Con un referendum la Gran Bretagna ha scelto di dire addio all’Unione Europea. E gli economisti si interrogano sulle conseguenze per l’economia.

: Reuters
Cosa aspettarsi dall’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea e quali conseguenze ci saranno per Mosca?

Dalla caduta dei prezzi del petrolio al possibile sollevamento delle sanzioni contro Mosca. Quali scenari si potrebbero delineare per l’economia russa dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea?

1 Caduta dei prezzi del petrolio

Dopo la diffusione dei risultati del referendum in Gran Bretagna, il prezzo del petrolio è caduto di oltre il 5%, raggiungendo i 47,77 dollari al barile. “I protagonisti del mercato sperano in una riduzione considerevole della domanda di greggio a seguito del rallentamento delle principali economie europee nell’ambito della rottura dei vincoli economici e dell’instabilità dei mercati finanziari”, ha spiegato l’esperto di finanza Timur Nigmatullin.

L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea comporterà una flessione del commercio. “Il Paese obbedisce attualmente a un regime commerciale stabilito dall’Ue. In questo modo, se la Gran Bretagna abbandona la Ue, essa dovrà definire un nuovo regolamento commerciale nell’ambito dell’Omc”, commenta a Rbth il consigliere della rappresentanza permanente della Federazione Russa all’ONU, Igor Kupalov. 

“Se la Gran Bretagna abbandona l’Ue, si volterà pagina. Non ci sono accordi né regolamenti su tariffe e imposte”, ha dichiarato Keith Rockwell, direttore della Divisione di Informazione e Relazioni esterne dell’Omc durante un’intervista con dei giornalisti russi a Ginevra.  

2 L’uscita delle imprese dalla Borsa di Londra

Le più grandi imprese russe normalmente investono le proprie azioni nella Borsa di Londra. “Dopo la Brexit, alcune imprese potrebbero ritirarle”, sostiene Nigmatullin. Fra queste risulta il colosso russo del petrolio Rosneft. Nel 2016 il governo ha deciso di vendere al mercato il 19% delle azioni di Rosneft, anche se l’acquirente si basa sempre sul valore pubblico della compagnia. Vista la situazione, la compagnia potrebbe decidere o posticipare la vendita delle azioni, o abbandonare completamente la Borsa. 

Per via della Brexit, il valore delle imprese russe potrebbe cadere del 10%, così come ha dichiarato Herman Gref, direttore di Sberbank. Oltre a Rosneft, il governo non esclude la possibilità di vendere un pacchetto di azioni della compagnia Alrosa, specializzata nell’estrazione di diamanti: anche questa compagnia è attiva nella Borsa di Londra. 

3 La riduzione degli indici  

Dopo l’annuncio dei risultati del referendum in Gran Bretagna, i mercati del 24 giugno nella Borsa di Mosca hanno aperto con una riduzione delle quote più importanti per il mercato russo, tra cui quella dell’indice RTS, caduto di oltre il 5%. 

In questo modo, le azioni di Sberbank sono cadute del 10% e potrebbero continuare a cadere di un altro 10%, così come ha dichiarato Herman Gref a Bloomberg. “Nell’arco di due o tre settimane tutte le imprese russe perderanno tra il 5 e il 10% del proprio valore. Per questa ragione, nel governo russo nessuno ha accolto con positività l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea”, ha spiegato Gref. Secondo lui, la Russia è comunque interessata a mantenere l’unità della Ue come partner commerciale. 

4 Possibile alleggerimento delle sanzioni 

L’unica conseguenza positiva della Brexit per l’economia russa potrebbe essere il possibile allentamento delle sanzioni. In più occasioni la Gran Bretagna si è espressa a favore del mantenimento delle sanzioni imposte contro la Russia nel 2014 a seguito della crisi ucraina. 

Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, le sanzioni contro la Russia potrebbero attenuarsi, ha scritto su Twitter il sindaco di Mosca, Sergej Sobyanin. “Senza la Gran Bretagna nella Ue, nessuno difenderà in maniera così dura le sanzioni contro di noi”, ha scritto. 

Dal canto suo, il segretario di Stato degli Affari Esteri della Gran Bretagna, Philip Hammond, ha esortato i Paesi della Ue a mantenere le sanzioni contro la Russia. Senza dubbio, secondo Hammond, l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue potrebbe comportare un allentamento delle sanzioni. Ad ogni modo non è stato dimostrato che l’alleggerimento delle sanzioni avrebbe conseguenze positive sull’economia russa.

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