Operaio al lavoro davanti alle tubature di un gasdotto.
Getty Images1 A gennaio la Banca centrale russa ha ridotto il tasso di riferimento dal 17% (picco raggiunto nel corso del 2014, nel tentativo di contrastare il crollo del rublo) al 15%. Nell'arco dei tre mesi successivi, l'ente diretto da Elvira Nabiullina ha operato altri tagli arrivando al 12,5%. Ad agosto il tasso è stato ridotto all'11%, livello che è rimasto fermo in questi mesi.
2 La Russia ha annunciato il nuovo progetto del gasdotto "Turkish stream". Dopo aver rinunciato alla fine del 2014 a "South Stream", che avrebbe dovuto collegare la Federazione (attraverso il Mar Nero) all'Europa Meridionale, Mosca ha trovato una variante per rifornire di gas il Vecchio Continente, bypassando l'Ucraina. Nel gennaio di quest'anno è stato annunciato il nuovogasdotto, ma già in primavera le trattative con Ankara si sono arenate. La mancanza di passi in avanti nel progetto ha costretto la Russia a cercare un'alternativa, il "North Stream 2". Alla fine di novembre, a causa dell'abbatimento del jet russo Su-24, il progetto del "Turkish stream" è stato di fatto congelato.
3 Ad agosto è entrato in vigore in Russia il decreto che sancisce la distruzione dei prodotti sanzionati (come ortaggi, formaggi e carne), firmato in precedenza dal Presidente Vladimir Putin. Si è cominciato ad accumulare e bruciare le merci che, malgrado il divieto, erano entrate illegalmente nel territorio nazionale. Una delle motivazioni è stata la tutela della salute dei consumatori poiché i prodotti contrabbandati non erano accompagnati dai certificati necessari.
Le azioni delle autorità hanno suscitato proteste: 250mila cittadini hanno firmato una petizione in cui veniva chiesta l'abrogazione del decreto che però è tuttora in vigore. Alla fine di novembre è stata stimata la distruzione di 787,4 tonnellate di beni alimentari. Secondo il Servizio federale russo per la sorveglianza veterinaria e fitosanitaria tale metodo è ritenuto il più efficace nella lotta alla contraffazione. In alcune regioni i tentativi d'introdurre illegalmente i prodotti si sono ridotti dell'80%.
4 L'oro nero non rimpinguerà più il bilancio. La forte volatilità dei prezzi petroliferi ha costretto il governo a rinunciare alla consueta pianificazione triennale e ad adottare un piano annuale. Alla fine di agosto le quotazioni petrolifere mondiali da cui dipende il prezzo dell'Urals, il petrolio da esportazione russo, hanno toccato i minimi da sei anni. Il prezzo del Brent è sceso bruscamente a 42,51 dollari al barile e quello del Wti a 37,75. Per il bilancio russo, le cui entrate sono costituite al 50% da prodotti petroliferi, una differenza di 10-20 dollari ha un peso significativo.
5 A ottobre si è conclusa la storia di Transaero, seconda compagnia aerea del Paese, la cui comparsa negli anni '90 aveva segnato l'inizio di una vera concorrenza nel settore del trasporto aereo civile. La causa del crack è stata l'adozione di una strategia di crescita molto aggresssiva (anche attraverso dumping sui prezzi), seguita dalla crisi finanziaria che ha provocato una riduzione del flusso di passeggeri, mentre i creditori si sono mostrati meno pazienti.
Al momento in cui è stata dichiarata la bancarotta, il debito era stimato in 260 miliardi di rubli (3,3 miliardi di euro, ai prezzi attuali). L'uscita dal mercato di un importante attore del settore ha avuto ripercussioni negative sulla mobilità dei russi e ha determinato un aumento del prezzo dei biglietti. Alcune compagnie private potranno ora imporsi nel settore, anche se il maggiore beneficiario dovrebbe essere la compagnia di bandiera Aeroflot.
L'articolo è stato pubblicato sulla versione cartacea di Rbth del 17 dicembre 2015
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