Gli Urali sono ricchissimi di pietre preziose: ecco quali vengono estratte (FOTO)

Smeraldo proveniente dalla miniera del villaggio di Malysheva

Smeraldo proveniente dalla miniera del villaggio di Malysheva

Donat Sorokin/TASS
Sui monti che convenzionalmente dividono l’Europa dall’Asia c’è una stretta fascia di terra dove si trovano in grande quantità giacimenti di oro, argento e gemme di ogni tipo e colore

Il fiume Rezh scorre nella Oblast di Sverdlovsk. Lungo il suo corso sorge la omonima città che conta circa 36 mila abitanti

La natura è stata generosa con gli Urali: qui ci sono oro, argento e giacimenti di pietre preziose. Da nessun’altra parte del mondo c’è una tale concentrazione di giacimenti di gemme di una qualità così eccellente come a Murzinka, nella zona di Murzin-Aduj.

Uno smeraldo di particolare valore rinvenuto nella miniera Mariinskij

La “Striscia delle pietre preziose degli Urali” (in russo: “Самоцветная полоса Урала”; “Samotvétnaja polosá Urála”) si estende per 100 km lungo il versante orientale dei Monti Urali. Occupa lo spazio tra i fiumi Nejva, Rezh e Aduj. Gli scopritori dei giacimenti sono considerati i fratelli industriali Dmitrij e Mikhail Tumashev, che nel 1668 trovarono vicino al forte Murzinskij (a circa 120 km da Ekaterinburg) pietre colorate e minerale di rame. Riferirono le loro scoperte a Mosca, ricevendo una ricompensa. Quindi, nel 1700, Pietro il Grande emanò il decreto “Sulla libertà mineraria”, che consentiva a chiunque di cercare pietre preziose. Da qui iniziò la “corsa all’oro”, o meglio la “corsa alle gemme”.

Una gemma di alessandrite trovata alla miniera del villaggio di Malysheva. L’alessandrite è una rara varietà di crisoberillo, che presenta frequentemente cangianza, mostrando colore rosso se illuminata con luce artificiale e colore verde quando illuminata con luce naturale

I residenti locali iniziarono a trovare in queste zone ametiste, topazi, berilli e smeraldi. Nel 1900, vicino al villaggio di Lipovoe, un contadino scavò per caso delle tormaline, cosa che fece scalpore. Il mineralista Aleksandr Fersman scrisse che nessun’altra pietra al mondo poteva essere paragonata a queste tormaline quanto a bellezza e tonalità.

Il Museo di Mineralogia “Fersman” di Mosca

I campioni di pietre degli Urali si possono vedere nei musei mineralogici del villaggio di Murzinka e della città di Rezh. Alcuni reperti sono custoditi anche nel Museo delle Gemme di Mosca, come il gigantesco topazio Pobeda, che pesa ben 43,6 kg.

Il topazio “Pobeda” pesa ben 43,6 chili. Il suo nome significa “Vittoria” in russo e gli fu dato perché trovato nel 1985, quando ricorrevano i quarant’anni dalla vittoria dell’Urss nella Seconda guerra mondiale

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In epoca sovietica le miniere furono nazionalizzate. Oggi qui vengono estratti principalmente smeraldi (anche nel famoso giacimento del villaggio di Malysheva) e le miniere rimanenti sono considerate esaurite o non redditizie.

Alcune preziose gemme degli Urali al Museo di Mineralogia “Fersman”

Oggi lungo il percorso della “Striscia delle pietre preziose” si incontrano sia turisti che cacciatori di minerali. E spesso sono fortunati e trovano qualcosa!

Alessandrite degli Urali. Il nome al minerale fu dato nel 1834 in onore del futuro zar di Russia Alessandro II, al quale la prima gemma rinvenuta fu donata in occasione del suo sedicesimo compleanno

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