Cinque fatti sorprendenti sui villaggi russi alle Svalbard

Stefan Auth/Global Look Press
La sovranità su questo arcipelago è norvegese, ma grazie a un trattato del 1920 anche altri Paesi possono sfruttare le sue risorse. Qui è ancora attivo l’insediamento minerario russo di Barentsburg, e ci sono altre due località fantasma ex sovietiche molto amate dai turisti

L’Isola di Spitsbergen appartiene alla Norvegia, ma ha uno status politico speciale. Secondo il Trattato delle Svalbard (o delle Spitzberg; come all’epoca erano note le isole dell’arcipelago), risalente al 1920, ogni Stato parte del trattato (e sono 46, tra cui l’Italia) ha il diritto di condurre attività economiche sull’arcipelago su un piano di parità con i norvegesi e di viverci. Tuttavia, ora solo la Russia continua a sfruttare questo diritto.

L’Unione Sovietica possedeva tre insediamenti a Spitsbergen, ma oggi due sono abbandonati e solo uno, Barentsburg, rimane attivo. Qui vivono circa 400 persone, quasi tutte impiegate nell’estrazione del carbone o nel settore dei servizi, e la loro vita è piena di regole e fatti strani…

1 / È vietato nascere e morire alle Svalbard

Il fatto è che sull’arcipelago c’è un solo ospedale, che non dispone delle attrezzature necessarie per il parto. Per questo motivo, alle donne incinte viene consigliato di lasciare l’isola qualche mese prima del parto, per la loro sicurezza. In seguito potranno tornare. 

La morte è un po’ diversa qui. Sul territorio dell’arcipelago vige una legge che vieta la sepoltura nel terreno. A causa del permafrost, i corpi si mummifica anziché decomporsi. Questo è pericoloso perché attira i predatori.

2 / I gatti sono proibiti

Nel 1992 l’arcipelago ha approvato una legge che vieta ai residenti di possedere gatti. Questo per proteggere la popolazione locale di uccelli, alcuni dei quali sono endemici, cioè vivono solo qui. 

Tuttavia, nonostante il divieto, a Spitsbergen vivevano ancora quattro gatti di nome Kesha, Ryzhij, Mila e Njura. Il gatto Kesha si distingueva dagli altri: combatteva con le volpi, cacciava i roditori, ma al contrario non toccava gli uccelli. Purtroppo è morto nel 2021 all’età di 12 anni.

3 / Qui si trova il monumento più settentrionale a Lenin  

Ufficialmente, questo monumento è la statua più settentrionale del leader della Rivoluzione bolscevica. Si trova nell’insediamento sovietico abbandonato di Pyramida, un tempo il più grande insediamento russo alle Svalbard. Dopo essere stato dismesso, le infrastrutture sono rimaste. Ora solo i turisti vengono portati a vedere l’insediamento fantasma e il Lenin più settentrionale, e non c’è nessun’altra attività, tranne l’hotel, che costa 187 euro a notte…

4 / Quasi tutti possono vivere nell’arcipelago senza visto

Nel 1920 è stato firmato a Parigi il già citato trattato (attivo dal 1925) in base al quale la Norvegia ha la piena sovranità su Spitsbergen, ma con una serie di condizioni. Le isole sono una zona esente da visti e non fanno parte dell’accordo di Schengen, quindi i residenti di oltre 40 Paesi che hanno firmato il trattato possono visitarle. Sia i russi che coloro che vogliono visitare la “piccola Russia norvegese” non hanno bisogno di un visto.

5 / I residenti sono obbligati a portare le armi

Naturalmente, non dappertutto. Ad esempio, nei villaggi è vietato avere armi a tracolla, ma se qualcuno esce dagli insediamenti deve portare con sé un fucile da caccia. Queste misure di sicurezza contribuiscono a ridurre le morti dovute agli attacchi degli animali selvatici, in particolare degli orsi polari. Si consiglia inoltre a tutti di portare con sé dei razzi per indicare la propria posizione in caso di smarrimento e per spaventare i predatori.


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