La costruzione della metropolitana di Mosca proseguì persino durante la Seconda guerra mondiale. La stazione “Avtozavodskaja”, che fino al 1956 si chiamava “Zavod imeni Stalina”, fu inaugurata nel 1943.
Il laboratorio di arte musiva di Frolov lavorava per la metropolitana già da prima della guerra. I suoi mosaici, creati negli anni precedenti al conflitto, oggi si possono vedere nelle stazioni “Majakovskaja” e “Novokuznezkaja”.
Tuttavia, l’8 settembre 1941 Leningrado fu assediata dai nazisti. Gradualmente, la città fu presa nella morsa della fame e del freddo, i rifornimenti diventarono praticamente impossibili.
Molti colleghi dell’artista preferirono la via dell’evacuazione, ma Frolov decise di restare. Da solo, nelle stanze non riscaldate dell’Accademia di Belle Arti, sotto i frequenti bombardamenti nazisti, continuò a comporre i mosaici per la stazione “Avtozavodskaja” che esaltavano l’eroismo dei sovietici.
Riuscì miracolosamente a spedire i suoi lavori a Mosca, ma egli stesso non sopravvisse all’inverno del 1942 e fu sepolto a Leningrado, nella fossa comune dei docenti dell’Accademia di Belle Arti.
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