Il covid affossa i viaggi all’estero per i russi, ma i voli interni ora hanno prezzi più convenienti

Ufficio stampa
Ecco come la pandemia ha cambiato la mappa del turismo invernale nella Federazione

Come previsto, la pandemia di covid-19 ha cambiato la mappa del turismo invernale dei russi: basta osservare i dati di Biletix, un popolare sito di vendita di biglietti aerei, ripresi dall’agenzia Ria Novosti.

Se a gennaio-febbraio 2020 i soggiorni all'estero hanno rappresentato il 30,7% delle destinazioni scelte dai clienti di questa piattaforma, quest’anno il tasso non supera il 5,3%. I flussi si sono infatti concentrati sul turismo interno, con un significativo impatto sui prezzi: la tariffa media per un volo nazionale è scesa da 9.147 rubli a 6.521 rubli (da 100 a 71 euro circa), cioè una diminuzione del 29%, mentre la tariffa media per un volo internazionale è aumentata del 22%, passando da 15.556 rubli a 18.984 rubli (da 170 a 207 euro circa).

Per quanto riguarda le destinazioni interne preferite dai russi, in vetta alla classifica spicca Sochi: il 29% dei biglietti acquistati su Biletix in questo periodo ha come destinazione la popolare località costiera affacciata sul Mar Nero. Seguono Mosca (15%), San Pietroburgo (9%), Simferopoli (Crimea, 5%) e Kaliningrad (4%).

Fra le destinazioni estere ancora accessibili, i russi scelgono Istanbul (26% delle vendite internazionali), Yerevan (16%), Antalya (10%) e Dubai (9%).

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