Dall’India alla Russia in auto: “Vi racconto il più bel viaggio della mia vita”

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Meenakshi Sai, 47 anni, ha attraversato il Nepal, il Tibet e la Cina, percorrendo poi l’intera autostrada Transiberiana. Dopo due mesi di viaggio, è arrivata a San Pietroburgo, e ora racconta questa straordinaria esperienza

Dopo un viaggio di 52 giorni attraverso il Nepal, il Tibet, la Cina e l’intera Russia, un SUV Tata Hexa è arrivato a destinazione. Punto d’arrivo: San Pietroburgo. “È stato incredibile! Una delle esperienze più belle della mia vita”, dice Meenakshi Sai, 47 anni, pilota e viaggiatrice, a capo della spedizione.

"Quando siamo arrivati all'hotel ho pianto per la gioia e ho abbracciato tutti i componenti del team. Siamo corsi al bar e abbiamo stappato una bottiglia di champagne. Abbiamo festeggiato per tutta la notte visto che il giorno dopo non dovevamo guidare".

Insieme al fratello e ad altri sei membri dell'equipaggio, Meenakshi ha lasciato la città di Coimbatore, in India, il 6 agosto scorso e si è lanciata in un'avventura attraverso il Nepal, il Tibet e la Cina, percorrendo poi l'autostrada transiberiana che collega Vladivostok a San Pietroburgo. 

Questo, per Meenakshi, non è stato il primo viaggio su una così lunga distanza: nel 2017 aveva attraversato 26.800 km da Coimbatore a Londra in 72 giorni. Prossimo obiettivo? Percorrere nei prossimi anni tutte le principali autostrade del mondo!

Cugina di Narain Karthikeyan, il primo pilota indiano di Formula Uno, Meenakshi guida da quando aveva 15 anni. La sua famiglia si occupa di filatura e produce filati di cotone; possiede anche un resort nella città di Dindigul, nello stato federato del Tamil Nadu. 

"Ho viaggiato in 70 paesi - racconta -. Di solito affittiamo un’auto e guidiamo per vedere il più possibile. La mia famiglia e i miei amici mi hanno sempre sostenuto e non sono rimasti troppo sorpresi quando ho annunciato loro questo nuova viaggio, con destinazione finale San Pietroburgo".

Come ricorda Meenakshi, ci sono voluti circa tre mesi per sbrigare tutte le pratiche e organizzare il tour. Il più grande produttore indiano di auto, Tata Motors, ha sostenuto la spedizione e ha fornito due auto. 

Durante il tragitto, Meenakshi si è alternata alla guida con gli altri membri del team, composto da quattro uomini e quattro donne. Le difficoltà, ovviamente, non sono mancate: “La traversata del Tibet non è stata per niente facile - dice -, non c’erano strade asfaltate e il nostro veicolo non era adatto per quelle condizioni: un giorno abbiamo impiegato 8 ore per percorrere 35 km. Letteralmente a passo d'uomo!”.

Non meno complicata si è rivelata la parte russa: “La Transiberiana ha una sola corsia e non era facile sorpassare, soprattutto perché il nostro veicolo aveva il volante a destra”, ricorda Meenakshi. 

Nella città di Ufa, alcuni inconvenienti tecnici hanno costretto il team a portare la macchina dal meccanico. “Hanno lavorato 8 ore e non hanno voluto nemmeno un centesimo! Si sono rifiutati di prendere i soldi, sono stati estremamente gentili e disponibili!”, dice, precisando che la cosa più importante durante questi viaggi è pianificare bene le soste e guidare con prudenza.

Il team di Meenakshi ha impiegato 24 giorni per coprire la distanza che separa Vladivostok da San Pietroburgo. 

"La Russia è bellissima! Questa è stata la mia terza esperienza qui e mi piacerebbe molto tornarci - racconta -. Abbiamo conosciuto gente molto gentile, amichevole e disponibile. Sia l'India che la Russia sono orgogliose della propria cultura e del proprio patrimonio artistico… e hanno ragione!”.

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