Gli specialisti russi sono al lavoro da giorni per sviluppare un vaccino in grado di fermare il coronavirus. L’epidemia ha già fatto registrare più di 200 morti in Cina e 2.000 nuovi casi di infezione. Il 31 gennaio 2020, poi, sono emersi i primi due casi di contagio anche in Russia.
Così come ha annunciato Anna Popova, capo di Rospotrebnadzor, il Servizio Federale di Sorveglianza per la protezione dei diritti dei consumatori e il benessere umano, sono due gli istituti che hanno unito le forze per incontrare un vaccino.
“Lavorano entrambi seguendo alcuni algoritmi - ha spiegato Popova -, molti altri paesi del mondo lo stanno già facendo. Non è ancora stato indicato un termine per i risultati della ricerca. Al momento la cosa più importante è adottare misure preventive”.
Popova ha infatti sottolineato che la Russia sta facendo di tutto fermare la propagazione del virus ed evitare che entri nel paese.
Il nuovo primo ministro russo Mikhail Mishustin ha già ordinato la formazione di un gruppo di crisi che avrà il compito di prevenire casi di contagio nel paese; mentre il Direttore Medico di Salute ha chiesto agli ospedali di stare in allerta per una possibile affluenza di pazienti.
Il sindaco di Mosca Sergej Sobyanin ha fatto sapere che gli hotel e i luoghi frequentati dai turisti sono già al centro di un maggior controllo preventivo.
“Nel caso in cui si registrassero casi di infezione, verranno subito inviate squadre di medici per contenere il virus”, ha detto.
Nel frattempo le autorità municipali stanno convocando nuovi specialisti e recuperando materiali di protezione e contenimento, come respiratori, tute protettive e mascherine.
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