I cinque luoghi più pittoreschi dell’Isola di Sakhalin

Turismo
RUSSIA BEYOND
La natura incontaminata, le rocce a strapiombo, le baie silenziose… Qui, nella punta più estrema del paese, troverete un paradiso di quiete lontano dai percorsi turistici più frequentati

1/ La montagna della Rana Seduta

Una delle attrazioni naturali più popolari di Sakhalin si trova non lontano dal capoluogo dell'isola, nascosta nella profondità di una foresta, e può essere raggiunta a bordo di un bus urbano. Si tratta di una montagna i cui contorni assomigliano... a una rana seduta! Gli abitanti del posto e gli ufologi considerano questo territorio un luogo dagli strani poteri, oltre che una zona anomala...

Natalya, residente in un villaggio vicino, dice: "Non dovreste venire qui impreparati... Dagli anni '90, la rana è stata visitata da vari sensitivi e da gruppi di spedizioni ufologiche, e tutti dicono che qui si registra una strana e potente energia! Tutto ciò che si prende dalla natura, che sia acqua o una pianta, deve essere raccolto con estrema attenzione. Altrimenti gli spiriti malvagi si arrabbiano e vi priveranno di tutte queste ricchezze naturali. Ad esempio, prima di salire su quella montagna mi bagno sempre nel fiume… la volta che non l’ho fatto, il raccolto è stato molto scarso”.

2/ La Baia Tranquilla

Secondo il portale Russia.travel, la Baia Tranquilla è una delle cinque spiagge più belle della Russia. Può essere raggiunta in auto dalla capitale dell'isola Yuzhno-Sakhalinsk, guidando in direzione nord. Quando fa bel tempo, la baia è calma e tranquilla, il che giustifica pienamente il nome dato dal famoso esploratore Ivan Kruzenshtern. Ma anche in caso di maltempo, le sue imponenti scogliere proteggono la costa dalle forti raffiche di vento.

Gli amanti del turismo estremo possono scalare questa cima e ammirare il suggestivo panorama della baia, con la catena montuosa alle sue spalle, da un’altezza di oltre 200 metri. La cima fa parte del monte Duet, che gli abitanti locali hanno soprannominato Pushkin: se lo si guarda da un certo angolo della spiaggia, assomiglia al profilo del grande poeta!

3/ Le cascate di Klokovskij

Dirigendosi verso la Baia Tranquilla, lungo la costa orientale dell'isola, si può visitare una delle cascate più alte di Sakhalin. Per raggiungerla, dovrete scendere dalla strada principale e addentrarvi nel profondo del bosco a piedi. Lì troverete una piccola piattaforma di osservazione per i turisti, che offre una vista mozzafiato su una cascata a tre livelli di alta, alta quasi 50 metri.

Non bisogna però dimenticare che non sono solamente i turisti a far visita a questo luogo. Così come ricorda Aleksandr, un abitante di Sakhalin: "Una volta io e i miei amici abbiamo deciso di riposare un po' sullo spiazzo vicino alla cascata. Stavamo chiacchierando animatamente e tutto intorno si sentiva lo scroscio dell’acqua… e così non ci siamo accorti che nel frattempo si era avvicinato un cucciolo d’orso! Ci siamo spaventati a tal punto che le nostre grida lo hanno rispedito nella foresta. Ce ne siamo dovuti andare in fretta e furia per non incontrare sua madre".

4/ Le rocce dei Tre Fratelli 

Le rocce si trovano ad Aleksandrovsk-Sakhalinsky, in passato il porto principale dell'isola. Ci sono numerose leggende sull'origine delle rocce, ma la più popolare, proveniente dal popolo Nivkh, racconta di tre fratelli, le cui mogli non rispettarono il divieto loro imposto e andarono a vederli pescare… in quel momento, i tre fratelli si trasformarono in pietre. 

I Tre Fratelli si trovano ai piedi del monte Zhonkier, che può essere scalato passando attraverso un tunnel poco profondo scavato nella roccia.

Questi luoghi ottennero una grande popolarità grazie allo scrittore Anton Chekhov, che sbarcò sull'isola nel 1890, e successivamente scrisse un libro sulla vita dei detenuti (all'epoca, Sakhalin ospitava uno dei campi di lavoro forzati più grandi del paese) e dei residenti locali. 

Chekhov era solito godersi i tramonti in questo luogo e, lasciando l’isola, scrisse: “Ero in piedi, da solo, in poppa, e salutavo questo piccolo mondo cupo, protetto dal mare dai Tre Fratelli, che erano appena visibili e sembravano tre monaci neri nel buio".

5/ Il faro di Aniva

Questo maestoso faro fu progettato dall'ingegnere giapponese Shinobu Miura e costruito nel 1939. Per visitarlo, dovrete affidarvi a un’agenzia turistica… a meno che non abbiate con voi un gommone! Da quando è stato spento, il faro versa in stato di abbandono ed è stato più volte saccheggiato. Si tratta quindi di una meta poco sicura per i turisti meno esperti.

Una volta giunti ai piedi del faro, provate a salire più su, verso la cima… e sarete ricompensati da una vista mozzafiato su Capo Aniva e sul mare di Okhotsk!