Il lago rosa della Crimea dal quale si estraeva il sale degli zar

Nadezhda Photographer
Una località sempre più gettonata grazie alla risonanza che le sue foto stanno avendo su Instagram

La “calda” estate di Instagram ha portato all’attenzione pubblica alcune località russe fino a prima sconosciute: le Maldive russe, il Lago Rosa della Siberia, la spiaggia artica della Yakutia e la Provenza russa

In queste settimane di fine estate sono diventate virali altre foto “made in Russia”: si tratta delle istantanee scattate da un altro lago rosa, situato in Crimea.

Lo Sasyk-Sivash, nella parte occidentale della penisola, è il più grande lago della Crimea. Solo una stretta lingua di terra, sulla quale passa l’autostrada Simferopol-Evpatoria, lo separa dal Mar Nero.

Si tratta di un lago salato, la cui colorazione deriva dal betacarotene, un elemento disciolto nella soluzione salina. Le tonalità di questo paradiso naturale possono variare dal rosa chiaro al rosso fuoco.

Il raro sale rosa del Sasyk-Sivash è ricco di minerali; fu trattato e utilizzato fin dagli antichi greci, fino a quando la produzione industriale nel XIX secolo prese il sopravvento. Questo particolare sale veniva servito addirittura sulle tavole degli zar.

Sotto il sale si nasconde uno strato di fango nero, noto per essere un fango curativo. Il nome del lago è associato proprio a questi fanghi: nella lingua dei tartari di Crimea, infatti, il termine Sasyk significa “puzzolente”, e Sivash indica lo “sporco”: caratteristiche ben riconoscibili nel tipo di fango che si estrae da questa zona. 

In estate il livello dell’acqua si abbassa e il lago si rimpicciolisce, ma è comunque possibile nuotare (l’acqua è molto calda) e rilassarsi al sole.

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