I segreti della Madre Patria: vi sveliamo cosa c'è all'interno della statua più imponente d'Europa

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EKATERINA SINELSHCHIKOVA
Il monumento, simbolo della vittoria dell’Armata Rossa sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale, svetta maestoso sulla città di Volgograd. In occasione dei lavori di restauro, siamo entrati nel ventre della statua per scoprire cosa custodisce

Ottomila tonnellate di peso, 85 metri di altezza: sono gli impressionanti numeri della statua della Madre Patria a Volgograd, l’imponente monumento costruito per ricordare la vittoria dei sovietici sui nazisti durante la Seconda guerra mondiale. In tutta Europa non troverete una statua più maestosa e grande di questa! Oggi il monumento, simbolo della città di Volgograd (all’epoca Stalingrado) è al centro di un grosso progetto di restauro. E con l’apertura dei cantieri abbiamo deciso di avventurarci alla scoperta dei misteriosi interni della statua.

La figura epica della Madre Patria non è che un’allegoria del paese che chiama a raccolta il popolo per resistere agli invasori. La statua si trova al centro di un enorme complesso memoriale sulla collina Mamaev Kurgan, dove si svolse la più sanguinosa battaglia tra l'Armata Rossa e la Germania nazista. Nei pressi della statua furono sepolti più di 35.000 soldati sovietici.

Per raggiungere la statua si deve prima salire su una scalinata costeggiata dal “Muro delle rovine”, dove sono rappresentate scene della battaglia. 

Il percorso conduce al “Lago di lacrime”, in un edificio circolare chiamato “La sala della gloria militare” le cui pareti portano scolpiti 7.200 nomi dei difensori di Stalingrado (nome utilizzato in epoca sovietica per la città di Volgograd). Solamente nella battaglia di Stalingrado morirono circa 3 milioni di persone. 

Ogni giorno qui si può assistere al picchetto d’onore, così come avviene anche vicino al Cremlino di Mosca.

La statua è ben visibile attraverso l’apertura sul tetto della “Sala della gloria militare”. “I superiori mi hanno chiesto perché la statua sia con la bocca aperta… dicono che non sia bello. La risposta è semplice: sta urlando, per la patria!”, raccontò il suo scultore Evgenij Vuchetich al celebre fisico Andrej Sakharov.

Il percorso che conduce al monumento inizia dalla Piazza del Dolore; da lì, attraverso una piccola porta, si accede alla base della statua.

Una volta giunti all’interno si ha la sensazione di essere in un cantiere abbandonato. Il ventre del monumento è vuoto e dalle pareti in calcestruzzo spuntano l’armatura in metallo e alcuni fili elettrici illuminati da una luce fioca. Una stretta scalinata conduce verso l’alto. 

All’interno la statua è attraversata da grosse funi dal peso di 60 tonnellate ciascuna. La loro tensione viene costantemente monitorata attraverso speciali sensori. Quando la tensione si indebolisce, le funi vengono tirate.

All’interno della statua non vi è un ascensore. Per arrivare in cima è necessario salire 200 scalini. A metà strada si incrocia uno spazio dove tirare il fiato, una specie di sala di controllo dove sono custoditi gli strumenti necessari per monitorare lo stato della scultura.

Questa stanza può essere definita il cuore della Madre Patria: lì sono fissati i cavi dalla mano sinistra e della mano destra della statua. Anche in questa camera si intrecciano le funi che consentono alla statua di mantenersi in piedi.

Qui si aprono alcuni stretti corridoi che conducono in diversi punti della statua: nella mano sinistra, nella mano destra, sulla spada, sulla testa… I corridoi sono particolarmente angusti e ricordano delle catacombe. Volendo è possibile raggiungere anche le dita del monumento, ma lì lo spazio è talmente ristretto che solo un bambino potrebbe arrivarci. 

La parte più pericolosa della statua è la spada: il suo interno è vuoto e l’ingresso è severamente vietato. Possono entrarci solo alcuni operai specializzati. 

Sulle braccia della statua si intravedono diverse scritte lasciate dagli operai.

A differenza della Statua della libertà americana, dove all'interno ci sono una piattaforma di osservazione e delle finestre, nella testa della Madre Patria c'è solo una piccola stanza con il pavimento in legno e una panca. Ci si può accedere attraverso una botola.

La vista da qui è ovviamente spettacolare. 

Quest’anno sono stati avviati i lavori di restauro, che non sembrano essere meno epici della costruzione stessa della statua. Gli operai avranno il compito di eliminare le crepe, installare le protezioni contro gli uccelli e pulire i denti del monumento.